Centrodestra Bitonto: «Scricchiola la maggioranza»
Una nota dei consiglieri e dei partiti di opposizione per rimarcare le divisioni interne al centrosinistra
giovedì 24 agosto 2023
Di seguito la nota completa dei consiglieri comunali di opposizione al Comune di Bitonto Domenico Damascelli, Francesco Toscano, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso (FdI), Onofrio Altamura (Patto Comune) e dei partiti politici e movimenti civici di centrodestra Fratelli d'Italia, Patto Comune, Azione Civica, Forza Italia, Onda Civica, Uniti per Bitonto.
A poco più di un anno dall'insediamento del Consiglio Comunale, arrivano come un temporale estivo le dimissioni ferragostane del consigliere Nacci, esponente di una maggioranza di centrosinistra sempre più allo sbando, solo numerica e poco politica, incapace di governare una comunità.
"Ecco i primi segnali di cedimento, frutto di malumori e insofferenze all'interno di una coalizione, che, in questo anno, non è stata in grado nemmeno di gestire l'ordinaria amministrazione, ma si è concentrata solo sulla spartizione di prebende ed elargizioni di varia natura, dimenticando completamente i quotidiani problemi della gente e tradendo i cittadini sulle innumerevoli promesse fatte in campagna elettorale e mai mantenute". Così i consiglieri comunali in forza allo schieramento di opposizione al Comune di Bitonto Domenico Damascelli, Francesco Toscano, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso (Fratelli d'Italia), Onofrio Altamura (Patto Comune) e i partiti politici e movimenti civici di centrodestra Fratelli d'Italia, Patto Comune, Azione Civica, Forza Italia, Onda Civica, Uniti per Bitonto.
"È noto a tutti che si tratta di una maggioranza raffazzonata, messa frettolosamente insieme solo per il timore di perdere le elezioni comunali dello scorso anno, ma in guerra interna sin dal primo giorno: dall'ex primo cittadino, che si crogiola nel fare sondaggi sul non gradimento e insoddisfazione dei bitontini in merito al pessimo andamento della nuova amministrazione cittadina, ai consiglieri della maggioranza di centrosinistra, che, allo schioccare di dita del segretario cittadino del Pd, fanno venir meno il numero legale nel bel mezzo della seduta del Consiglio Comunale, determinando il blocco dei lavori. Tutti ostaggi di se stessi, della loro famelica gestione del potere, esercitato non per essere al servizio della città ma per servirsi di essa" proseguono dall'opposizione.
"Cantieri bloccati, lavori su aree pubbliche interminabili, ipotesi di piste ciclabili ridicole, falle nella pubblica illuminazione, infrastrutture come il ponte di via Terlizzi incomplete da dieci anni, caos ovunque con bici elettriche e monopattini che mettono a rischio l'incolumità pubblica, investendo cittadini a destra e a manca, turismo ai minimi storici ormai inesistente, assenza di eventi estivi per ravvivare la città e sostenete le attività economiche locali, centro antico trascurato e lasciato al suo destino, periferie in stato di abbandono, agricoltura dimenticata e blocco delle procedure per il rilascio dei libretti Uma agli agricoltori, rifiuti nelle periferie e in città senza una seria azione di contrasto all'abbandono, aumenti tassa rifiuti ed errori tariffe con squilibrio di bilancio, perfino fondi regionali non utilizzati e da restituire, deiezioni canine dappertutto, aumenti del costo del parcheggio nelle strisce blu, situazioni transitorie che diventano definitive come la vicenda di Via Solferino di cui non si hanno più notizie e, come se non bastasse, anche amministratori pubblici che assumono atteggiamenti e linguaggi indecorosi", rincarano gli esponenti della minoranza.
"Le dimissioni dal Consiglio comunale di Nacci, che nella sua lettera ha dichiarato «di aver vissuto anche un sentimento di emarginazione politica, rispetto alle scelte dell'Organo di Giunta, sulle quali in rarissime circostanze la forza politica che rappresento è stata coinvolta», sono solo la punta dell'iceberg delle inquietudini nel centrosinistra bitontino, che generano forte irritazione nei cittadini, già stanchi della costante mancanza di risposte del governo locale agli innumerevoli problemi creati dall'amministrazione precedente e lasciati all'attuale, che, nel segno della continuità, altro non fa che peggiorarli. Un fallimento annunciato! Ma fin quando si potrà andare avanti così?", concludono consiglieri e forze di centrodestra.
