Corteo Storico. Comincia il 31 maggio il ricco calendario d’eventi
Alle 18 sul palco del “Traetta” il coro di voci bianche della “Cassano – de Renzio”, a seguire lo spettacolo “Bitonto in amore” di Carlo Pice
martedì 29 maggio 2018
8.52
Si rinnova, come ogni anno, la tradizione di uno degli eventi più importanti per la città di Bitonto, sia sotto l'aspetto storico sia sotto quello turistico. È il "Corteo Storico", promosso dall'Associazione Culturale "Accademia della Battaglia" con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Bitonto, che rievoca la Battaglia di Bitonto del 25 maggio 1734.
Il 31 maggio prende avvio il calendario di eventi programmato per quest'anno, in cui la storia della città, rievocata il prossimo 2 giugno tra le vie del centro, si fonde con arti laboratoriali, creative, artistiche, teatrali e musicali.
Giovedì, alle 18.00 nel Teatro Comunale "Traetta", si esibirà il coro di voci bianche, guidato dal maestro Giuseppe Demichele, della scuola primaria "Cassano – de Renzio". Il gruppo, composto da 56 bambini, reduce dal successo al 19° Concorso Nazionale di Musica "I. Stranwisky", eseguirà quattro brani della tradizione settecentesca dei maestri Traetta, Paesiello, Martini e Giardini.
Subito dopo, e in replica alle 20.30, andrà in scena lo spettacolo teatrale dell'associazione culturale "Amici per la Crepapelle", "Bitonto in amore" scritto e diretto da Carlo Pice, in collaborazione con l'Accademia della Battaglia.
«Questo spettacolo - spiega l'autore - nasce dalla volontà di voler mettere in luce la situazione sociale ed economica dell'Europa nel 1700 e, in particolar modo, di Bitonto nei giorni della battaglia. La storia narra di matrimoni combinati, corruzione, condizioni disumane legate all'alimentazione, alla sanità, al lavoro. Davanti a tutto questo, un autore rimane attonito: come mettere a nudo questo dramma? Possibile che in quell'epoca non ci fosse nessun valore positivo? Ecco che tra una domanda e l'altra, affiora alla mente il più grande sentimento che ti permette di andare oltre tutto: l'amore. L'amore con la "A" maiuscola, incondizionato, che va oltre i compromessi, che tutto perdona. A questo punto mi sono chiesto, "Perché non affrontare il dramma della battaglia e della guerra, con gli occhi dell'amore?»
"Bitonto in Amore" è uno spettacolo che affronta un dramma in chiave comica, che alterna momenti forti con altri sobri. Molti sono i riferimenti ai fatti storici, rappresentati come la storia narra, mentre altri sono inventati dalla penna del regista. I personaggi mettono in risalto la differenza sociale tra nobili, borghesi e popolani: dopotutto Bitonto è stata teatro di guerra e i cittadini hanno fatto da spettatori. L'autore ha però cercato di rendere i personaggi il più lontano possibile dal concetto guerra. Quest'ultima, però, li vedrà protagonisti indiscussi in un finale a sorpresa.
Il 31 maggio prende avvio il calendario di eventi programmato per quest'anno, in cui la storia della città, rievocata il prossimo 2 giugno tra le vie del centro, si fonde con arti laboratoriali, creative, artistiche, teatrali e musicali.
Giovedì, alle 18.00 nel Teatro Comunale "Traetta", si esibirà il coro di voci bianche, guidato dal maestro Giuseppe Demichele, della scuola primaria "Cassano – de Renzio". Il gruppo, composto da 56 bambini, reduce dal successo al 19° Concorso Nazionale di Musica "I. Stranwisky", eseguirà quattro brani della tradizione settecentesca dei maestri Traetta, Paesiello, Martini e Giardini.
Subito dopo, e in replica alle 20.30, andrà in scena lo spettacolo teatrale dell'associazione culturale "Amici per la Crepapelle", "Bitonto in amore" scritto e diretto da Carlo Pice, in collaborazione con l'Accademia della Battaglia.
«Questo spettacolo - spiega l'autore - nasce dalla volontà di voler mettere in luce la situazione sociale ed economica dell'Europa nel 1700 e, in particolar modo, di Bitonto nei giorni della battaglia. La storia narra di matrimoni combinati, corruzione, condizioni disumane legate all'alimentazione, alla sanità, al lavoro. Davanti a tutto questo, un autore rimane attonito: come mettere a nudo questo dramma? Possibile che in quell'epoca non ci fosse nessun valore positivo? Ecco che tra una domanda e l'altra, affiora alla mente il più grande sentimento che ti permette di andare oltre tutto: l'amore. L'amore con la "A" maiuscola, incondizionato, che va oltre i compromessi, che tutto perdona. A questo punto mi sono chiesto, "Perché non affrontare il dramma della battaglia e della guerra, con gli occhi dell'amore?»
"Bitonto in Amore" è uno spettacolo che affronta un dramma in chiave comica, che alterna momenti forti con altri sobri. Molti sono i riferimenti ai fatti storici, rappresentati come la storia narra, mentre altri sono inventati dalla penna del regista. I personaggi mettono in risalto la differenza sociale tra nobili, borghesi e popolani: dopotutto Bitonto è stata teatro di guerra e i cittadini hanno fatto da spettatori. L'autore ha però cercato di rendere i personaggi il più lontano possibile dal concetto guerra. Quest'ultima, però, li vedrà protagonisti indiscussi in un finale a sorpresa.