«Con il Codice Rosso mai più femminicidi come quello di Maria Grazia Cutrone»
Nel provvedimento, presentato dalla deputata bitontina Francesca Ruggiero (M5S), misure contro revenge porn e sfregi al viso
martedì 23 luglio 2019
9.15
«Quando il Codice Rosso, il provvedimento in difesa delle donne e dei minori, è diventato legge questa settimana, il mio ricordo è corso subito alla nostra concittadina Maria Grazia Cutrone, ammazzata dalla furia omicida del marito». È quanto affermato dalla deputata bitontina del Movimento 5 Stelle, Francesca Anna Ruggiero, nel suo intervento di sabato a Bitonto con il consigliere regionale, Antonella Laricchia. «Con le norme introdotte – ha aggiunto la Ruggiero - vogliamo impedire il ripetersi di casi simili, che affollano troppo spesso le cronache di tutti i giorni».
«Abbiamo inserito nuovi reati – è l'annuncio della grillina bitontina - quali quello di sfregio al viso, per cui è previsto il carcere fino a 14 anni, e il cosiddetto 'revenge porn', che prevede fino a 6 anni di carcere. Per il resto, abbiamo incrementato le pene per maltrattamenti e stalking, per il reato di violenza sessuale e per il reato di violenza sui minori. Si tratta di norme di buon senso con cui vogliamo riavvicinare lo Stato alle tante donne e minori che si sono trovati, senza alcuna colpa, soli di fronte alla violenza e ai maltrattamenti».
Durante l'incontro la Ruggiero ha parlato anche di autonomia e scuola: «Abbiamo salvato la scuola italiana impedendo che ci fossero diseguaglianze fra regione e regione, dipendenti di serie A e dipendenti di serie B e che la formazione degli studenti dipendesse dal luogo di nascita. Una proposta inaccettabile perché vogliamo una scuola che smorzi le disuguaglianze e non vada ad amplificarle, come nelle intenzioni leghiste. Così, abbiamo garantito che la scuola, e quindi anche il curricolo, rimanessero di competenza nazionale».
«Abbiamo inserito nuovi reati – è l'annuncio della grillina bitontina - quali quello di sfregio al viso, per cui è previsto il carcere fino a 14 anni, e il cosiddetto 'revenge porn', che prevede fino a 6 anni di carcere. Per il resto, abbiamo incrementato le pene per maltrattamenti e stalking, per il reato di violenza sessuale e per il reato di violenza sui minori. Si tratta di norme di buon senso con cui vogliamo riavvicinare lo Stato alle tante donne e minori che si sono trovati, senza alcuna colpa, soli di fronte alla violenza e ai maltrattamenti».
Durante l'incontro la Ruggiero ha parlato anche di autonomia e scuola: «Abbiamo salvato la scuola italiana impedendo che ci fossero diseguaglianze fra regione e regione, dipendenti di serie A e dipendenti di serie B e che la formazione degli studenti dipendesse dal luogo di nascita. Una proposta inaccettabile perché vogliamo una scuola che smorzi le disuguaglianze e non vada ad amplificarle, come nelle intenzioni leghiste. Così, abbiamo garantito che la scuola, e quindi anche il curricolo, rimanessero di competenza nazionale».