Comune, conti in rosso: 9 milioni di perdite nel Bilancio Consolidato approvato in consiglio
Evasori, partecipate e controllate fanno lievitare il valore negativo dell'esercizio economico del 2016
sabato 30 settembre 2017
10.21
Il pareggio di bilancio, punto di riferimento per ogni azienda "sana", è abbastanza lontano per il comune di Bitonto, che approva il primo "Bilancio Consolidato" della sua storia – comprendente, cioè, per la prima volta anche i bilanci di partecipate e controllate, come Asv e SANB – con un valore negativo tra ingressi e uscite di ben 9 milioni di euro.
«Un dato preoccupante – ammette l'assessore al bilancio, Domenico Nacci – su cui dobbiamo sicuramente accendere i riflettori. Per questo lunedì incontrerò i dirigenti dell'Agenzia delle Entrate per comprendere insieme a loro quali direttive seguire per recuperare la situazione».
A pesare, stando a quanto emerso nella seduta consigliare di ieri, sono soprattutto i crediti non incassati dalle imposte che i contribuenti avrebbero dovuto versare al Comune. Evasori e morosi, insomma, che non sono stati perseguiti per recuperare le somme dovute.
Sulla questione si è lanciato il consigliere del Movimento 5 Stelle Dino Ciminiello, perplesso per i «290mila euro all'anno che paghiamo a un'agenzia di recupero crediti, quando invece in altre città, come Taranto, lo fanno con appena 40mila euro».
Dichiarazioni che hanno spinto il segretario generale, Salvatore Bonasia, a redarguire il pentastellato. «Confondere le idee è scorretto – ha detto Bonasia – non si possono paragonare i costi di un bando pluriennale con una molteplicità di servizi, con quelli di un affidamento di pochi mesi e per pochi servizi inclusi. Non si può parlare con toni da bar dello sport di procedure complesse e comunque costantemente monitorate».
Ciminiello allora ha spostato la sua attenzione sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, che avrebbe permesso ai morosi di mettere a posto i propri conti e al Comune di incamerare una discreta quantità di fondi.
«I termini per la rottamazione scadevano a luglio, quando la giunta non era ancora formata – si è giustificato Nacci – la precedente amministrazione, evidentemente, non ha ritenuto di dover seguire questa strada».
Molti i dubbi e le perplessità sollevate durante la seduta dai consiglieri di Insieme per la Città, Michele Daucelli, Cosimo Bonasia ed Emanuele Sannicandro, cui hanno fatto eco anche quelle di Carmela Rossiello, consigliere comunale di Forza Italia, che ha denunciato il rischio per il Comune di non poter, in futuro, pagare nemmeno gli stipendi degli impiegati.
Il provvedimento è stato in ogni caso approvato con i voti favorevoli della maggioranza.
«Un dato preoccupante – ammette l'assessore al bilancio, Domenico Nacci – su cui dobbiamo sicuramente accendere i riflettori. Per questo lunedì incontrerò i dirigenti dell'Agenzia delle Entrate per comprendere insieme a loro quali direttive seguire per recuperare la situazione».
A pesare, stando a quanto emerso nella seduta consigliare di ieri, sono soprattutto i crediti non incassati dalle imposte che i contribuenti avrebbero dovuto versare al Comune. Evasori e morosi, insomma, che non sono stati perseguiti per recuperare le somme dovute.
Sulla questione si è lanciato il consigliere del Movimento 5 Stelle Dino Ciminiello, perplesso per i «290mila euro all'anno che paghiamo a un'agenzia di recupero crediti, quando invece in altre città, come Taranto, lo fanno con appena 40mila euro».
Dichiarazioni che hanno spinto il segretario generale, Salvatore Bonasia, a redarguire il pentastellato. «Confondere le idee è scorretto – ha detto Bonasia – non si possono paragonare i costi di un bando pluriennale con una molteplicità di servizi, con quelli di un affidamento di pochi mesi e per pochi servizi inclusi. Non si può parlare con toni da bar dello sport di procedure complesse e comunque costantemente monitorate».
Ciminiello allora ha spostato la sua attenzione sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, che avrebbe permesso ai morosi di mettere a posto i propri conti e al Comune di incamerare una discreta quantità di fondi.
«I termini per la rottamazione scadevano a luglio, quando la giunta non era ancora formata – si è giustificato Nacci – la precedente amministrazione, evidentemente, non ha ritenuto di dover seguire questa strada».
Molti i dubbi e le perplessità sollevate durante la seduta dai consiglieri di Insieme per la Città, Michele Daucelli, Cosimo Bonasia ed Emanuele Sannicandro, cui hanno fatto eco anche quelle di Carmela Rossiello, consigliere comunale di Forza Italia, che ha denunciato il rischio per il Comune di non poter, in futuro, pagare nemmeno gli stipendi degli impiegati.
Il provvedimento è stato in ogni caso approvato con i voti favorevoli della maggioranza.