Consorzi di Bonifica commissariati, Cia Puglia: «Riforma e annullamento dei tributi»
Sicolo: «Devono tornare a funzionare, no al contributo 630, lavorare su progetti e difesa del suolo»
mercoledì 18 maggio 2022
Una riforma complessiva dei consorzi di bonifica commissariati e l'annullamento del pagamento dei tributi a carico degli agricoltori. Sono alcune delle richieste avanzate da CIA-Agricoltori Italiani Puglia che ieri, lunedì 16 maggio, ha incontrato i rappresentanti dei cinque consorzi di bonifica pugliesi commissariati.
All'incontro erano presenti il presidente regionale CIA, il bitontino Gennaro Sicolo, il vicepresidente vicario Giannicola D'Amico, il direttore Danilo Lolatte e i dirigenti provinciali dell'organizzazione degli agricoltori, mentre i consorzi erano rappresentati dal commissario straordinario Alfredo Borzillo; il direttore generale Terre D'Apulia, Pietro De Simone; il direttore area tecnica, Marta Barile e il coordinatore Area agro forestale, Benedetto De Serio.
L'associazione contesta la procedura relativa al contributo 630 e chiede, per l'ennesima volta, che i consorzi tornino realmente a funzionare, perché ad oggi chiedono contributi senza erogare i servizi che ne giustificherebbero il pagamento.
«CIA Puglia, per conto di tutti i propri associati - ha sottolineato il presidente Sicolo che ha ringraziato il commissario Borzillo per aver accolto l'invito - ha avuto occasione, ormai numerose volte, di contestare tale procedura di definizione e ripartizione del tributo, a nostro parere errata, per certi versi illegittima, incongrua e comunque ormai non più rispondente alle esigenze e alle finalità del tributo stesso. L'utilità e l'assoluta importanza della funzione svolta dai Consorzi di Bonifica non è condizione sufficiente a giustificare, senza condizioni, il pagamento del contributo di bonifica. Occorre – ha aggiunto Sicolo - trovare una soluzione concordata delle problematiche pregresse e l'avvio di un percorso comune che veda una nuova e condivisa normazione in ordine alle procedure e all'organizzazione dei Consorzi di bonifica che potrebbe essere utile non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale per una nuova stagione legislativa sul tema. Sui territori, infatti, serve una costante azione di forte contrasto al rischio idraulico e lotta al dissesto idrogeologico».
Proficuo è stato il confronto, molto articolato e costruttivo, sulle progettualità che i consorzi portano avanti sui territori interessati sia per le attività già programmate sia per quelle previste nel PNRR.
Secondo la Cia, i lavori vanno programmati con un piano pluriennale dei Consorzi, che permetta di intercettare fondi comunitari, nazionali e regionali che consentano interventi strutturali.
Le questioni inerenti al corretto ed efficiente funzionamento dei Consorzi di bonifica sono di fondamentale importanza per l'agricoltura e per la buona gestione del territorio.
All'incontro erano presenti il presidente regionale CIA, il bitontino Gennaro Sicolo, il vicepresidente vicario Giannicola D'Amico, il direttore Danilo Lolatte e i dirigenti provinciali dell'organizzazione degli agricoltori, mentre i consorzi erano rappresentati dal commissario straordinario Alfredo Borzillo; il direttore generale Terre D'Apulia, Pietro De Simone; il direttore area tecnica, Marta Barile e il coordinatore Area agro forestale, Benedetto De Serio.
L'associazione contesta la procedura relativa al contributo 630 e chiede, per l'ennesima volta, che i consorzi tornino realmente a funzionare, perché ad oggi chiedono contributi senza erogare i servizi che ne giustificherebbero il pagamento.
«CIA Puglia, per conto di tutti i propri associati - ha sottolineato il presidente Sicolo che ha ringraziato il commissario Borzillo per aver accolto l'invito - ha avuto occasione, ormai numerose volte, di contestare tale procedura di definizione e ripartizione del tributo, a nostro parere errata, per certi versi illegittima, incongrua e comunque ormai non più rispondente alle esigenze e alle finalità del tributo stesso. L'utilità e l'assoluta importanza della funzione svolta dai Consorzi di Bonifica non è condizione sufficiente a giustificare, senza condizioni, il pagamento del contributo di bonifica. Occorre – ha aggiunto Sicolo - trovare una soluzione concordata delle problematiche pregresse e l'avvio di un percorso comune che veda una nuova e condivisa normazione in ordine alle procedure e all'organizzazione dei Consorzi di bonifica che potrebbe essere utile non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale per una nuova stagione legislativa sul tema. Sui territori, infatti, serve una costante azione di forte contrasto al rischio idraulico e lotta al dissesto idrogeologico».
Proficuo è stato il confronto, molto articolato e costruttivo, sulle progettualità che i consorzi portano avanti sui territori interessati sia per le attività già programmate sia per quelle previste nel PNRR.
Secondo la Cia, i lavori vanno programmati con un piano pluriennale dei Consorzi, che permetta di intercettare fondi comunitari, nazionali e regionali che consentano interventi strutturali.
Le questioni inerenti al corretto ed efficiente funzionamento dei Consorzi di bonifica sono di fondamentale importanza per l'agricoltura e per la buona gestione del territorio.