‘Cinque Uomini’ il docu-film di Cosimo Terlizzi al Torino Film Festival
Sarà presentato in anteprima mondiale il 30 novembre nel capoluogo piemontese
giovedì 17 novembre 2022
Il regista bitontino Cosimo Terlizzi torna al Torino Film Festival, presentando alla 40^ edizione della famosa kermesse, il docu-film Cinque Uomini - un diario aldilà della scena.
Cinque attori, una videocamera, una tournée: tra scena, camerini e treni, Cosimo Terlizzi firma un altro diario di vita in corso d'opera. Il festival si svolgerà nel capoluogo piemontese dal 25 novembre al 3 dicembre e l'ultima fatica di Terlizzi sarà proiettata il 30 novembre in anteprima mondiale, alle 19.30 presso il Teatro Romano, concorrendo nella sezione Cortometraggi Italiani.
L'opera è ispirata ai filmati girati dall'attore spagnolo Antonio Buil mentre nel 2008 documentava la tournée con i suoi amici nei camerini dello spettacolo in cui insieme recitavano.
Dimenticate per più di 10 anni, quelle cassette sono arrivate al regista bitontino attraverso il direttore della compagnia del Théâtre du Passage - Neuchâtel, Robert Bouvier. "In quel materiale, girato in maniera istintiva, ho trovato magicamente un filo che univa tutto. E ho rivelato un commovente diario senza filtri dove Antonio svela le fragilità, i dubbi, la gioia e le difficoltà del mestiere dell'attore. I camerini, che mi hanno da sempre affascinato, appaiono come l'altra faccia del palcoscenico: un luogo intimo, segreto e di passaggio, dove gli attori posano per un po' sul tavolo la loro maschera" ha dichiarato Cosimo Terlizzi.
Cinque attori, una videocamera, una tournée: tra scena, camerini e treni, Cosimo Terlizzi firma un altro diario di vita in corso d'opera. Il festival si svolgerà nel capoluogo piemontese dal 25 novembre al 3 dicembre e l'ultima fatica di Terlizzi sarà proiettata il 30 novembre in anteprima mondiale, alle 19.30 presso il Teatro Romano, concorrendo nella sezione Cortometraggi Italiani.
L'opera è ispirata ai filmati girati dall'attore spagnolo Antonio Buil mentre nel 2008 documentava la tournée con i suoi amici nei camerini dello spettacolo in cui insieme recitavano.
Dimenticate per più di 10 anni, quelle cassette sono arrivate al regista bitontino attraverso il direttore della compagnia del Théâtre du Passage - Neuchâtel, Robert Bouvier. "In quel materiale, girato in maniera istintiva, ho trovato magicamente un filo che univa tutto. E ho rivelato un commovente diario senza filtri dove Antonio svela le fragilità, i dubbi, la gioia e le difficoltà del mestiere dell'attore. I camerini, che mi hanno da sempre affascinato, appaiono come l'altra faccia del palcoscenico: un luogo intimo, segreto e di passaggio, dove gli attori posano per un po' sul tavolo la loro maschera" ha dichiarato Cosimo Terlizzi.