Damascelli (FI) attacca Emiliano: «La debacle in Puglia è un preavviso di sfratto»
Il consigliere regionale al governatore: «Si occupi della Puglia non dei salotti romani del suo partito in declino»
mercoledì 7 marzo 2018
9.37
«Il Partito Democratico è ai minimi storici in Puglia e questo non può che rappresentare un preavviso di sfratto anche per il presidente della Giunta Emiliano». Non va giù per il sottile dì Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia che dopo i netti risultati elettorali delle consultazioni politiche dello scorso 4 marzo scrive anche il futuro del governatore pugliese.
«Anziché strizzare l'occhio ai 5 Stelle – rincara il forzista - e frequentare i salotti romani del suo partito in declino, Emiliano farebbe bene ad occuparsi dei problemi della Puglia che non amministra dall'inizio della legislatura. Servizi sanitari sempre più carenti, agricoltura allo sbando con il Piano di Sviluppo Rurale bloccato, continui tagli ai servizi ma non agli sprechi. Sono questi alcuni punti che Emiliano è stato chiamato ad affrontare, ma dalla sua elezione non ha fatto assolutamente nulla di rilevante».
Per Damascelli non si tratta di «spirito polemico dell'opposizione a prescindere», quanto piuttosto di un amore per la regione, «perché è la nostra terra e noi saremmo felici di assistere alla sua crescita; ed anche perché la nostra opposizione è da sempre dura e intransigente, ma anche costruttiva e propositiva ponendoci come forza alternativa di governo. Per la latitanza dai suoi compiti, Emiliano è stato bocciato sonoramente dagli elettori e per il centrodestra si apre una partita cruciale: ci sono tutte le condizioni per vincere le elezioni fra due anni e per tornare ad issare la bandiera dei nostri valori a Bari e alla Regione Puglia».
«Anziché strizzare l'occhio ai 5 Stelle – rincara il forzista - e frequentare i salotti romani del suo partito in declino, Emiliano farebbe bene ad occuparsi dei problemi della Puglia che non amministra dall'inizio della legislatura. Servizi sanitari sempre più carenti, agricoltura allo sbando con il Piano di Sviluppo Rurale bloccato, continui tagli ai servizi ma non agli sprechi. Sono questi alcuni punti che Emiliano è stato chiamato ad affrontare, ma dalla sua elezione non ha fatto assolutamente nulla di rilevante».
Per Damascelli non si tratta di «spirito polemico dell'opposizione a prescindere», quanto piuttosto di un amore per la regione, «perché è la nostra terra e noi saremmo felici di assistere alla sua crescita; ed anche perché la nostra opposizione è da sempre dura e intransigente, ma anche costruttiva e propositiva ponendoci come forza alternativa di governo. Per la latitanza dai suoi compiti, Emiliano è stato bocciato sonoramente dagli elettori e per il centrodestra si apre una partita cruciale: ci sono tutte le condizioni per vincere le elezioni fra due anni e per tornare ad issare la bandiera dei nostri valori a Bari e alla Regione Puglia».