Decine di accessi nel primo anno del progetto contro la dispersione scolastica a Bitonto
A chiedere sostegno genitori e alunni. L'assessore Saracino: «Problema sottovalutato»
martedì 25 giugno 2019
8.57
Tempo di bilanci per il primo anno del progetto "Back to school", attivato dall'Assessorato comunale alla Pubblica Istruzione, su proposta della IV Commissione consiliare, per la prevenzione e il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica.
Nelle sei scuole primarie e secondarie di primo grado aderenti al progetto (Istituto comprensivo "Cassano-De Renzio", Istituto comprensivo "Modugno-Rutigliano", Istituto comprensivo "don Tonino Bello", Circolo didattico "Caiati", Istituto comprensivo "Sylos" e Circolo didattico "Fornelli") hanno operato da febbraio a maggio sportelli fisici di ascolto, ai quali alunni e genitori, ma anche insegnanti e docenti, hanno potuto rivolgersi trovando un qualificato sostegno da parte dell'equipe (psicologo, assistente sociale, educatore professionale) che la cooperativa sociale Vivere Insieme di Barletta, affidataria del servizio, ha messo a disposizione. L'attività degli sportelli nelle scuole è stata integrata dalla linea telefonica "Help You", che ha funzionato da sportello di ascolto virtuale, e dal servizio di alert via sms per la tempestiva segnalazione alle famiglie delle assenze scolastiche dei figli.
Nei cinque mesi di funzionamento del progetto si sono registrati 43 accessi da parte degli alunni, con netta prevalenza (31) nelle scuole secondarie di primo grado. 20 in totale gli accessi da parte dei genitori, equamente distribuiti nei due ordini di scuola.
Attivati con l'obiettivo primario di contrasto alla dispersione scolastica, gli sportelli hanno ricevuto richieste di ascolto e accesso su problematiche più ampie e variegate (problemi comportamentali dei minori in classe o a casa, difficoltà di apprendimento, nel caso della scuola primaria; ansia da prestazione nel contesto scolastico, autostima, difficoltà relazionali in famiglia, problemi di integrazione nel gruppo classe, nel caso della scuola secondaria di primo grado).
«La relazione dell'equipe che ha operato sul campo – spiega l'assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Saracino – ha evidenziato anche qualche difficoltà nell'ottenere l'autorizzazione da parte dei genitori per l'attivazione del servizio di alert sulle assenze a scuola dei figli, che rappresenta un servizio estremamente utile per un'efficace prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica spesso sottovalutato proprio da padri e madri. È per questo che bisogna insistere sulla massima condivisione da parte delle famiglie di qualsiasi progetto con finalità educative realizzato nelle scuole: i ragazzi, infatti, hanno bisogno, per un sano sviluppo, di saldi punti di riferimento e validi modelli a cui ispirarsi a partire proprio dall'ambiente famigliare».
«Purtroppo – aggiunge l'assessore Saracino - il problema della dispersione scolastica, come quello del bullismo, di cui talvolta la prima rappresenta una conseguenza, è espressione di un grave disagio, rispetto al quale noi adulti dobbiamo collaborare per garantire ai ragazzi, specie nel caso in cui le famiglie non riescano a svolgere da sole il loro fondamentale ruolo educativo, quel costante sostegno che ne incrementi la motivazione allo studio e li aiuti a non cadere in situazioni di fragilità».
Per la consigliera Maria Grazia Gesualdo, presidente della IV Commissione consiliare, la prima annualità del progetto Back to school «ha rappresentato un punto di partenza, che ha dimostrato la indispensabilità del lavoro di rete e della collaborazione tra istituti scolastici, ufficio Pubblica istruzione e ufficio Servizi sociali. L'obiettivo principale che occorre continuare a perseguire è la prevenzione della dispersione scolastica, affinché si possano rilevare le cause ed essere di supporto alle famiglie, nonché il monitoraggio per l'intervento in via d'urgenza».
Nelle sei scuole primarie e secondarie di primo grado aderenti al progetto (Istituto comprensivo "Cassano-De Renzio", Istituto comprensivo "Modugno-Rutigliano", Istituto comprensivo "don Tonino Bello", Circolo didattico "Caiati", Istituto comprensivo "Sylos" e Circolo didattico "Fornelli") hanno operato da febbraio a maggio sportelli fisici di ascolto, ai quali alunni e genitori, ma anche insegnanti e docenti, hanno potuto rivolgersi trovando un qualificato sostegno da parte dell'equipe (psicologo, assistente sociale, educatore professionale) che la cooperativa sociale Vivere Insieme di Barletta, affidataria del servizio, ha messo a disposizione. L'attività degli sportelli nelle scuole è stata integrata dalla linea telefonica "Help You", che ha funzionato da sportello di ascolto virtuale, e dal servizio di alert via sms per la tempestiva segnalazione alle famiglie delle assenze scolastiche dei figli.
Nei cinque mesi di funzionamento del progetto si sono registrati 43 accessi da parte degli alunni, con netta prevalenza (31) nelle scuole secondarie di primo grado. 20 in totale gli accessi da parte dei genitori, equamente distribuiti nei due ordini di scuola.
Attivati con l'obiettivo primario di contrasto alla dispersione scolastica, gli sportelli hanno ricevuto richieste di ascolto e accesso su problematiche più ampie e variegate (problemi comportamentali dei minori in classe o a casa, difficoltà di apprendimento, nel caso della scuola primaria; ansia da prestazione nel contesto scolastico, autostima, difficoltà relazionali in famiglia, problemi di integrazione nel gruppo classe, nel caso della scuola secondaria di primo grado).
«La relazione dell'equipe che ha operato sul campo – spiega l'assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Saracino – ha evidenziato anche qualche difficoltà nell'ottenere l'autorizzazione da parte dei genitori per l'attivazione del servizio di alert sulle assenze a scuola dei figli, che rappresenta un servizio estremamente utile per un'efficace prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica spesso sottovalutato proprio da padri e madri. È per questo che bisogna insistere sulla massima condivisione da parte delle famiglie di qualsiasi progetto con finalità educative realizzato nelle scuole: i ragazzi, infatti, hanno bisogno, per un sano sviluppo, di saldi punti di riferimento e validi modelli a cui ispirarsi a partire proprio dall'ambiente famigliare».
«Purtroppo – aggiunge l'assessore Saracino - il problema della dispersione scolastica, come quello del bullismo, di cui talvolta la prima rappresenta una conseguenza, è espressione di un grave disagio, rispetto al quale noi adulti dobbiamo collaborare per garantire ai ragazzi, specie nel caso in cui le famiglie non riescano a svolgere da sole il loro fondamentale ruolo educativo, quel costante sostegno che ne incrementi la motivazione allo studio e li aiuti a non cadere in situazioni di fragilità».
Per la consigliera Maria Grazia Gesualdo, presidente della IV Commissione consiliare, la prima annualità del progetto Back to school «ha rappresentato un punto di partenza, che ha dimostrato la indispensabilità del lavoro di rete e della collaborazione tra istituti scolastici, ufficio Pubblica istruzione e ufficio Servizi sociali. L'obiettivo principale che occorre continuare a perseguire è la prevenzione della dispersione scolastica, affinché si possano rilevare le cause ed essere di supporto alle famiglie, nonché il monitoraggio per l'intervento in via d'urgenza».