Cane positivo al Covid, a Bitonto il primo caso accertato in Italia
Gli esperti invitano a evitare allarmismi: «Carica virale bassa, l'animale non è nelle condizioni di infettare l'uomo»
mercoledì 11 novembre 2020
13.00
Il primato è tutt'altro che invidiabile e la notizia ha fatto, inevitabilmente, il giro del web. È stato riscontrata a Bitonto, nelle ultime ore, la positività al Covid-19 di una barboncina di un anno e mezzo. È il primo caso in Italia accertato su un cane. La scoperta è stata rivelata dal professor Nicola Decaro, ordinario di malattie infettive degli animali all'Università di Bari, componente dell'executive board del College europeo di microbiologia veterinaria e fratello del Sindaco di Bari e presidente nazionale dell'Anci Antonio.
L'amica a quattro zampe, che non risulta manifestare sintomi particolari, vive a Bitonto insieme alla famiglia che la accudisce, composta da quattro persone, già tutte positive al tampone e paucisintomatiche. L'esito del primo test, eseguito il 5 novembre scorso, è stato confermato in seconda battuta.
Le ricerche condotte nei mesi e nelle settimane precedenti avevano prodotto una casistica di animali domestici (cani e gatti soprattutto) sui quali si era riscontrata una positività al test sierologico, ragione per cui era stato accertato un contagio già avvenuto in passato e il conseguente sviluppo degli anticorpi.
Secondo gli studi condotti da specialisti veterinari, la carica virale nei cani positivi al Covid è comunque molto bassa. Ciò significa che l'animale non è nelle condizioni di infettare l'uomo, confermando quanto già noto dall'inizio dell'emergenza epidemiologica al consesso scientifico internazionale.
Gli esperti consigliano, in caso di positività riscontrata al Covid da parte di persone che si occupano di animali domestici, un affido temporaneo ad amici o parenti che possano prendersena cura, quando possibile, e invitano comunque a evitare allarmismi.
L'amica a quattro zampe, che non risulta manifestare sintomi particolari, vive a Bitonto insieme alla famiglia che la accudisce, composta da quattro persone, già tutte positive al tampone e paucisintomatiche. L'esito del primo test, eseguito il 5 novembre scorso, è stato confermato in seconda battuta.
Le ricerche condotte nei mesi e nelle settimane precedenti avevano prodotto una casistica di animali domestici (cani e gatti soprattutto) sui quali si era riscontrata una positività al test sierologico, ragione per cui era stato accertato un contagio già avvenuto in passato e il conseguente sviluppo degli anticorpi.
Secondo gli studi condotti da specialisti veterinari, la carica virale nei cani positivi al Covid è comunque molto bassa. Ciò significa che l'animale non è nelle condizioni di infettare l'uomo, confermando quanto già noto dall'inizio dell'emergenza epidemiologica al consesso scientifico internazionale.
Gli esperti consigliano, in caso di positività riscontrata al Covid da parte di persone che si occupano di animali domestici, un affido temporaneo ad amici o parenti che possano prendersena cura, quando possibile, e invitano comunque a evitare allarmismi.