Da rottame abbandonato a fioriera per abbellire Bitonto
La storia di Giulio Vitale che ha recuperato con la sua bici un frigo scaricato in strada e reso migliore il centro storico
venerdì 22 maggio 2020
8.32
Una storia d'amore che ha come anello di fidanzamento un rottame abbandonato. Una trama surreale che sembra l'inizio dell'ennesima serie su Netflix e invece è una storia vera, nata a Bitonto grazie all'amore viscerale di un giovane ambientalista innamorato del suo territorio e della natura che lo circonda. Tutto nasce dalla denuncia, non certo l'unica, di un'altra giovane ambientalista, Morena Aloisio, già protagonista della simpatica idea di colorare la città con i suoi barattoli-raccogli cicche dipinti a mano, che alcuni giorni fa aveva pubblicato le foto di uno dei tanti scarichi illeciti di rifiuti: stavolta un grosso frigorifero abbandonato senza troppi complimenti non lontano dalla sua abitazione in periferia, sulla via dell'aeroporto.
Dal virtuale al reale il passo è breve se dall'altro lato del monitor c'è Giulio Vitale che nel giro di poche ore è arrivato sul posto munito solo della sua bici, di un carrellino ad essa attaccato e del suo smisurato amore per la sua città.
Così ha caricato sul suo carrellino il pesante fardello e l'ha portato nel suo "laboratorio segreto" dove ha operato una vera e propria alchimia magica: nel giro di pochi giorni, infatti, il rottame stupidamente scaricato ha perso la sua funzione originale per assumerne un'altra oggettivamente più nobile: accogliere fiori e piante per abbellire uno dei centri storici più belli d'Italia.
«Si tratta del primo Vaso/Frigorifero Urbano made in Bitonto – ha commentato ironicamente Giulio pubblicando le foto del lavoro ultimato - Dalla campagna alla città, da rifiuto a risorsa. Da simbolo di inciviltà a simbolo di rispetto per l'ambiente. Trasformare e riciclare: questa è la ricetta per un mondo senza rifiuti! Una realtà, ahimè, ancora troppo lontana».
Difficile non dare ragione al bravo Giulio che, però, più o meno inconsapevolmente, ha di certo contribuito ad accorciare di molto quella distanza perchè è passato dalle parole vuote sui social ai fatti concreti.
A lui la città deve riconoscenza non certo per il singolo recupero in sé, ma per l'esempio che ha regalato.
Dal virtuale al reale il passo è breve se dall'altro lato del monitor c'è Giulio Vitale che nel giro di poche ore è arrivato sul posto munito solo della sua bici, di un carrellino ad essa attaccato e del suo smisurato amore per la sua città.
Così ha caricato sul suo carrellino il pesante fardello e l'ha portato nel suo "laboratorio segreto" dove ha operato una vera e propria alchimia magica: nel giro di pochi giorni, infatti, il rottame stupidamente scaricato ha perso la sua funzione originale per assumerne un'altra oggettivamente più nobile: accogliere fiori e piante per abbellire uno dei centri storici più belli d'Italia.
«Si tratta del primo Vaso/Frigorifero Urbano made in Bitonto – ha commentato ironicamente Giulio pubblicando le foto del lavoro ultimato - Dalla campagna alla città, da rifiuto a risorsa. Da simbolo di inciviltà a simbolo di rispetto per l'ambiente. Trasformare e riciclare: questa è la ricetta per un mondo senza rifiuti! Una realtà, ahimè, ancora troppo lontana».
Difficile non dare ragione al bravo Giulio che, però, più o meno inconsapevolmente, ha di certo contribuito ad accorciare di molto quella distanza perchè è passato dalle parole vuote sui social ai fatti concreti.
A lui la città deve riconoscenza non certo per il singolo recupero in sé, ma per l'esempio che ha regalato.