Conclusa la settimana di inclusione “Emozioni in… Gioco”, ma è un arrivederci
Dopo il successo di questa edizione l'appuntamento è già per il prossimo anno
mercoledì 4 settembre 2019
8.03
Parole di ringraziamento e speranza scritte sui palloncini e lanciati in cielo. Si è conclusa così la settimana itinerante di sport, giochi e divertimento del progetto "Emozioni in… Gioco – Integriamoci con lo Sport". La "cinque giorni", promossa dalla Polisportiva Paralimpica Elos "Michele Cioce" di Bitonto e patrocinata dal Comune di Bitonto e dal CIP Puglia (Comitato Italiano Paralimpico), si è conclusa a Barletta con una grande festa. Tra premiazioni, musica, balli, buffet e spettacoli dal vivo, nella serata di venerdì 30 sono state tirate le somme di una 3^ edizione intensa e colorata, che ha visto le otto squadre giocare, creare e sfidarsi in un caleidoscopio di emozioni.
«Un progetto nato per tutti che affonda le proprie radici nell'interscambio reciproco di saperi e conoscenze, promossi dai partner coinvolti», come spiegato da Franco Bonasia, presidente della Polisportiva Paralimpica Elos, tra i motori dell'iniziativa.
Assieme al lavoro svolto dalla Polisportiva Paralimpica Elos di Bitonto, dallo staff tecnico composto da laureati magistrali esperti per le attività motorie e sportive adattate e dal gruppo dei soci volontari, il progetto ha previsto il coinvolgimento e la collaborazione di partner territoriali ed extraterritoriali, quali: l'ASL BA CSM Area 3, Legambiente Circolo di Bitonto "Pino Di Terlizzi", l'ASD e C "Laureati in Movimento", l'ASD Volley Bitonto, l'ASD Virtus Bitonto, l'ASD Karate Club, l'ASD La Perla, l'ASD Gymnica Sport, l'ASD Dance Emotion, l'USD Olimpia Bitonto, De Pinto Group Bitonto, Ergos Print Bitonto, le Associazioni di Volontariato "Il Colore degli Anni" Barletta/Trani e "Il Cigno Bianco" Bitetto, Sportinsieme Sud Barletta e il Lido "Mennea" di Barletta.
«Stiamo tanto bene insieme e ne abbiamo avuto conferma nella settimana appena trascorsa – ha commentato Vito Sasanelli, referente e coordinatore - Queste giornate estive non solo chiosano un intero anno di attività, ma danno il via alle progettualità che si articoleranno per tutto il prossimo anno: fin da settembre, infatti, ci ritroveremo per tre volte alla settimana presso la Cittadella dello Sport di Bitonto per dare inizio alle attività sportive previste dal Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico».
«È solo mediante interventi radicati e costanti nel territorio che è possibile cogliere i frutti sperati – ha aggiunto Giuseppe Pinto, presidente del CIP Puglia presente alla serata conclusiva del progetto - Ormai è risaputo: lo sport fa stare bene, è integrazione, sviluppa empatia, permette di comprendere le problematiche di ognuno. Grazie al lavoro del nostro comitato, siamo riusciti a ridare dignità umana e sportiva a chiunque. La disabilità, in quest'ottica, deve essere colta come uno strumento di rinascita e sono sicuro che progetti del genere, realizzati assieme alle persone giuste, consentano giorno per giorno di rinascere. Attraverso lo sport rinasceremo tutti, nel migliore dei modi».
«Così- spiegano gli organizzatori - sotto il sole di fine estate, la grande e variopinta squadra di "Emozioni in… Gioco" ha potuto divertirsi tra tornei sulla sabbia e attività ludiche sul bagnasciuga, tuffi al tramonto e percorsi laboratoriali di riciclo e riuso creativo. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla straordinaria accoglienza del padrone di casa, "zio" Michele Mennea, e di tutta la sua famiglia, proprietari del "Lido Mennea", stabilimento balneare che ha aperto le proprie porte all'inclusione condividendo con entusiasmo e purezza gli intenti sociali dell'intervento. Grande novità introdotta quest'anno è stata il Progetto Vela, un corso destinato a cinque utenti selezionati dell'ASL CSM Area 3 tenuto presso l'Handinautica, sede dell'associazione Sportinsieme Sud Barletta, sotto il coordinamento del suo presidente Ruggiero Lauroia. I partecipanti hanno potuto, così, assaporare il mare solcandone le onde, grazie alla professionalità e alla disponibilità del team "Vela Solidale", degli skipper e della Capitaneria di Porto di Barletta».
«E tra un ballo e l'altro, la consegna di targhe e medaglie, nella cornice del porto di Barletta tre sono i colori che contornano la serata conclusiva dell'iniziativa: blu, bianco e rosa, a rappresentare rispettivamente le sfumature dell'autismo, la neutralità di ogni forma di disabilità e la lotta contro le malattie oncologiche», come spiegato da Tonia Appice, presidente dell'Associazione "Il Cigno Bianco" ONLUS di Bitetto. «Sono orgogliosa di questi tre colori distinti – ha rimarcato - ognuno portatore di un mondo a sé di cui facciamo parte, come un'unica, grande famiglia allargata».
«Lo sport paralimpico nel nostro territorio va valorizzato e la nostra intenzione è quella di continuare a dedicarci, in rete, per perseguire quest'obiettivo - ha spiegato Fabrizio Cramarossa, Dirigente Psichiatra dell'ASL Bari CSM Area 3.
