Damascelli attacca la Regione: «Sui problemi dell’agricoltura nulla è cambiato»
E chiama a raccolta il centrodestra: «L’unità è un imperativo categorico per scongiurare Emiliano bis»
martedì 4 settembre 2018
18.29
«Sono deluso e amareggiato per la gestione del settore agricolo in Regione. Un rammarico che ho palesato, per l'ennesima volta, stamane in IV Commissione consiliare. Non è possibile, non è accettabile tornare a parlare di temi e problemi noti da anni, su cui ci siamo espressi innumerevoli volte, constatando che nulla è cambiato». La denuncia arriva dal consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, da sempre vicino ai problemi del settore.
«Galoppa la crisi, il maltempo fa calare drasticamente le produzioni, le criticità aumentano, ma intanto la Regione è paralizzata – attacca il forzista - sui consorzi di bonifica è come sparare sulla Croce Rossa: della famigerata legge di riforma, infatti, non se ne vede alcun effetto, e in gran parte è rimasta inattuata. Di chi è la colpa? Per non parlare del costo dell'acqua del Terre d'Apulia a dir poco salato e insostenibile per gli agricoltori. Segno, quindi, che la Puglia non va. E ancora: l'organizzazione delle risorse umane. L'assessore Di Gioia ha dichiarato che per pagare gli stipendi dei dipendenti, i consorzi non riescono a compiere opere strutturali. Però, nonostante la legge lo preveda chiaramente, agli operai stagionali non vengono garantire neppure le 150 giornate lavorative, necessarie per rendere un servizio efficiente e costante agli agricoltori. Eppure, il Consiglio regionale ha approvato numerosi stanziamenti straordinari».
La situazione, se possibile, peggiora sul Piano di Sviluppo Rurale, dove, secondo Damascelli, ci sarebbe «da stendere un velo pietoso: tra ritardi e risorse ancora non spese, chiuse nel cassetto, rappresenta uno tra i primi fallimenti di questa Giunta regionale. E l'assessore che fa? Scarica le sue responsabilità sugli imprenditori agricoli e non propone soluzioni».
Sarà anche per questo che il forzista è tornato a chiedere con insistenza al centrodestra di presentarsi unito alle sfide elettorali in programma. In particolare, dopo l'annuncio del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di ripresentarsi agli elettori anche per il prossimo mandato.
«A chi ci chiede se l'alleanza con la Lega sia auspicabile oppure no, sento di dire che è fondamentale – ha detto a riguardo il consigliere regionale - l'unità del centrodestra dev'essere un imperativo categorico per chiunque abbia a cuore le sorti delle nostre comunità: specialmente nella Puglia governata da un presidente che dichiara di dover capire se è ricandidato o meno, per poter lavorare per la Regione. Dimenticando, quindi, di essere stato eletto nel 2015 e di avere altri due anni di legislatura da compiere per onorare il patto con gli elettori. E se il centrosinistra non dovesse fare le primarie e non dovesse supportarlo, cosa ne sarebbe della Puglia? Emiliano se ne andrebbe in vacanza? Ha ricevuto un mandato e ha il dovere di governare con spirito di servizio nei confronti dei cittadini».
«Noi – prosegua Damascelli - dal canto nostro, stiamo portando avanti il ruolo di opposizione in modo duro ed intransigente ma anche costruttivo e propositivo: abbiamo presentato diverse proposte che sono state approvate, e che oggi sono leggi nell'interesse dei pugliesi. Dinanzi ad un comportamento tanto irresponsabile come quello di Emiliano, il centrodestra non solo può ma dev'esserci essere unito, per vincere le elezioni e restituire ai cittadini governi 'del fare' che portino la Puglia fuori dal pantano in cui è stata gettata dal centrosinistra».
Sotto questo profilo fondamentale risulta allora il lavoro che si svolgerà in questi giorni a Giovinazzo, dove dal 7 al settembre, i giovani di Forza Italia di tutta Italia si daranno appuntamento all'Hotel Riva del Sole per Everest, il campus estivo del partito di Berlusconi.
«Possiamo rilanciare l'appeal del nostro partito soprattutto con eventi come questo - ha dichiarato alla stampa Damascelli, tra gli organizzatori dell'evento assieme al senatore Maurizio Gasparri - una chiamata a raccolta di giovani e cittadini tutti, per ritrovarci uniti nei nostri valori, dimostrando di saper costruire col dialogo una proposta politica precisa e vincente sui temi più sentiti dalla comunità. Lo faremo con una prova di impegno non indifferente, perché si tratta di un evento che richiede una grande organizzazione. Anche quest'anno ci saranno tantissimi esponenti politici nazionali di Fi, a partire dal presidente del Parlamento Europeo e vicepresidente nazionale di Fi, Antonio Tajani».
