Da Giovinazzo in Austria, nuova speranza per Lisa
L'avvio della terapia presso la Tirol Kliniken ha aperto uno spiraglio. Lunedì la partenza per Innsbruck
venerdì 9 marzo 2018
16.57
Una speranza per Lisa de Ceglia. Grazie alla solidarietà e alla generosità di tanti, la donna molfettese colpita da un'emorragia cerebrale su malformazione arteria venosa potrà finalmente partire in Austria in un centro all'avanguardia per la riabilitazione neuromotoria.
La donna, che oggi verte in uno stato di coma, lunedì partirà assieme a suo marito a Innsbruck, presso la Tirol Kliniken, una clinica neuro-riabilitativa altamente specializzata. Un viaggio, accompagnata da suo marito, Antonio Manzoni, che la porterà presso il centro LKH Hochzirl-Natters. Ad attenderla il primario primario Leopold Saltuari, un luminare della neurologia riconosciuto in tutta Europa.
Un viaggio reso possibilità dalla generosità di tanti che hanno dato il proprio contributo per raccogliere i fondi necessari (sinora sono stati raccolti 136.021 euro) per sostenere le spese del viaggio e delle cure, possibili solo in quel centro medico di Innsbruck. Tante speranze quindi sono riposte dal marito della donna, dalla famiglia e da tutta la comunità verso questa terapia in Austria.
«Voglio ringraziare chi ha partecipato a questa gara di solidarietà, ancora aperta - dice Antonio Manzoni - tramite donazioni e l'organizzazione di eventi. Grazie anche all'associazione Nothing is impossible #unamanoperLisa, nata con l'intento di includere le iniziative volte alla raccolta fondi per le cure mediche».
La donna, che oggi verte in uno stato di coma, lunedì partirà assieme a suo marito a Innsbruck, presso la Tirol Kliniken, una clinica neuro-riabilitativa altamente specializzata. Un viaggio, accompagnata da suo marito, Antonio Manzoni, che la porterà presso il centro LKH Hochzirl-Natters. Ad attenderla il primario primario Leopold Saltuari, un luminare della neurologia riconosciuto in tutta Europa.
Un viaggio reso possibilità dalla generosità di tanti che hanno dato il proprio contributo per raccogliere i fondi necessari (sinora sono stati raccolti 136.021 euro) per sostenere le spese del viaggio e delle cure, possibili solo in quel centro medico di Innsbruck. Tante speranze quindi sono riposte dal marito della donna, dalla famiglia e da tutta la comunità verso questa terapia in Austria.
«Voglio ringraziare chi ha partecipato a questa gara di solidarietà, ancora aperta - dice Antonio Manzoni - tramite donazioni e l'organizzazione di eventi. Grazie anche all'associazione Nothing is impossible #unamanoperLisa, nata con l'intento di includere le iniziative volte alla raccolta fondi per le cure mediche».