Covid, la Puglia accelera su quarte dosi ad over 60 e fragili

Le indicazioni per l'utenza. Hub più vicino a Catino

giovedì 14 luglio 2022
A cura di La redazione
Via alla quarta dose di vaccino anti-Covid in Puglia per gli over 60 e per tutti gli over 12 con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti. La Regione Puglia, recependo le indicazioni nazionali, ha indicato come poter accedere alla vaccinazione. Per il momento, non sarà necessaria la prenotazione, ma sarà possibile accedere liberamente in tutti gli hub vaccinali ad oggi aperti al pubblico sul territorio. Il più vicino a Bitonto è quello di Catino, in via delle Azalee, in attesa della riattivazione (possibile ma non certa) di quello della scuola "Rutigliano".

Sono in fase di organizzazione nel frattempo le altre modalità di accesso alla vaccinazione: open day, accessi con prenotazione, tramite medici e pediatri o chiamata attiva dei centri specialistici, presso le farmacie convenzionate. La "quarta dose" o secondo richiamo che dir si voglia può essere ricevuta dopo almeno 120 giorni (quattro mesi) dal primo richiamo o, in caso di infezione successiva al richiamo, dalla data del primo test positivo.

​INFORMAZIONI PER CHI HA CONTRATTO IL COVID

- Persone non vaccinate: sarà somministrata un'unica dose di vaccino dopo almeno 3 mesi dalla positività, preferibilmente entro 6 mesi e comunque entro 12 mesi dalla guarigione;
- Persone che hanno contratto il Covid tra la prima e la seconda dose di vaccino: se contratta entro 14 giorni dalla prima dose, verrà somministrata una seconda dose entro 6 mesi (180 giorni) dal primo test positivo. Dopo 5 mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale così completato è quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster); se contratta dopo 14 giorni dalla prima dose, il ciclo vaccinale si intende completato;
- Persone che hanno contratto il Covid dopo un ciclo primario completo: è indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) dopo almeno 4 mesi (120 giorni);
- Persone che hanno confermato il Covid con un test rapido autosomministrato: mancando la registrazione del caso accertato, i medici vaccinatori devono attentamente valutare la situazione, acquisendo, ove opportuno, l'autodichiarazione circa l'assenza di pregresse infezioni da Covid-19 e di guarigione in un periodo non inferiore a 120 giorni dalla prevista vaccinazione.