Casi Covid in discesa a Bitonto: ora sono 442

Ma preoccupano i nuovi casi registrati nelle due strutture locali a servizio degli anziani

venerdì 22 gennaio 2021 11.01
Da un lato il dato arrivato dalla Prefettura sulle persone attualmente positive al Covid che scende da 645 a 442; dall'altro quello giunto, in via non ancora ufficiale, dalle due strutture per anziani della città in cui sono stati individuati due focolai di notevoli dimensioni. È una comunità bitontina sospesa fra le buone e le cattive notizie quella che oggi ha ascoltato le parole del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, sull'aggiornamento della situazione dei contagi da coronavirus.
A Bitonto, al momento, ci sarebbero 397 positivi, cui vanno aggiunti i 29 di Mariotto e i 16 di Palombaio. Il condizionale, però, è d'obbligo perchè nel dato arrivato dalla Prefettura - che com'è noto, non è in tempo reale ma rappresenta un conteggio organico che riguarda più giorni di osservazione – potrebbero mancare i casi registrati nelle ultime ore a Villa Giovanni XXIII (110 casi) e nel centro polivalente per anziani Vivia (altri 19).

«Siamo in un momento delicato – è stato il commento del primo cittadino - vi chiedo di affrontarlo con equilibrio e attenzione, perchè ci sono persone che stanno soffrendo e accanirsi contro le istituzioni o il management della struttura è insensato, oltre che ingiusto».

«Ho letto in giro – ha aggiunto Abbaticchio - commenti assurdi su presunte possibilità del sindaco di indicare le priorità per i vaccini, peraltro inutili adesso per la fase avanzata in cui sono questi due cluster. Adesso è il momento dell'assistenza e dello screening con i tamponi, soprattutto per quanti ritengono di avere avuto contatti a rischio con la struttura o con i dipendenti. Come tutti anch'io aspetterò il mio turno, ma bisogna avere pazienza, come sta accadendo ovunque in Italia e nel Mondo. A Bitonto siamo a buon punto perchè grazie al punto dedicato alla somministrazione dei vaccini dalla Asl, sono stati vaccinati tutti gli operatori sanitari delle strutture locali. Poi sarà la volta dei medici di base, per passare agli operatori dell'RSA, e agli ultra ottantenni. Poi tutti gli altri».
«Nella conferenza dei servizi in programma domani – ha infine annunciato Abbaticchio - valuteremo gli impatti esterni che questi fenomeni stanno avendo. Col supporto della ASL, una volta che mi sarà concesso l'utilizzo dello strumento giuridico necessario, sarà possibile prendere decisioni anche molto drastiche. A tutti chiedo senso di comunità per le tante persone che soffrono e di essere collaborativi ed equilibrati».