Chiedevano il pizzo ad un carrozziere. Tre arresti, uno è di Bitonto
L'operazione dei Carabinieri ha fermato l'azione di tre affiliati agli Strisciuglio: in carcere anche Emanuele Lacalamita
venerdì 24 febbraio 2023
22.48
Racket ai danni di un commerciante di Palese. Per questo motivo i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno arrestato in flagranza per estorsione aggravata dal metodo mafioso il 22enne bitontino Emanuele Lacalamita e il 25enne barese Giuseppe Sebastiano, vicini all'articolazione degli Strisciuglio, operante a Palese.
L'operazione dei militari del Comando Provinciale di Bari, coadiuvati dai militari della Stazione di Santo Spirito e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stata condotta dopo gli approfondimenti di una pregressa attività investigativa, nel corso della quale era emerso il possibile racket ai danni di un carrozziere del quartiere ad opera di soggetti del clan Strisciuglio, secondo modalità già ricostruite dai militari baresi e che hanno portato, in passato, all'arresto di altri sodali.
I Carabinieri hanno quindi avviato un'attività investigativa, che ha consentito di documentare in diretta l'ingresso in negozio dei due uomini e la richiesta avanzata all'uomo di pagare 5mila euro «altrimenti chiudi», avrebbero intimato, quota ritenuta frutto del racket imposto dal clan. La vittima, vista l'intimidazione subita, si è vista costretta a consegnare, in contanti, la somma richiesta, mentre i militari, dopo aver seguito i due estortori, li hanno perquisiti, recuperando l'intero importo.
A poche ore di distanza dall'operazione, infine, gli investigatori hanno poi eseguito il fermo di polizia giudiziaria per porto e detenzione illegali di arma aggravata dal metodo mafioso di un 21enne barese, Saverio Petriconi, il quale, dopo essersi recato nella carrozzeria, avrebbe minacciato il titolare mostrandogli un'arma.
L'operazione dei militari del Comando Provinciale di Bari, coadiuvati dai militari della Stazione di Santo Spirito e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stata condotta dopo gli approfondimenti di una pregressa attività investigativa, nel corso della quale era emerso il possibile racket ai danni di un carrozziere del quartiere ad opera di soggetti del clan Strisciuglio, secondo modalità già ricostruite dai militari baresi e che hanno portato, in passato, all'arresto di altri sodali.
I Carabinieri hanno quindi avviato un'attività investigativa, che ha consentito di documentare in diretta l'ingresso in negozio dei due uomini e la richiesta avanzata all'uomo di pagare 5mila euro «altrimenti chiudi», avrebbero intimato, quota ritenuta frutto del racket imposto dal clan. La vittima, vista l'intimidazione subita, si è vista costretta a consegnare, in contanti, la somma richiesta, mentre i militari, dopo aver seguito i due estortori, li hanno perquisiti, recuperando l'intero importo.
A poche ore di distanza dall'operazione, infine, gli investigatori hanno poi eseguito il fermo di polizia giudiziaria per porto e detenzione illegali di arma aggravata dal metodo mafioso di un 21enne barese, Saverio Petriconi, il quale, dopo essersi recato nella carrozzeria, avrebbe minacciato il titolare mostrandogli un'arma.