"Cicatrice francese", nuova pericolosa sfida su TikTok. Allarme nelle scuole
L'Ufficio Regionale Scolastico ha scritto ai presidi
mercoledì 22 febbraio 2023
Preoccupa una nuova challenge che sta prendendo piede su TikTok, un social media in voga tra giovani e giovanissimi.
La challenge si chiama "cicatrice francese" e, se eseguita come da indicazioni, può lasciare per giorni segni vistosi sul volto.
L'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia pubblica una nota informativa rivolta principalmente ai dirigenti scolastici e ai coordinatori delle attività educative e didattiche. La nota è firmata dal direttore generale, Giuseppe Silpo.
«In riferimento all'oggetto - si legge -, su segnalazione del Dipartimento della Pubblica sicurezza – Centro operativo per la sicurezza cibernetica - si informano le Signorie Loro che sul social TikTok dilaga una nuova sfida, denominata "cicatrice francese", che consiste nell'autoinfliggersi un pizzicotto sul volto, all'altezza dello zigomo, esercitando una pressione così violenta da lasciare lividi vistosi per giorni, a volte per settimane.
Tanto si segnala per richiedere la massima attenzione al fenomeno da parte delle diverse componenti delle comunità scolastiche anche in considerazione dei primi casi registrati in Puglia».
La challenge si chiama "cicatrice francese" e, se eseguita come da indicazioni, può lasciare per giorni segni vistosi sul volto.
L'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia pubblica una nota informativa rivolta principalmente ai dirigenti scolastici e ai coordinatori delle attività educative e didattiche. La nota è firmata dal direttore generale, Giuseppe Silpo.
«In riferimento all'oggetto - si legge -, su segnalazione del Dipartimento della Pubblica sicurezza – Centro operativo per la sicurezza cibernetica - si informano le Signorie Loro che sul social TikTok dilaga una nuova sfida, denominata "cicatrice francese", che consiste nell'autoinfliggersi un pizzicotto sul volto, all'altezza dello zigomo, esercitando una pressione così violenta da lasciare lividi vistosi per giorni, a volte per settimane.
Tanto si segnala per richiedere la massima attenzione al fenomeno da parte delle diverse componenti delle comunità scolastiche anche in considerazione dei primi casi registrati in Puglia».