«Una chiusura che ha, in sé, il sapore di un "arrivederci" - concludono gli organizzatori - Un tassello comune che celebra, nelle diverse storie che si sono raccontate nel corso di questo progetto, lo spirito di appartenenza, il sentirsi parte di una squadra. Eterogenea, composita, sfaccettata, ma che ha potuto (ri)trovare nell'attività sportiva, nei giochi e nel desiderio di condivisione il proprio denominatore comune. Così, si sceglie di rinascere, una volta in più, una volta ancora, come parte di qualcosa che riesce a far sentire, inevitabilmente, la propria voce».
«Un progetto nato per tutti che affonda le proprie radici nell'interscambio reciproco di saperi e conoscenze, promossi dai partner coinvolti», come spiegato da Franco Bonasia, presidente della Polisportiva Paralimpica Elos, tra i motori dell'iniziativa.
Assieme al lavoro svolto dalla Polisportiva Paralimpica Elos di Bitonto, dallo staff tecnico composto da laureati magistrali esperti per le attività motorie e sportive adattate e dal gruppo dei soci volontari, il progetto ha previsto il coinvolgimento e la collaborazione di partner territoriali ed extraterritoriali, quali: l'ASL BA CSM Area 3, Legambiente Circolo di Bitonto "Pino Di Terlizzi", l'ASD e C "Laureati in Movimento", l'ASD Volley Bitonto, l'ASD Virtus Bitonto, l'ASD Karate Club, l'ASD La Perla, l'ASD Gymnica Sport, l'ASD Dance Emotion, l'USD Olimpia Bitonto, De Pinto Group Bitonto, Ergos Print Bitonto, le Associazioni di Volontariato "Il Colore degli Anni" Barletta/Trani e "Il Cigno Bianco" Bitetto, Sportinsieme Sud Barletta e il Lido "Mennea" di Barletta.
«Stiamo tanto bene insieme e ne abbiamo avuto conferma nella settimana appena trascorsa – ha commentato Vito Sasanelli, referente e coordinatore - Queste giornate estive non solo chiosano un intero anno di attività, ma danno il via alle progettualità che si articoleranno per tutto il prossimo anno: fin da settembre, infatti, ci ritroveremo per tre volte alla settimana presso la Cittadella dello Sport di Bitonto per dare inizio alle attività sportive previste dal Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico».
«È solo mediante interventi radicati e costanti nel territorio che è possibile cogliere i frutti sperati – ha aggiunto Giuseppe Pinto, presidente del CIP Puglia presente alla serata conclusiva del progetto - Ormai è risaputo: lo sport fa stare bene, è integrazione, sviluppa empatia, permette di comprendere le problematiche di ognuno. Grazie al lavoro del nostro comitato, siamo riusciti a ridare dignità umana e sportiva a chiunque. La disabilità, in quest'ottica, deve essere colta come uno strumento di rinascita e sono sicuro che progetti del genere, realizzati assieme alle persone giuste, consentano giorno per giorno di rinascere. Attraverso lo sport rinasceremo tutti, nel migliore dei modi».
«Così- spiegano gli organizzatori - sotto il sole di fine estate, la grande e variopinta squadra di "Emozioni in… Gioco" ha potuto divertirsi tra tornei sulla sabbia e attività ludiche sul bagnasciuga, tuffi al tramonto e percorsi laboratoriali di riciclo e riuso creativo. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla straordinaria accoglienza del padrone di casa, "zio" Michele Mennea, e di tutta la sua famiglia, proprietari del "Lido Mennea", stabilimento balneare che ha aperto le proprie porte all'inclusione condividendo con entusiasmo e purezza gli intenti sociali dell'intervento. Grande novità introdotta quest'anno è stata il Progetto Vela, un corso destinato a cinque utenti selezionati dell'ASL CSM Area 3 tenuto presso l'Handinautica, sede dell'associazione Sportinsieme Sud Barletta, sotto il coordinamento del suo presidente Ruggiero Lauroia. I partecipanti hanno potuto, così, assaporare il mare solcandone le onde, grazie alla professionalità e alla disponibilità del team "Vela Solidale", degli skipper e della Capitaneria di Porto di Barletta».
«E tra un ballo e l'altro, la consegna di targhe e medaglie, nella cornice del porto di Barletta tre sono i colori che contornano la serata conclusiva dell'iniziativa: blu, bianco e rosa, a rappresentare rispettivamente le sfumature dell'autismo, la neutralità di ogni forma di disabilità e la lotta contro le malattie oncologiche», come spiegato da Tonia Appice, presidente dell'Associazione "Il Cigno Bianco" ONLUS di Bitetto. «Sono orgogliosa di questi tre colori distinti – ha rimarcato - ognuno portatore di un mondo a sé di cui facciamo parte, come un'unica, grande famiglia allargata».
«Lo sport paralimpico nel nostro territorio va valorizzato e la nostra intenzione è quella di continuare a dedicarci, in rete, per perseguire quest'obiettivo - ha spiegato Fabrizio Cramarossa, Dirigente Psichiatra dell'ASL Bari CSM Area 3.
«Una chiusura che ha, in sé, il sapore di un "arrivederci" - concludono gli organizzatori - Un tassello comune che celebra, nelle diverse storie che si sono raccontate nel corso di questo progetto, lo spirito di appartenenza, il sentirsi parte di una squadra. Eterogenea, composita, sfaccettata, ma che ha potuto (ri)trovare nell'attività sportiva, nei giochi e nel desiderio di condivisione il proprio denominatore comune. Così, si sceglie di rinascere, una volta in più, una volta ancora, come parte di qualcosa che riesce a far sentire, inevitabilmente, la propria voce».