Come combattere il cyberbullismo

Lunedì presentato un progetto per le scuole

sabato 6 maggio 2017 7.29
Lunedì 8 Maggio alle 09.00 nell'Istituto comprensivo "Modugno-Rutigliano-Rogadeo" di Bitonto verrà presentato il progetto "FIREWALL" promosso dall'Associazione di Volontariato Specializzato SASS (Servizi Ausiliari per la Sicurezza Stradale e Sociale - Onlus).
Il progetto ha l'intento di informare i giovani educandoli ad un uso consapevole della tecnologia.
La disponibilità capillare di internet e l'utilizzo crescente di dispositivi connessi alla rete rappresentano per le nuove generazioni, i cosiddetti 'nativi digitali', nuovi mezzi per comunicare, relazionarsi con i pari e confrontarsi con il mondo.
La rete rappresenta un mezzo potente, affascinante e in continua evoluzione.
La sua potenza costituisce anche un reale rischio se non si riflette sul suo utilizzo.
Le ricerche indicano che oltre il 90% degli adolescenti in Italia sono utenti di Internet e il 98% di questi dichiara di avere almeno un profilo social network (Facebook-Twitter ecc.).
Spesso i giovanissimi usufruiscono della rete senza alcun controllo da parte degli adulti.
Il cyberbullismo è una forma di disagio relazionale, di prevaricazione e di sopruso perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione come le chat, i social, i telefoni cellulari ed il web in generale.
E' un fenomeno complesso e da poco oggetto di studi e ricerche.
La fascia di età maggiormente colpita è rappresentata dai ragazzi tra i 12 i 18 anni.
Le stime del MIUR indicano come il 31% dei tredicenni, (35% se si considerano solo le donne), dichiara di aver subito almeno una volta attacchi riconducibili al bullismo elettronico.
Il termine cyberbullismo deriva dal concetto tradizionale di bullismo dove un soggetto – o un gruppo – prevarica la vittima attraverso comportamenti fisici o attacchi verbali aggressivi che condizionano la sua vita privata e sociale.
Spesso la vittima è considerata 'diversa' solitamente per aspetto estetico, timidezza, orientamento sessuale e così via.
Le caratteristiche specifiche del cyberbullismo sono:
Anonimato: il prevaricatore può nascondersi dietro uno schermo, umiliare la vittima e divulgare materiale offensivo ad un vasto pubblico e in modo anonimo (disinibizione);
Pervasività: la vittima è perennemente a rischio di bullismo vista la presenza di dispositivi sempre connessi (anywhere, anytime);
Diffusione – ampiezza di portata: una volta che un messaggio o una foto sono stati inviati via e-mail o chat o postata su un sito è molto difficile eliminarne traccia definitivamente (può essere già stato salvato da altri utenti) infatti basta un click perché il materiale venga diffuso.
Le conseguenze psicologiche per le vittime di questi attacchi possono essere estremamente dolorose, con effetti anche gravi sull'autostima, sulle capacità socio-affettive, sul senso di autoefficacia, sull'identità personale.
Possono riscontrarsi anche difficoltà scolastiche, ansia, depressione e, nei casi più estremi, idee suicidarie.
Il Progetto FIREWALL ha l'obiettivo di informare circa il fenomeno del bullismo elettronico e mira ad educare i giovanissimi ad un uso consapevole della tecnologia in un'ottica di prevenzione sensibilizzandoli, sopratutto, sui rischi del fenomeno.
Daremo ampio spazio al tema del sexting che rappresenta il fenomeno più pericoloso e sottovalutato dai ragazzi.
Infatti le statistiche dicono che in Italia un adolescente su quattro ha fatto sexting, cioè ha inviato testi, immagini e video a sfondo sessuale.
A conclusione della presentazione del Progetto gli alunni compileranno un questionario anonimo e riceveranno, grazie anche alla collaborazione dell'Associazione Iprotectyou, un vademecum contenente le regole per una navigazione sicura e indicazioni pratiche in caso di bullismo elettronico.

Le attività di sensibilizzazione continueranno anche con incontri informativi per genitori ed insegnanti, figure di riferimento cui i ragazzi e le ragazze possono rivolgersi in caso di difficoltà.