Caso Capristo: liberi i tre imprenditori di Bitonto coinvolti
La difesa: «Dimostreremo la completa infondatezza dell'accusa»
sabato 22 agosto 2020
11.03
Non hanno dubbi gli avvocati che difendono gli imprenditori bitontini coinvolti nel processo all'ex procuratore di Trani e Taranto, Carlo Maria Capristo, accusato di aver fatto pressioni su una collega per favorire proprio i loro interessi: Giuseppe, Gaetano e Cosimo Mancazzo sono innocenti e riusciranno a dimostrarlo. Secondo l'accusa, i quattro avrebbero esercitato pressioni nei confronti di Silvia Curione, ex pm di Trani, attraverso l'attività di un poliziotto bitontino, perché avviasse un ingiusto procedimento per usura nei confronti di una persona «infondatamente» denunciata dagli imprenditori.
Nei loro confronti il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il giudizio immediato, che inizierà dinanzi al Tribunale di Potenza (competente per i reati commessi dai magistrati in servizio a Taranto) il 12 ottobre prossimo.
Ieri però il Gip, accogliendo l'istanza avanzata dalla difesa, ha ritenuto cessate le esigenze cautelari e disposto la liberazione dei tre imprenditori bitontini, che segue di un giorno la liberazione del poliziotto coinvolto e di Capristo il quale, nel corso della restrizione domiciliare ha richiesto il pensionamento ed è ora ufficialmente fuori dai ranghi della magistratura.
«Superata la fase cautelare - ha dichiarato l'avvocat Maurizio Altomare, difensore dei tre imprenditori - adesso aspettiamo il dibattimento che servirà a dimostrare la completa infondatezza dell'accusa ed a dimostrare la correttezza del comportamento tenuto dai miei assistiti».
Nei loro confronti il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il giudizio immediato, che inizierà dinanzi al Tribunale di Potenza (competente per i reati commessi dai magistrati in servizio a Taranto) il 12 ottobre prossimo.
Ieri però il Gip, accogliendo l'istanza avanzata dalla difesa, ha ritenuto cessate le esigenze cautelari e disposto la liberazione dei tre imprenditori bitontini, che segue di un giorno la liberazione del poliziotto coinvolto e di Capristo il quale, nel corso della restrizione domiciliare ha richiesto il pensionamento ed è ora ufficialmente fuori dai ranghi della magistratura.
«Superata la fase cautelare - ha dichiarato l'avvocat Maurizio Altomare, difensore dei tre imprenditori - adesso aspettiamo il dibattimento che servirà a dimostrare la completa infondatezza dell'accusa ed a dimostrare la correttezza del comportamento tenuto dai miei assistiti».