Crisi Maria Cristina: «Perchè la Regione non commissaria l'ASP?»

Il consigliere regionale del M5S, Conca, interroga il presidente Emiliano

martedì 28 novembre 2017 9.01
Nominare un commissario straordinario su indicazione della regione Puglia col compito di risanare i conti dell'azienda e risolvere la situazione dei dipendenti senza stipendio da quasi 2 anni. È la ricetta del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mario Conca, per salvare l'Azienda di Servizi alla Persona, Maria Cristina di Savoia di Bitonto. Il pentastellato, su sollecitazione del collega deputato alla Camera, Francesco Cariello, e del consigliere comunale di Bitonto, Dino Cimminiello, ha depositato un'interrogazione indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, - che detiene anche la delega di assessore alla Sanità – per conoscere «perché la Regione non abbia ancora esercitato il potere di vigilanza che la legge Le attribuisce, e chiediamo che si proceda immediatamente alla verifica delle attività svolte dall'ASP e alla eventuale nomina di un Commissario che possa finalmente dare una risposta alle richieste dei lavoratori. Si tratta di persone che dobbiamo ringraziare per la loro professionalità, e che hanno bisogno di risposte sul loro futuro. La Regione non può continuare a ignorarli».

«La stessa legge – scrive il grillino nella sua interrogazione - stabilisce che "ai fini del mantenimento dell'iscrizione nel registro delle ASP occorre accertare la congruità delle risorse economiche a disposizione dell'azienda e la sufficienza delle stesse ai fini del conseguimento degli scopi statutari" e che "dalla perdita dei requisiti discende la necessità di valutare la fattibilità di un piano di risanamento". "In ogni caso all'estinzione consegue l'assegnazione del personale dipendente e l'attribuzione dell'eventuale residuo patrimoniale in favore di altra ASP del rispettivo ambito territoriale o in favore del Comune e della ASL territorialmente competenti"».
L'attacco dei pentastellati è verso l'attuale amministrazione della struttura, che non avrebbe «rispettato gli obblighi imposti dalla legge e si è resa responsabile dell'aggravamento della posizione debitoria. Non risulta neanche che siano mai stati adottati atti di pianificazione del fabbisogno di personale né di verifica della reale consistenza della dotazione organica, che potessero anche consentire la ricollocazione del personale in eccesso».
C'è spazio anche per un attacco all'amministrazione comunale di Bitonto, che «invece di richiedere la presentazione di un piano di risanamento, ha ritenuto necessario proporre agli organi competenti l'avvio di una procedura per la concessione dei servizi attualmente erogati dall'ASP giungendo, di fatto, ad una privatizzazione della struttura mediante project financing. Per questo - concludono i grillini - vogliamo sapere dall'Assessore Emiliano se sia a conoscenza delle volontà espresse dall'amministrazione comunale e se ritenga legittimo l'affidamento in concessione dei servizi».