Così fu siglata la pax fra esponenti degli Strisciuglio e dei Cipriano
Il caso di un pusher del clan Misceo: prima le intimidazioni, poi il meeting fra Palo del Colle e Bitonto
martedì 27 aprile 2021
L'egemonia del clan Strisciuglio di Bari, decimato ieri con l'operazione antimafia "Vortice Maestrale", si affermava soprattutto per lo spaccio di stupefacenti. Non solo a Bari, ma anche nelle città dell'hinterland come Conversano, Rutigliano e Palo del Colle, dove il gruppo criminale si è impadronito delle piazze di spaccio.
Uno dei più eclatanti casi descritti nel corso durante la conferenza stampa riguarda uno spacciatore del clan Misceo che si stava permettendo, pur essendo ai domiciliari, di vendere non per gli Strisciuglio ma «sottomano droga procuratagli - si legge nell'ordinanza - da Ciccio "Cipriano" di Bitonto» (il pluripregiudicato Francesco Colasuonno). L'attività dell'uomo viene confermata dall'arresto dei Carabinieri, nell'agosto 2017, perché trovato in possesso di eroina e di hashish.
Quattro sodali degli Strisciuglio, dunque, vanno a Palo e «sfondano con i piedi il portone dell'abitazione dell'arrestato domiciliare, entrano e lo minacciano armati di kalashnikov e pistola - ha spiegato la pm Lidia Giorgio -. La moglie chiama i Carabinieri, lo grida, lo fa capire apertamente e, quindi, questo commando se ne va». Ma non si arrendono volentieri e continuano a intimidirlo: «Mo lo ammazziamo proprio, così ce lo togliamo davanti, è un traditore», si legge nell'ordinanza.
La soluzione sarebbe stata una cessione di «50mila euro, altrimenti te ne dovevi andare da Palo, ci dovevi lasciare la casa». Ma a mettere una "buona parola" per l'arrestato domiciliare avviene un meeting criminale tra esponenti degli Strisciuglio e dei Cipriano prima a Palo e poi a Bitonto, dove si risolverà la questione.
Uno dei più eclatanti casi descritti nel corso durante la conferenza stampa riguarda uno spacciatore del clan Misceo che si stava permettendo, pur essendo ai domiciliari, di vendere non per gli Strisciuglio ma «sottomano droga procuratagli - si legge nell'ordinanza - da Ciccio "Cipriano" di Bitonto» (il pluripregiudicato Francesco Colasuonno). L'attività dell'uomo viene confermata dall'arresto dei Carabinieri, nell'agosto 2017, perché trovato in possesso di eroina e di hashish.
Quattro sodali degli Strisciuglio, dunque, vanno a Palo e «sfondano con i piedi il portone dell'abitazione dell'arrestato domiciliare, entrano e lo minacciano armati di kalashnikov e pistola - ha spiegato la pm Lidia Giorgio -. La moglie chiama i Carabinieri, lo grida, lo fa capire apertamente e, quindi, questo commando se ne va». Ma non si arrendono volentieri e continuano a intimidirlo: «Mo lo ammazziamo proprio, così ce lo togliamo davanti, è un traditore», si legge nell'ordinanza.
La soluzione sarebbe stata una cessione di «50mila euro, altrimenti te ne dovevi andare da Palo, ci dovevi lasciare la casa». Ma a mettere una "buona parola" per l'arrestato domiciliare avviene un meeting criminale tra esponenti degli Strisciuglio e dei Cipriano prima a Palo e poi a Bitonto, dove si risolverà la questione.