Decaro: «L'inceneritore non si farà»
Perentorio intervento del sindaco di Bari: «L'impianto non è previsto dal piano regionale dei rifiuti»
sabato 27 gennaio 2018
10.41
L'inceneritore che la NEWO srl vorrebbe costruire nel quartiere San Paolo di Bari, a poche centinaia di metri dai confini territoriali di Bitonto e Modugno, non si farà. Parola di Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città Metropolitana che rispondendo agli ambientalisti non ha usato mezze misure: tutta la polemica attorno all'argomento è strumentalizzazione politica perchè l'impianto non sarà mai realizzato.
«Se rettificherai il parere del Comune di Bari – aveva chiesto a Decaro via facebook Tino Ferrulli, del comitato Pro Ambiente Modugno - con un secco NO motivato, l'impianto non potrà essere realizzato. Il tempo stringe e a giorni sta per essere pubblicata la determina sul BURP che avrà immediata efficacia. Non ci costringere ad una battaglia di civiltà che vedrà contrapporsi migliaia di famiglie, oggi ignare di quest'impianto a ridosso delle proprie abitazioni».
La risposta del primo cittadino del capoluogo a uno degli animatori più intransigenti della protesta è arrivata a stretto giro, sempre attraverso i social. «Ho già espresso il mio dissenso e anche motivato da un punto di vista amministrativo in questa nota. L'impianto non è previsto dal Piano Regionale e non si farà. Poi se volete continuare a fare polemica politica fate pure. Ieri anche l'Agenzia Regionale dei Rifiuti mi ha dato ragione».
Pericolo scampato, quindi? Probabilmente si. Difficilmente il sindaco di Bari e della Città Metropolitana si sarebbe esposto in maniera così netta se non fosse stato assolutamente certo di quanto dichiarato, rischiando una figuraccia di proporzioni epiche.
«Se rettificherai il parere del Comune di Bari – aveva chiesto a Decaro via facebook Tino Ferrulli, del comitato Pro Ambiente Modugno - con un secco NO motivato, l'impianto non potrà essere realizzato. Il tempo stringe e a giorni sta per essere pubblicata la determina sul BURP che avrà immediata efficacia. Non ci costringere ad una battaglia di civiltà che vedrà contrapporsi migliaia di famiglie, oggi ignare di quest'impianto a ridosso delle proprie abitazioni».
La risposta del primo cittadino del capoluogo a uno degli animatori più intransigenti della protesta è arrivata a stretto giro, sempre attraverso i social. «Ho già espresso il mio dissenso e anche motivato da un punto di vista amministrativo in questa nota. L'impianto non è previsto dal Piano Regionale e non si farà. Poi se volete continuare a fare polemica politica fate pure. Ieri anche l'Agenzia Regionale dei Rifiuti mi ha dato ragione».
Pericolo scampato, quindi? Probabilmente si. Difficilmente il sindaco di Bari e della Città Metropolitana si sarebbe esposto in maniera così netta se non fosse stato assolutamente certo di quanto dichiarato, rischiando una figuraccia di proporzioni epiche.