Coronavirus: giù il sipario agli spettacoli anche a Bitonto
Cinema e teatri chiusi fino al 3 aprile. In ginocchio il settore
giovedì 5 marzo 2020
11.27
Il Governo mette in quarantena il settore dello spettacolo italiano e anche a Bitonto i cinema e i teatri resteranno chiusi fino al 3 aprile. La decisione è contenuta nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che ha chiuso le saracinesche agli ambienti destinati ad accogliere concerti, recite e qualsiasi altro tipo di spettacolo. A meno che la sala non consenta al pubblico di restare a un metro dal suo vicino. Una specifica che sa di beffa vista l'impossibilità logistica e organizzativa per qualsiasi sala, teatro o cinema italiano di poter predisporre questo tipo di soluzione.
A Bitonto salterà già da stasera la presentazione del libro del senatore Alberto Maritati che avrebbe dovuto essere ospite dell'associazione Nova Res, organizzatrice dell'evento insieme alla Presidenza del consiglio regionale pugliese nella Sala degli Specchi del comune di Bitonto.
Il decreto annulla anche tutti gli eventi del teatro Traetta, le proiezioni nei cinema cittadini e le rappresentazioni in programma all'Auditorium De Gennaro all'interno degli spazi della Basilica dei Santi Medici.
Una vera e propria mannaia che taglia senza pietà le gambe a un settore che già prima non viveva di certo un momento di particolare brillantezza. A rischio, in tutto il Paese, ci sono decine di migliaia di posti di lavoro visto che, in una sola settimana, sono saltati 7400 spettacoli con un danno da oltre 10 milioni di euro.
A Bitonto salterà già da stasera la presentazione del libro del senatore Alberto Maritati che avrebbe dovuto essere ospite dell'associazione Nova Res, organizzatrice dell'evento insieme alla Presidenza del consiglio regionale pugliese nella Sala degli Specchi del comune di Bitonto.
Il decreto annulla anche tutti gli eventi del teatro Traetta, le proiezioni nei cinema cittadini e le rappresentazioni in programma all'Auditorium De Gennaro all'interno degli spazi della Basilica dei Santi Medici.
Una vera e propria mannaia che taglia senza pietà le gambe a un settore che già prima non viveva di certo un momento di particolare brillantezza. A rischio, in tutto il Paese, ci sono decine di migliaia di posti di lavoro visto che, in una sola settimana, sono saltati 7400 spettacoli con un danno da oltre 10 milioni di euro.