Coi fondi della Città Metropolitana la zona Asi punta alla caratterizzazione turistica
In arrivo 15 milioni per l'urbanizzazione dell'Area di Sviluppo Industriale
sabato 22 luglio 2017
20.33
Buone nuove per i proprietari di terreni nella zona Asi di Bitonto, l'area che, approssimativamente, segue la poligonale da via Giovinazzo a via Santo Spirito.
Costretti da anni a pagare tasse salate per quei lotti a causa della zona in cui sono inseriti, ma di fatto bloccati per qualsiasi tipo di attività, grazie a un piano di investimenti strategici destinati all'Area di Sviluppo Industriale sarà possibile per loro trasformare quelle proprietà in attività imprenditoriali a carattere turistico.
Almeno questo è l'obiettivo della Città Metropolitana di Bari che ha approvato in consiglio e siglato una convenzione con il consorzio ASI che possa contribuire al rilancio economico dell'intero territorio metropolitano
«L'intesa – fanno sapere dalla Città Metropolitana - è frutto del percorso di co-pianificazione e co-progettazione strategica avviato dai due enti insieme all'Autorità Portuale e ai comuni interessati nonché a tutti gli altri portatori di interesse».
Il piano prevede l'adeguamento urbanistico e infrastrutturale dell'attuale area industriale secondo le indicazioni emerse dai tavoli tecnici promossi dalle imprese insediate nell'ASI che si sono svolti nella sede della Bosch Spa e a cui hanno partecipato, oltre alla Città Metropolitana di Bari, anche la Regione Puglia e i comuni dell'area metropolitana interessati.
Ma l'aspetto più interessante è l'ampliamento dell'area industriale attraverso un piano di investimenti per finanziare l'urbanizzazione della zona e la conseguente creazione di una Zona Economica Speciale, una sorta di "zona franca" fiscale in cui gli imprenditori possano godere di pesanti agevolazioni per realizzare la loro attività, usufruendo anche delle misure di sostegno finanziario, infrastrutturale e logistico legate alla ZES.
Un provvedimento che, oltre a sbloccare un'area di sviluppo importante della città, consentirebbe di tutelare l'aspetto paesaggistico della zona, visto che gli uliveti presenti andrebbero a valorizzare l'offerta imprenditoriale delle realtà interessate, scongiurando così la dolorosa ipotesi dell'espianto.
«In un momento delicato come quello della Bosch di Bari e di altre realtà imprenditoriali – ha detto il vicesindaco della Città Metropolitana con delega alla Pianificazione strategica, Michele Abbaticchio - dalle istituzioni arriva un segnale forte a sostegno delle imprese che garantiscono occupazione e tutela alle famiglie».
L'obiettivo dichiarato è quello di «attirare nuovi investimenti produttivi, favorire l'occupazione e il talento giovanile. Particolarmente significativa anche la volontà di destinare alcune aree della zona di Bitonto e Giovinazzo a grandi insediamenti turistici».
Il programma di investimenti, che ammonta a 15 milioni di euro, si inserisce nell'ambito degli interventi nel settore delle infrastrutture strategiche per la mobilità finanziati dal Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Bari, quali Camionale, Poligonale, Collegamento fra Aeroporto e Comuni metropolitani e Biciplan Metropolitano.
Costretti da anni a pagare tasse salate per quei lotti a causa della zona in cui sono inseriti, ma di fatto bloccati per qualsiasi tipo di attività, grazie a un piano di investimenti strategici destinati all'Area di Sviluppo Industriale sarà possibile per loro trasformare quelle proprietà in attività imprenditoriali a carattere turistico.
Almeno questo è l'obiettivo della Città Metropolitana di Bari che ha approvato in consiglio e siglato una convenzione con il consorzio ASI che possa contribuire al rilancio economico dell'intero territorio metropolitano
«L'intesa – fanno sapere dalla Città Metropolitana - è frutto del percorso di co-pianificazione e co-progettazione strategica avviato dai due enti insieme all'Autorità Portuale e ai comuni interessati nonché a tutti gli altri portatori di interesse».
Il piano prevede l'adeguamento urbanistico e infrastrutturale dell'attuale area industriale secondo le indicazioni emerse dai tavoli tecnici promossi dalle imprese insediate nell'ASI che si sono svolti nella sede della Bosch Spa e a cui hanno partecipato, oltre alla Città Metropolitana di Bari, anche la Regione Puglia e i comuni dell'area metropolitana interessati.
Ma l'aspetto più interessante è l'ampliamento dell'area industriale attraverso un piano di investimenti per finanziare l'urbanizzazione della zona e la conseguente creazione di una Zona Economica Speciale, una sorta di "zona franca" fiscale in cui gli imprenditori possano godere di pesanti agevolazioni per realizzare la loro attività, usufruendo anche delle misure di sostegno finanziario, infrastrutturale e logistico legate alla ZES.
Un provvedimento che, oltre a sbloccare un'area di sviluppo importante della città, consentirebbe di tutelare l'aspetto paesaggistico della zona, visto che gli uliveti presenti andrebbero a valorizzare l'offerta imprenditoriale delle realtà interessate, scongiurando così la dolorosa ipotesi dell'espianto.
«In un momento delicato come quello della Bosch di Bari e di altre realtà imprenditoriali – ha detto il vicesindaco della Città Metropolitana con delega alla Pianificazione strategica, Michele Abbaticchio - dalle istituzioni arriva un segnale forte a sostegno delle imprese che garantiscono occupazione e tutela alle famiglie».
L'obiettivo dichiarato è quello di «attirare nuovi investimenti produttivi, favorire l'occupazione e il talento giovanile. Particolarmente significativa anche la volontà di destinare alcune aree della zona di Bitonto e Giovinazzo a grandi insediamenti turistici».
Il programma di investimenti, che ammonta a 15 milioni di euro, si inserisce nell'ambito degli interventi nel settore delle infrastrutture strategiche per la mobilità finanziati dal Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Bari, quali Camionale, Poligonale, Collegamento fra Aeroporto e Comuni metropolitani e Biciplan Metropolitano.