Consorzi di Bonifica, Damascelli attacca: "Tariffe insostenibili per gli agricoltori"
Le polemiche non finiscono mai nonostante le novità
giovedì 30 marzo 2017
17.24
"Poteva essere una giornata di proficuo confronto sui Consorzi di Bonifica, ma il commissario straordinario non ha partecipato alla riunione della Commissione Agricoltura, delegando il direttore generale che, però, non è colui che intrattiene i rapporti istituzionali con la Regione. La sua assenza, dunque, un'opportunità mancata". Così il consigliere regionale e consigliere comunale di Bitonto di Forza Italia, Domenico Damascelli. "Ho rimesso al direttore generale –aggiunge- alcune valutazioni che ho avuto modo di fare nel costante dialogo col mondo agricolo. Innanzitutto, le opere di manutenzione andrebbero realizzate già a gennaio (e non da giugno a settembre) per giungere così all'inizio della stagione irrigua senza disservizi a carico degli utenti-agricoltori, attivando i pozzi preferibilmente a marzo per consentire ad alcune realtà di programmare per tempo le fasi di coltivazione e produzione. A tal proposito, si continuano a ricevere numerose segnalazioni su interventi di manutenzione che i Consorzi non realizzano anche quando si parla di cifre assolutamente irrisorie. Sarebbe il caso, quindi, in un'ottica di razionalizzazione della spesa, di evitare l'affidamento ad esterni delle opere che ben possono essere svolte dal personale interno, visto che la legge consente il raggiungimento di 151 giornate lavorative ai dipendenti già assunti. Un'altra questione di primissimo piano è quella relativa alla manutenzione del territorio, attività necessaria e fondamentale per mitigare i rischi idrogeologici specie ridurre eventuali calamità naturali. Anche per questo, vorremmo un report dei progetti presentati per accedere ai finanziamenti europei e regionali messi a disposizione di tutti i consorzi. Infine, un problema incancrenito che potrebbe davvero mettere in ginocchio gli agricoltori è quello delle tariffe a dir poco insostenibili: il costo dell'acqua. I Consorzi e la Regione –conclude Damascelli- devono prendere atto dell'urgenza di ridurre le tariffe irrigue perché non sono sopportabili dalle nostre aziende che, è bene ribadirlo, l'acqua la pagano e a carissimo prezzo".