Cia Puglia, Sicolo: «Gestione irrigua ad AQP è una follia, proposta Amati già bocciata»
Il commento al veleno del presidente degli Agricoltori della Puglia
martedì 17 settembre 2024
"Cedere la gestione irrigua ad Acquedotto Pugliese è una follia, non è ciò che vogliono gli agricoltori e non è quanto serve all'agricoltura".
Va dritto al punto il bitontino Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell'organizzazione, commentando una vecchia proposta di Fabiano Amati, consigliere regionale di Italia Viva, risalente al 2020 e già bocciata all'epoca, che adesso sembra tornare sciaguratamente di moda nel dibattito sulla revisione della riforma dei Consorzi di bonifica.
Una proposta duramente rigettata e rispedita al mittente da Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell'organizzazione". "Amati è tornato ad avanzare la sua proposta, dimostrando ancora una volta di avere le idee davvero poco chiare sulle necessità degli agricoltori e di non conoscere affatto le urgenze del comparto agricolo. Nulla di nuovo, purtroppo", ha commentato Sicolo, il quale ha poi aggiunto che "spetta ai Consorzi di Bonifica la governance della questione irrigua. L'l'inefficienza dei Consorzi commissariati deve essere superata non con la cessione della gestione irrigua ad Acquedotto Pugliese, ma attraverso una revisione della riforma che assicuri finalmente un ruolo da protagonisti agli agricoltori, gli unici a vivere sulla propria pelle e a proprie spese l'inefficienza e la cattiva inerzia dei consorzi commissariati", ha spiegato Sicolo.
"Solo e soltanto coinvolgendo direttamente gli agricoltori, che rappresentano un presidio fondamentale di conoscenza e di tutela delle aree rurali pugliesi, la questione irrigua può essere finalmente affrontata in modo approfondito, partendo dai limiti e dai ritardi strutturali di un sistema irriguo vetusto, con una rete colabrodo, fermo sostanzialmente da mezzo secolo per quanto riguarda le opere strategiche da realizzare. Da questo occorre ripartire, non dall'idea di Amati che già fu bocciata nel 2020, ma dalle necessità reali dell'agricoltura pugliese. Affidare la gestione irrigua ad Acquedotto Pugliese andrebbe a generare soltanto confusione e ulteriori ritardi, con un'esclusione dannosa e senza senso proprio degli agricoltori. Se dovesse passare questa idea assurda, frutto di una logica dissennata e di una visione ben lontana da un'idea di buona ed efficace amministrazione della risorsa irrigua, saremmo costretti a fare le barricate e a scendere in piazza con tutto il mondo agricolo per evitare l'ennesima decisione sbagliata e controproducente a danno del comparto primario pugliese", annuncia Sicolo.
"Confidiamo nella saggezza dell'assessore regionale Pentassuglia. La revisione della riforma dei consorzi di bonifica è una decisione importante e strategica per l'agricoltura pugliese e non vorremmo che certe proposte di certi consiglieri fossero state concepite sotto il sole di agosto, con temperature che possono fare brutti scherzi influendo negativamente sulla lucidità di alcuni", ha concluso Sicolo.
Va dritto al punto il bitontino Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell'organizzazione, commentando una vecchia proposta di Fabiano Amati, consigliere regionale di Italia Viva, risalente al 2020 e già bocciata all'epoca, che adesso sembra tornare sciaguratamente di moda nel dibattito sulla revisione della riforma dei Consorzi di bonifica.
Una proposta duramente rigettata e rispedita al mittente da Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell'organizzazione". "Amati è tornato ad avanzare la sua proposta, dimostrando ancora una volta di avere le idee davvero poco chiare sulle necessità degli agricoltori e di non conoscere affatto le urgenze del comparto agricolo. Nulla di nuovo, purtroppo", ha commentato Sicolo, il quale ha poi aggiunto che "spetta ai Consorzi di Bonifica la governance della questione irrigua. L'l'inefficienza dei Consorzi commissariati deve essere superata non con la cessione della gestione irrigua ad Acquedotto Pugliese, ma attraverso una revisione della riforma che assicuri finalmente un ruolo da protagonisti agli agricoltori, gli unici a vivere sulla propria pelle e a proprie spese l'inefficienza e la cattiva inerzia dei consorzi commissariati", ha spiegato Sicolo.
"Solo e soltanto coinvolgendo direttamente gli agricoltori, che rappresentano un presidio fondamentale di conoscenza e di tutela delle aree rurali pugliesi, la questione irrigua può essere finalmente affrontata in modo approfondito, partendo dai limiti e dai ritardi strutturali di un sistema irriguo vetusto, con una rete colabrodo, fermo sostanzialmente da mezzo secolo per quanto riguarda le opere strategiche da realizzare. Da questo occorre ripartire, non dall'idea di Amati che già fu bocciata nel 2020, ma dalle necessità reali dell'agricoltura pugliese. Affidare la gestione irrigua ad Acquedotto Pugliese andrebbe a generare soltanto confusione e ulteriori ritardi, con un'esclusione dannosa e senza senso proprio degli agricoltori. Se dovesse passare questa idea assurda, frutto di una logica dissennata e di una visione ben lontana da un'idea di buona ed efficace amministrazione della risorsa irrigua, saremmo costretti a fare le barricate e a scendere in piazza con tutto il mondo agricolo per evitare l'ennesima decisione sbagliata e controproducente a danno del comparto primario pugliese", annuncia Sicolo.
"Confidiamo nella saggezza dell'assessore regionale Pentassuglia. La revisione della riforma dei consorzi di bonifica è una decisione importante e strategica per l'agricoltura pugliese e non vorremmo che certe proposte di certi consiglieri fossero state concepite sotto il sole di agosto, con temperature che possono fare brutti scherzi influendo negativamente sulla lucidità di alcuni", ha concluso Sicolo.