‘Cuor di leone’, la John Cage Music Academy racconta la disabilità
Un brano sulla toccante storia del bitontino Paolo Savino
venerdì 15 luglio 2022
10.00
Sensibilità e accoglienza sono le parole d'ordine dei fratelli Acquafredda, titolari della John Cage Music Academy di Bitonto, i quali hanno accolto l'appello del bitontino Paolo Savino di poter raccontare la propria disabilità attraverso una canzone.
È nato così Cuor di leone, un bravo delicato e potente allo stesso tempo, che narra la storia di Paolo con lucida emozione. "È stata una bellissima esperienza. Mi fa piacere che esista gente come loro che crede nelle potenzialità di chi, come me, affronta ogni giorno una sfida con sé stesso. È un modo per gridare al mondo che io posso fare questo e tanto altro, senza soffermarmi sui giudizi altrui e sui miei limiti" racconta Paolo, il quale a causa di una caduta da bambino non ha più potuto parlare fluentemente.
Nel team degli autori e compositori figurano Gabriele Acquafredda, giovane produttore musicale e strumentista; Pasquale Schiraldi, in qualità di cantante ed autore del testo; Luigi Maggio, studente della classe di canto della JCMA; Raphael Camardella, insegnante di canto pop e jazz della JCMA e infine Maddalena Licinio, violoncellista.
Per la canzone è stato realizzato un videoclip realizzato tra Bitonto e Palese, che ha visto la giovane Noemi Pasqualoni impegnata come videomaker e montatrice assieme a Gabriele.
"Abbiamo voluto raccontare la grinta di una persona che non si è arresa alle sue difficoltà, che ha deciso di raccontare gli sguardi della gente, del fatto che essere diversamente abile non sia una scelta. La storia di chi nonostante tutto affronta la vita a muso duro, per citare Pierangelo Bertoli" spiega Francesco Acquafredda.
"Paolo ci ha trasmesso una voglia di vivere fuori dal comune, un vero e proprio Cuor di leone. La sua bellezza d'animo mi ha spinto a scrivere forse uno dei brani di cui sono più orgoglioso. Io e mio fratello ci sentiamo sempre molto vicini alle cause sociali, alla lotta alle discriminazioni di qualsiasi tipo. Non ci ho pensato due volte: mi son messo al piano ed ho scritto l'arrangiamento del brano" continua Gabriele.
Una storia che fa riflettere su chi non ha ancora perso la fiducia di vivere in un mondo realmente diverso e vicino a chi ne ha più bisogno. Perché, dopotutto, "Ci sono varie forme di disabilità. La più pericolosa è essere senza cuore" conclude il giovane autore.
È nato così Cuor di leone, un bravo delicato e potente allo stesso tempo, che narra la storia di Paolo con lucida emozione. "È stata una bellissima esperienza. Mi fa piacere che esista gente come loro che crede nelle potenzialità di chi, come me, affronta ogni giorno una sfida con sé stesso. È un modo per gridare al mondo che io posso fare questo e tanto altro, senza soffermarmi sui giudizi altrui e sui miei limiti" racconta Paolo, il quale a causa di una caduta da bambino non ha più potuto parlare fluentemente.
Nel team degli autori e compositori figurano Gabriele Acquafredda, giovane produttore musicale e strumentista; Pasquale Schiraldi, in qualità di cantante ed autore del testo; Luigi Maggio, studente della classe di canto della JCMA; Raphael Camardella, insegnante di canto pop e jazz della JCMA e infine Maddalena Licinio, violoncellista.
Per la canzone è stato realizzato un videoclip realizzato tra Bitonto e Palese, che ha visto la giovane Noemi Pasqualoni impegnata come videomaker e montatrice assieme a Gabriele.
"Abbiamo voluto raccontare la grinta di una persona che non si è arresa alle sue difficoltà, che ha deciso di raccontare gli sguardi della gente, del fatto che essere diversamente abile non sia una scelta. La storia di chi nonostante tutto affronta la vita a muso duro, per citare Pierangelo Bertoli" spiega Francesco Acquafredda.
"Paolo ci ha trasmesso una voglia di vivere fuori dal comune, un vero e proprio Cuor di leone. La sua bellezza d'animo mi ha spinto a scrivere forse uno dei brani di cui sono più orgoglioso. Io e mio fratello ci sentiamo sempre molto vicini alle cause sociali, alla lotta alle discriminazioni di qualsiasi tipo. Non ci ho pensato due volte: mi son messo al piano ed ho scritto l'arrangiamento del brano" continua Gabriele.
Una storia che fa riflettere su chi non ha ancora perso la fiducia di vivere in un mondo realmente diverso e vicino a chi ne ha più bisogno. Perché, dopotutto, "Ci sono varie forme di disabilità. La più pericolosa è essere senza cuore" conclude il giovane autore.