Coronavirus, la Procura chiede i decreti di condanna. Volpe: «Priorità assoluta»
Il procuratore di Bari: «Le denunce sono tante. Chiederemo una condanna ad una pena pecuniaria»
lunedì 23 marzo 2020
10.00
Sono decine i decreti penali di condanna che la Procura della Repubblica di Bari sta trasmettendo all'ufficio del giudice per le indagini preliminari per la violazione dell'articolo 650, cioè l'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.
In questo caso si parla del decreto sui divieti di assembramento per l'emergenza Coronavirus e anche per la violazione degli articoli 495 e 496 del codice penale, cioè i reati di false attestazioni o dichiarazioni a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla identità. «Le denunce sono tante - spiega Giuseppe Volpe - e stiamo facendo decine di richieste di decreto penale da mandare ai giudici per le indagini preliminari subito, con priorità assoluta».
«Chiederemo una condanna ad una pena pecuniaria - continua il procuratore di Bari - e poi bisognerà aspettare le eventuali opposizioni e in quel caso si faranno i giudizi di opposizione quando sarà possibile». Intanto, però, la Procura sta procedendo con le richieste di decreti penali di condanna. Ad occuparsene è l'ufficio Pronta Definizione, al quale vengono trasmesse quotidianamente le denunce di coloro che vengono trovati in giro senza una valida motivazione.
Stando ai dati forniti dalla Prefettura di Bari, sono state denunciate 1.901 persone sulle ben 31.441 controllate dall'11 al 20 marzo scorsi, per verificare il rispetto delle norme emanate dal Governo per il contenimento del Coronavirus.
In questo caso si parla del decreto sui divieti di assembramento per l'emergenza Coronavirus e anche per la violazione degli articoli 495 e 496 del codice penale, cioè i reati di false attestazioni o dichiarazioni a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla identità. «Le denunce sono tante - spiega Giuseppe Volpe - e stiamo facendo decine di richieste di decreto penale da mandare ai giudici per le indagini preliminari subito, con priorità assoluta».
«Chiederemo una condanna ad una pena pecuniaria - continua il procuratore di Bari - e poi bisognerà aspettare le eventuali opposizioni e in quel caso si faranno i giudizi di opposizione quando sarà possibile». Intanto, però, la Procura sta procedendo con le richieste di decreti penali di condanna. Ad occuparsene è l'ufficio Pronta Definizione, al quale vengono trasmesse quotidianamente le denunce di coloro che vengono trovati in giro senza una valida motivazione.
Stando ai dati forniti dalla Prefettura di Bari, sono state denunciate 1.901 persone sulle ben 31.441 controllate dall'11 al 20 marzo scorsi, per verificare il rispetto delle norme emanate dal Governo per il contenimento del Coronavirus.