Daucelli (IpC) attacca sulle tasse: «Aumenti Tari da 100 euro a famiglia»
Le simulazioni dell'Ufficio Tributi però confermano aumenti di 10-12 euro a famiglia
martedì 10 aprile 2018
10.07
Il capitolo tasse continua a tenere impegnati gli esponenti della politica locale dopo la recente approvazione in consiglio comunale delle nuove tariffe e regolamenti per l'applicazione delle tasse comunali.
A suonare la carica è Michele Daucelli, consigliere comunale d'opposizione di Insieme per la Città, ed ex assessore alle Finanze del primo governo Abbaticchio, secondo cui l'amministrazione starebbe sottoponendo i contribuenti a un vero e proprio salasso.
«Il primo cittadino – scrive Daucelli in una nota - ha comunicato in consiglio comunale e sta comunicando su Facebook che l'aumento Tari è di appena tre euro a persona. Evidentemente non hanno fatto i calcoli, in quanto per una famiglia di 4 persone per 100 mq. di immobili si passa da una tassa di 348 euro a 388 euro oltre l'addizionale. Quindi una famiglia tipo sosterrà 40 euro di aumento e non 12 euro pari a circa il 12 percento. Se a questo aggiungiamo per le famiglie monoreddito la riduzione della fascia Isee da 8mila euro a 6mila euro. Molte delle famiglie monoreddito non avranno la riduzione del 20 percento. Pertanto il balzello sarà di 110 euro di aumento per famiglia».
Per questo per Daucelli sarebbe importante tornare a discutere di tariffe e regolamenti. «Considerato che vanno approvate prima del bilancio di previsione e che il bilancio di previsione dovrà essere approvato nel prossimo consiglio del 26 Aprile, e che presentano diverse modifiche e inesattezze, nell'interesse dei cittadini, invito sindaco e maggioranza a ritornare in consiglio per migliorare tariffe tari e regolamento. Aprendo un confronto con la commissione finanze assicurando la collaborazione necessaria».
In realtà questa possibilità non ci sarebbe visto che la scadenza perentoria per l'approvazione del provvedimento era il 31 marzo, come confermato da un altro consigliere d'opposizione, Dino Ciminiello, del Movimento 5 Stelle, che però ha detto di aver apprezzato, da parte di Daucelli, «il metodo e l'approccio che finalmente intravedo nella speranza di mettere da parte definitivamente i dissapori personali per il bene di tutti i cittadini».
Per diradare la nebbia sull'argomento potrebbero quindi tornare utili le simulazioni elaborate dall'Ufficio Tributi su famiglie tipo e aziende direttamente sul gestionale che calcola gli importi da pagare per ogni nucleo familiare, per capire l'esatta consistenza degli aumenti, che in ogni caso ci saranno.
Stando a quanto rilevato dal sistema del Comune, una famiglia composta da 5 persone in un appartamento di 90 metri quadri che nel 2017 pagava 131,40 euro di quota fissa più 209,04 di quota variabile per un totale di 344,44 euro, nel 2018 pagherà 144 euro di quota fissa più 207,89 euro di quota variabile, per un totale di 351,89 euro, con una differenza di 11,45 euro. Cifre simili per una famiglia di 4 persone che vive in una casa di 130 metri quadri. Per questo nucleo - che nel 2017 pagava 145 euro di quota fissa e 203,81 di quota variabile, per un totale di 348,81 euro e nel 2018 pagherà invece 158 euro di quota fissa più 201,75 euro di quota variabile, per un totale 359,57 - l'aumento sarà di 10,94 euro.
A suonare la carica è Michele Daucelli, consigliere comunale d'opposizione di Insieme per la Città, ed ex assessore alle Finanze del primo governo Abbaticchio, secondo cui l'amministrazione starebbe sottoponendo i contribuenti a un vero e proprio salasso.
«Il primo cittadino – scrive Daucelli in una nota - ha comunicato in consiglio comunale e sta comunicando su Facebook che l'aumento Tari è di appena tre euro a persona. Evidentemente non hanno fatto i calcoli, in quanto per una famiglia di 4 persone per 100 mq. di immobili si passa da una tassa di 348 euro a 388 euro oltre l'addizionale. Quindi una famiglia tipo sosterrà 40 euro di aumento e non 12 euro pari a circa il 12 percento. Se a questo aggiungiamo per le famiglie monoreddito la riduzione della fascia Isee da 8mila euro a 6mila euro. Molte delle famiglie monoreddito non avranno la riduzione del 20 percento. Pertanto il balzello sarà di 110 euro di aumento per famiglia».
Per questo per Daucelli sarebbe importante tornare a discutere di tariffe e regolamenti. «Considerato che vanno approvate prima del bilancio di previsione e che il bilancio di previsione dovrà essere approvato nel prossimo consiglio del 26 Aprile, e che presentano diverse modifiche e inesattezze, nell'interesse dei cittadini, invito sindaco e maggioranza a ritornare in consiglio per migliorare tariffe tari e regolamento. Aprendo un confronto con la commissione finanze assicurando la collaborazione necessaria».
In realtà questa possibilità non ci sarebbe visto che la scadenza perentoria per l'approvazione del provvedimento era il 31 marzo, come confermato da un altro consigliere d'opposizione, Dino Ciminiello, del Movimento 5 Stelle, che però ha detto di aver apprezzato, da parte di Daucelli, «il metodo e l'approccio che finalmente intravedo nella speranza di mettere da parte definitivamente i dissapori personali per il bene di tutti i cittadini».
Per diradare la nebbia sull'argomento potrebbero quindi tornare utili le simulazioni elaborate dall'Ufficio Tributi su famiglie tipo e aziende direttamente sul gestionale che calcola gli importi da pagare per ogni nucleo familiare, per capire l'esatta consistenza degli aumenti, che in ogni caso ci saranno.
Stando a quanto rilevato dal sistema del Comune, una famiglia composta da 5 persone in un appartamento di 90 metri quadri che nel 2017 pagava 131,40 euro di quota fissa più 209,04 di quota variabile per un totale di 344,44 euro, nel 2018 pagherà 144 euro di quota fissa più 207,89 euro di quota variabile, per un totale di 351,89 euro, con una differenza di 11,45 euro. Cifre simili per una famiglia di 4 persone che vive in una casa di 130 metri quadri. Per questo nucleo - che nel 2017 pagava 145 euro di quota fissa e 203,81 di quota variabile, per un totale di 348,81 euro e nel 2018 pagherà invece 158 euro di quota fissa più 201,75 euro di quota variabile, per un totale 359,57 - l'aumento sarà di 10,94 euro.