Crack Divania, udienza di fuoco a Bari

Ingroia attacca la finanza speculativa

venerdì 10 marzo 2017 12.25
Nuova udienza preliminare in Procura a Bari per la presunta bancarotta fraudolenta da 198 milioni di euro contestata ai vertici di Unicredit con riferimento al fallimento nel 2011 della società Divania. A parlare i legali delle parti civili.
16 gli imputati tra cui gli ex amministratori delegati Federico Ghizzoni e Alessandro Profumo, oltre a manager e funzionari della banca, accusati di aver ingannato il titolare dell'azienda, Francesco Saverio Parisi, inducendolo a sottoscrivere 203 contratti derivati che, in pochi anni, secondo l'accusa, avrebbero portato la società al dissesto e al successivo fallimento.
Avvocato della Divania, azienda con sedi anche a Bitonto e a Modugno Antonio Ingroia che spiega – Finalmente con i tempi purtroppo non rapidissimi siamo nella direzione giusta, ossia verso l'affermazione di giustizia e verità di un caso scandaloso, ma anche emblematico di come l'economia pulita e onesta in Italia sia stata infettata dalla finanza speculativa, come in questo caso in cui ci sono state truffe, inganni, bancarotta fraudolenta, minacce, estorsioni, appropriazione indebita e la distruzione di una realtà economico aziendale modello e di tanti posti di lavoro. Tutto questo soltanto per una finanza creativa che ha divorato l'anima migliore dell'economia del paese. Siamo soddisfatti per le due pronunce in sede civile di condanna e di riconoscimento dei nostri diritti, ora abbiamo lo snodo molto importante dell'udienza preliminare, speriamo di arrivare in tempi brevi ad un processo pubblico davanti ai cittadini, perché gli italiani non sanno di questo processo enorme ed emblematico. Purtroppo Le banche costituiscono la roccaforte il potere forte, che tiranneggiano la vita dei cittadini onesti, le lobby delle grandi banche e dell'alta finanza, rappresentano uno spaccato dei veri mali in Italia e in Europa"
Durante l'udienza di oggi, all'esterno del Palazzo di giustizia di via Nazariantz, ha manifestato con cartelli e striscioni una delegazione di ex lavoratori dell'azienda Divania, rappresentati dalla Filca-Cisl e costituiti parte civile insieme con l'ex titolare Saverio Parisi.