«Galoppa la crisi, il maltempo fa calare drasticamente le produzioni, le criticità aumentano, ma intanto la Regione è paralizzata – attacca il forzista - sui consorzi di bonifica è come sparare sulla Croce Rossa: della famigerata legge di riforma, infatti, non se ne vede alcun effetto, e in gran parte è rimasta inattuata. Di chi è la colpa? Per non parlare del costo dell'acqua del Terre d'Apulia a dir poco salato e insostenibile per gli agricoltori. Segno, quindi, che la Puglia non va. E ancora: l'organizzazione delle risorse umane. L'assessore Di Gioia ha dichiarato che per pagare gli stipendi dei dipendenti, i consorzi non riescono a compiere opere strutturali. Però, nonostante la legge lo preveda chiaramente, agli operai stagionali non vengono garantire neppure le 150 giornate lavorative, necessarie per rendere un servizio efficiente e costante agli agricoltori. Eppure, il Consiglio regionale ha approvato numerosi stanziamenti straordinari».
La situazione, se possibile, peggiora sul Piano di Sviluppo Rurale, dove, secondo Damascelli, ci sarebbe «da stendere un velo pietoso: tra ritardi e risorse ancora non spese, chiuse nel cassetto, rappresenta uno tra i primi fallimenti di questa Giunta regionale. E l'assessore che fa? Scarica le sue responsabilità sugli imprenditori agricoli e non propone soluzioni».
Sarà anche per questo che il forzista è tornato a chiedere con insistenza al centrodestra di presentarsi unito alle sfide elettorali in programma. In particolare, dopo l'annuncio del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di ripresentarsi agli elettori anche per il prossimo mandato.
«A chi ci chiede se l'alleanza con la Lega sia auspicabile oppure no, sento di dire che è fondamentale – ha detto a riguardo il consigliere regionale - l'unità del centrodestra dev'essere un imperativo categorico per chiunque abbia a cuore le sorti delle nostre comunità: specialmente nella Puglia governata da un presidente che dichiara di dover capire se è ricandidato o meno, per poter lavorare per la Regione. Dimenticando, quindi, di essere stato eletto nel 2015 e di avere altri due anni di legislatura da compiere per onorare il patto con gli elettori. E se il centrosinistra non dovesse fare le primarie e non dovesse supportarlo, cosa ne sarebbe della Puglia? Emiliano se ne andrebbe in vacanza? Ha ricevuto un mandato e ha il dovere di governare con spirito di servizio nei confronti dei cittadini».
«Noi – prosegua Damascelli - dal canto nostro, stiamo portando avanti il ruolo di opposizione in modo duro ed intransigente ma anche costruttivo e propositivo: abbiamo presentato diverse proposte che sono state approvate, e che oggi sono leggi nell'interesse dei pugliesi. Dinanzi ad un comportamento tanto irresponsabile come quello di Emiliano, il centrodestra non solo può ma dev'esserci essere unito, per vincere le elezioni e restituire ai cittadini governi 'del fare' che portino la Puglia fuori dal pantano in cui è stata gettata dal centrosinistra».
Sotto questo profilo fondamentale risulta allora il lavoro che si svolgerà in questi giorni a Giovinazzo, dove dal 7 al settembre, i giovani di Forza Italia di tutta Italia si daranno appuntamento all'Hotel Riva del Sole per Everest, il campus estivo del partito di Berlusconi.
«Possiamo rilanciare l'appeal del nostro partito soprattutto con eventi come questo - ha dichiarato alla stampa Damascelli, tra gli organizzatori dell'evento assieme al senatore Maurizio Gasparri - una chiamata a raccolta di giovani e cittadini tutti, per ritrovarci uniti nei nostri valori, dimostrando di saper costruire col dialogo una proposta politica precisa e vincente sui temi più sentiti dalla comunità. Lo faremo con una prova di impegno non indifferente, perché si tratta di un evento che richiede una grande organizzazione. Anche quest'anno ci saranno tantissimi esponenti politici nazionali di Fi, a partire dal presidente del Parlamento Europeo e vicepresidente nazionale di Fi, Antonio Tajani».