Castellano riporta in consiglio Progetto Comune-Viviamo la città e il gruppo lo diffida
Confusione tra le forze di maggioranza, ma non cambia il sostegno al sindaco
domenica 26 luglio 2020
9.51
È il portavoce in consiglio del laboratorio politico "Officina Partecipata", ma si è anche autonominato capogruppo di Progetto Comune-Viviamo la Città - sparito dalla geografia politica bitontina più di un anno fa dopo essere stato assorbito da Italia in Comune - pur non rinnegando il partito del sindaco, Italia in Comune, da cui però esce per creare un'altra "realtà viva locale". Che persegue lo stesso progetto di Italia in Comune.
Idee tutte da decifrare quelle di Pasquale Castellano, consigliere comunale della maggioranza del sindaco Michele Abbaticchio, ma ancora alla ricerca della sua dimensione politica, stando alle ultime vicissitudini comunicate al consiglio comunale durante la scorsa assise cittadina. Castellano - già transitato in passato nel PD, nel movimento "Io non ci sto", poi nel gruppo "Per un Cambio Generazionale vero" e nella "Lista Nunziante" - ha infatti comunicato «la propria fuoriuscita dal Gruppo consiliare "Italia in Comune"», facendo nel contempo ri-nascere il «Gruppo autonomo "Progetto Comune–Viviamo la città" diventando al contempo il portavoce in consiglio del laboratorio politico "Officina partecipata" di cui sono nuovamente parte attiva da dicembre 2019».
«Resto convinto della scelta fatta di adesione al Partito "Italia in Comune" - prova a spiegare Castellano - di cui sono stato tra i pochi consiglieri ad aver partecipato a tutte le fasi costituenti ma sono altrettanto convinto che come previsto dallo statuto di ITC ci debbano essere realtà vive locali aventi le proprie autonomie e che siano in grado di intercettare con la "partecipazione" le istanze del territorio e dei cittadini da riproporre nei processi politici ed istituzionali».
Nonostante esca dal partito del Sindaco, Castellano riferisce che non si tratta di «una sfiducia nell'operato dell'attuale amministrazione anzi vuol essere un tramite per rafforzarlo e rendere più concreto il rapporto con la cittadinanza attiva».
Più partecipazione, insomma, ma non verso il vecchio gruppo di "Progetto Comune-Viviamo la città", al quale sarebbe stato negato ogni tipo di coinvolgimento nella decisione di tornare alla vita in consiglio. Almeno stando a quanto riferito in una pubblica nota consegnata alle testate giornalistiche locali proprio da "Progetto Comune-Viviamo la Città". Anche se non si sa bene da chi sia firmata, questa nota, né da quale gruppo di sostenitori sarebbe avallato chi ha deciso di scriverla e diffonderla, visto che il progetto politico si è sciolto con un'altra pubblica nota che risale al marzo 2019.
Chiunque esso sia, in ogni caso, diffida il consigliere «dall'usare il simbolo e il nome di quella forza politica» e definisce l'iniziativa di Pasquale Castellano «una ulteriore conferma del degrado a cui oggi è ridotta la politica in questa città. La sua dichiarazione di ricostituzione del gruppo consigliare di "Progetto Comune- Viviamo la Città", con lui come rappresentante è di una gravità assoluta. L'iniziativa, di carattere esclusivamente personale e ignota a tutti, non è riconosciuta e sostenuta in alcun modo dal soggetto politico e dalla lista "Progetto Comune-Viviamo la città"».
Idee tutte da decifrare quelle di Pasquale Castellano, consigliere comunale della maggioranza del sindaco Michele Abbaticchio, ma ancora alla ricerca della sua dimensione politica, stando alle ultime vicissitudini comunicate al consiglio comunale durante la scorsa assise cittadina. Castellano - già transitato in passato nel PD, nel movimento "Io non ci sto", poi nel gruppo "Per un Cambio Generazionale vero" e nella "Lista Nunziante" - ha infatti comunicato «la propria fuoriuscita dal Gruppo consiliare "Italia in Comune"», facendo nel contempo ri-nascere il «Gruppo autonomo "Progetto Comune–Viviamo la città" diventando al contempo il portavoce in consiglio del laboratorio politico "Officina partecipata" di cui sono nuovamente parte attiva da dicembre 2019».
«Resto convinto della scelta fatta di adesione al Partito "Italia in Comune" - prova a spiegare Castellano - di cui sono stato tra i pochi consiglieri ad aver partecipato a tutte le fasi costituenti ma sono altrettanto convinto che come previsto dallo statuto di ITC ci debbano essere realtà vive locali aventi le proprie autonomie e che siano in grado di intercettare con la "partecipazione" le istanze del territorio e dei cittadini da riproporre nei processi politici ed istituzionali».
Nonostante esca dal partito del Sindaco, Castellano riferisce che non si tratta di «una sfiducia nell'operato dell'attuale amministrazione anzi vuol essere un tramite per rafforzarlo e rendere più concreto il rapporto con la cittadinanza attiva».
Più partecipazione, insomma, ma non verso il vecchio gruppo di "Progetto Comune-Viviamo la città", al quale sarebbe stato negato ogni tipo di coinvolgimento nella decisione di tornare alla vita in consiglio. Almeno stando a quanto riferito in una pubblica nota consegnata alle testate giornalistiche locali proprio da "Progetto Comune-Viviamo la Città". Anche se non si sa bene da chi sia firmata, questa nota, né da quale gruppo di sostenitori sarebbe avallato chi ha deciso di scriverla e diffonderla, visto che il progetto politico si è sciolto con un'altra pubblica nota che risale al marzo 2019.
Chiunque esso sia, in ogni caso, diffida il consigliere «dall'usare il simbolo e il nome di quella forza politica» e definisce l'iniziativa di Pasquale Castellano «una ulteriore conferma del degrado a cui oggi è ridotta la politica in questa città. La sua dichiarazione di ricostituzione del gruppo consigliare di "Progetto Comune- Viviamo la Città", con lui come rappresentante è di una gravità assoluta. L'iniziativa, di carattere esclusivamente personale e ignota a tutti, non è riconosciuta e sostenuta in alcun modo dal soggetto politico e dalla lista "Progetto Comune-Viviamo la città"».