Carabinieri, promosso al grado di maggiore il comandante Vito Ingrosso
L'ufficiale superiore nei prossimi giorni lascerà la Compagnia di Molfetta: andrà a Roma
sabato 7 settembre 2019
10.41
Vito Ingrosso, a capo della Compagnia Carabinieri di Molfetta ha lasciato i panni già importanti del capitano, e le sue tre stelle, per indossare i gradi di maggiore, con la relativa torre. Non più a Molfetta, però, ma a Roma dove, nei prossimi giorni, andrà ad assumere un prestigioso incarico.
Vito Ingrosso, giunto a Molfetta nel 2014, ha saputo farsi valere, dimostrando che la legge è uguale per tutti, e ha conseguito brillanti risultati (i 17 arresti del blitz "Halloween"), alla pari di Bitonto (dove sono stati fermati gli affiliati ai clan Conte e Cipriano), di Giovinazzo (dove è stato ricostruito il delitto di Gaetano Spera), di Terlizzi (dove è stata stroncata la faida fra i Baldassarre e i Dello Russo-Ficco) e di Palo del Colle (dove è stato fermato un gruppo degli Strisciuglio).
Un quinquennio in cui, grazie anche a capacità e doti umane, ha svolto un prezioso lavoro, tanto da meritare l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, gli elogi delle Procure di Bari e Trani, che s'aggiungono alla cittadinanza onoraria di Cercola, ai 7 encomi, a una medaglia di Bronzo al merito di Lungo Comando per 10 anni, ad una Croce d'Argento e a due medaglie per le attività svolte durante le missioni in Iraq e in Kosovo.
Il maggiore garantirà continuità al comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta nelle ore che precedono i solenni festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri, prima di trasferirsi a Roma. Sulle spalline della divisa d'ora in poi indosserà "la torre".
Prima di lasciare il suo posto, il comandante è stato ospite anche a Bitonto, accolto dal sindaco, Michele Abbaticchio, che gli ha consegnato il saluto di tutta la città. «Ha lavorato lealmente per la nostra Città - ha detto il primo cittadino stringendogli la mano - in momenti particolarmente complessi. Con lui abbiamo pianto la perdita di una vittima innocente, ci siamo infuriati per le sconfitte e abbiamo trovato nuovo vigore in vittorie, che hanno ridato speranza in un maggiore senso di legalità. A lui il nostro in bocca al lupo, verso nuovi traguardi».
Vito Ingrosso, giunto a Molfetta nel 2014, ha saputo farsi valere, dimostrando che la legge è uguale per tutti, e ha conseguito brillanti risultati (i 17 arresti del blitz "Halloween"), alla pari di Bitonto (dove sono stati fermati gli affiliati ai clan Conte e Cipriano), di Giovinazzo (dove è stato ricostruito il delitto di Gaetano Spera), di Terlizzi (dove è stata stroncata la faida fra i Baldassarre e i Dello Russo-Ficco) e di Palo del Colle (dove è stato fermato un gruppo degli Strisciuglio).
Un quinquennio in cui, grazie anche a capacità e doti umane, ha svolto un prezioso lavoro, tanto da meritare l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, gli elogi delle Procure di Bari e Trani, che s'aggiungono alla cittadinanza onoraria di Cercola, ai 7 encomi, a una medaglia di Bronzo al merito di Lungo Comando per 10 anni, ad una Croce d'Argento e a due medaglie per le attività svolte durante le missioni in Iraq e in Kosovo.
Il maggiore garantirà continuità al comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta nelle ore che precedono i solenni festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri, prima di trasferirsi a Roma. Sulle spalline della divisa d'ora in poi indosserà "la torre".
Prima di lasciare il suo posto, il comandante è stato ospite anche a Bitonto, accolto dal sindaco, Michele Abbaticchio, che gli ha consegnato il saluto di tutta la città. «Ha lavorato lealmente per la nostra Città - ha detto il primo cittadino stringendogli la mano - in momenti particolarmente complessi. Con lui abbiamo pianto la perdita di una vittima innocente, ci siamo infuriati per le sconfitte e abbiamo trovato nuovo vigore in vittorie, che hanno ridato speranza in un maggiore senso di legalità. A lui il nostro in bocca al lupo, verso nuovi traguardi».