A poco più di un anno dall'insediamento del Consiglio Comunale, arrivano come un temporale estivo le dimissioni ferragostane del consigliere Nacci, esponente di una maggioranza di centrosinistra sempre più allo sbando, solo numerica e poco politica, incapace di governare una comunità.
"Ecco i primi segnali di cedimento, frutto di malumori e insofferenze all'interno di una coalizione, che, in questo anno, non è stata in grado nemmeno di gestire l'ordinaria amministrazione, ma si è concentrata solo sulla spartizione di prebende ed elargizioni di varia natura, dimenticando completamente i quotidiani problemi della gente e tradendo i cittadini sulle innumerevoli promesse fatte in campagna elettorale e mai mantenute". Così i consiglieri comunali in forza allo schieramento di opposizione al Comune di Bitonto Domenico Damascelli, Francesco Toscano, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso (Fratelli d'Italia), Onofrio Altamura (Patto Comune) e i partiti politici e movimenti civici di centrodestra Fratelli d'Italia, Patto Comune, Azione Civica, Forza Italia, Onda Civica, Uniti per Bitonto.
"È noto a tutti che si tratta di una maggioranza raffazzonata, messa frettolosamente insieme solo per il timore di perdere le elezioni comunali dello scorso anno, ma in guerra interna sin dal primo giorno: dall'ex primo cittadino, che si crogiola nel fare sondaggi sul non gradimento e insoddisfazione dei bitontini in merito al pessimo andamento della nuova amministrazione cittadina, ai consiglieri della maggioranza di centrosinistra, che, allo schioccare di dita del segretario cittadino del Pd, fanno venir meno il numero legale nel bel mezzo della seduta del Consiglio Comunale, determinando il blocco dei lavori. Tutti ostaggi di se stessi, della loro famelica gestione del potere, esercitato non per essere al servizio della città ma per servirsi di essa" proseguono dall'opposizione.
"Cantieri bloccati, lavori su aree pubbliche interminabili, ipotesi di piste ciclabili ridicole, falle nella pubblica illuminazione, infrastrutture come il ponte di via Terlizzi incomplete da dieci anni, caos ovunque con bici elettriche e monopattini che mettono a rischio l'incolumità pubblica, investendo cittadini a destra e a manca, turismo ai minimi storici ormai inesistente, assenza di eventi estivi per ravvivare la città e sostenete le attività economiche locali, centro antico trascurato e lasciato al suo destino, periferie in stato di abbandono, agricoltura dimenticata e blocco delle procedure per il rilascio dei libretti Uma agli agricoltori, rifiuti nelle periferie e in città senza una seria azione di contrasto all'abbandono, aumenti tassa rifiuti ed errori tariffe con squilibrio di bilancio, perfino fondi regionali non utilizzati e da restituire, deiezioni canine dappertutto, aumenti del costo del parcheggio nelle strisce blu, situazioni transitorie che diventano definitive come la vicenda di Via Solferino di cui non si hanno più notizie e, come se non bastasse, anche amministratori pubblici che assumono atteggiamenti e linguaggi indecorosi", rincarano gli esponenti della minoranza.
"Le dimissioni dal Consiglio comunale di Nacci, che nella sua lettera ha dichiarato «di aver vissuto anche un sentimento di emarginazione politica, rispetto alle scelte dell'Organo di Giunta, sulle quali in rarissime circostanze la forza politica che rappresento è stata coinvolta», sono solo la punta dell'iceberg delle inquietudini nel centrosinistra bitontino, che generano forte irritazione nei cittadini, già stanchi della costante mancanza di risposte del governo locale agli innumerevoli problemi creati dall'amministrazione precedente e lasciati all'attuale, che, nel segno della continuità, altro non fa che peggiorarli. Un fallimento annunciato! Ma fin quando si potrà andare avanti così?", concludono consiglieri e forze di centrodestra.