Contagi ancora su a Bitonto: si tocca quota 65

Abbaticchio preoccupato per l'età media degli infetti: «Il 30% ha tra i 12 e i 25 anni. Penalizzate eccessivamente le attività commerciali»

lunedì 26 ottobre 2020 10.02
Numeri in rapida salita a Bitonto e nelle frazioni sul fronte contagi da Covid19: nella città dell'olio, in linea con quanto accade in tutta la regione e più in generale in tutta Italia, i dati degli infetti sono in crescita e si attestano, al momento sui 65 positivi. Di essi 54 si registrano nel centro urbano, dove nelle ultime ore si sono aggiunti altri 5 contagi in 5 diverse famiglie e tra essi vi è anche un bambino di 3 anni. Cui va aggiunta un'altra persona di una famiglia in cui già era stato registrato un positivo. Non cambiano i contagi nelle frazioni, dove ne sono censiti 6 a Mariotto e 5 a Palombaio.

L'attenzione del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, è sul dato riferito all'età media dei contagi. «Il 30% dei contagiati – rivela il primo cittadino - sono giovani dai 12 ai 25 anni. Il che conferma che quando insistevamo sui giovani, sul voler spiegare loro l'importanza di tenere la mascherina, di non assembrarsi, di mantenere le distanze di sicurezza, evidentemente, avevamo ragione».
«Un altro dato su cui riflettere – dice ancora Abbaticchio - è il fatto che il 50% dei contagi registrati a Bitonto sono concentrati in 9 famiglie. Questo vuol dire che il virus non si è diffuso sul territorio in modo significativamente trasversale, ma chi lo ha contratto lo ha trasferito ai componenti del proprio nucleo familiare. Che è un ambito in cui sicuramente è necessario fare maggiore attenzione».

«Questi dati dicono però anche che sono state penalizzate eccessivamente le attività commerciali – rileva il primo cittadino – perchè può essere che qualcuna abbia tentato di aggirare le norme anticontagio, ma la stragrande maggioranza di esse ha rispettato in maniera maniacale le disposizioni e le nuove restrizioni a loro indirizzate sono estremamente dannose».
Proprio per questo, secondo Abbaticchio, «una bella risposta dallo Stato e dalle Regioni (fatemi fare per un attimo il mio mestiere di tecnico dei fondi europei con la guadagnata malizia politica) potrebbe essere quella di concedere finanziamenti a fondo perduto ai proprietari degli immobili per la ristrutturazione e l'adeguamento degli stessi, a condizione che vi sia un anno di locazione gratuita per le attività commerciali. Sarebbe un bel segnale per tutti: proprietari che rischiano di perdere il locatario con necessità di correre, poi, ai ripari e ovviamente le attività commerciali giustamente demotivate».