Dalle intimidazioni a Gino Ancona la reazione del mondo agricolo sull’affaire xylella

Sabato a Bitonto i senatori Ciampolillo e De Bonis per spiegare «quello che non dicono» sull’epidemia degli ulivi

martedì 17 luglio 2018 12.30
Ha subito la peggiore delle intimidazioni che un coltivatore diretto possa affrontare, l'incendio dei suoi amati alberi. Adesso da quell'esperienza nasce un momento di informazione e riflessione per comprendere tutti gli aspetti di un fenomeno che sta mettendo in ginocchio il settore agricolo pugliese. È tempo di "riscossa" per Gino Ancona, anarchico bitontino a cui, poco meno di un mese fa, sono stati incendiati una decina di alberi di ulivo e che adesso vuole chiarezza e giustizia.

«Si tratta di un evidente gesto intimidatorio – commentò Gino Ancona raccontando l'accaduto – visto che sono in ottimi rapporti con tutti gli altri proprietari dei terreni confinanti. Un attacco arrivato a una settimana esatta dal mio intervento a Bitonto durante una manifestazione pubblica a Palazzo Gentile sulla xylella in cui ho duramente attaccato le tesi esposte da alcuni dei relatori, che si esprimevano su temi in realtà ancora sotto la lente della magistratura».

Proprio partendo dall'esperienza di Gino Ancona, il settore agricoltura del "Coordinamento Regionale Ufficio dello Stato di diritto per la tutela degli interessi diffusi", all'interno del Movimento Autonomo di Base – Nuova Cittadinanza, ha organizzato a Bitonto un momento formativo dal titolo «Xylella, quello che non dicono. Formazione e solidarietà tra agricoltori: il caso di Gino Ancona». L'appuntamento è per sabato 21 luglio in piazza Moro, a Bitonto, a partire dalle 18,30, dove sono attesi gli interventi dei senatori del Movimento 5 Stelle Lello Ciampolillo e Saverio De Bonis, che si alterneranno a quelli di Damiano Stellacci e Antonio de Franco, coordinatore MAB, oltre all'agricoltore Roberto Polo e allo stesso Gino Ancona. A moderare gli interventi sarà la giornalista Stefania Bove.