Di Battista a Bitonto "lancia" la candidatura di Ciminiello
Grande entusiasmo e qualche dono inatteso per il parlamentare
lunedì 1 maggio 2017
11.30
Ha firmato decine di autografi, stretto molte mani, è stato ripreso e fotografato come una star del cinema, ha ricevuto persino qualche dono inatteso, oltre ai soliti taralli e alle mandorle di Toritto, ossia una tutina per il figlio che sta per arrivare. Un entusiasmo, quello che ha circondato Alessandro Di Battista, che ha riempito la piazza e che di sicuro ha fatto guadagnare qualche punto percentuale al candidato sindaco Dino Ciminiello. Diba, insomma, ha rispettato le attese, ha infiammato gli animi dei sostenitori presenti, che hanno chiuso la giornata al grido "onestà" e ha certificato che il Movimento 5 Stelle potrà dire la sua alle prossime Amministrative.
Ciminiello e gli altri 24 candidati al Consiglio comunale non potevano sperare in una presentazione migliore per la prima volta dei grillini nella corsa per Palazzo Gentile. La scelta di far arrivare uno dei big nazionali è stata una mossa indovinata. Certo sul palco c'erano anche i parlamentari Francesco Cariello, Luigi Gallo e Lello Ciampolillo, il consigliere regionale Mario Conca e il sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato, oltre naturalmente ai candidati locsali, ma gli occhi erano tutti per lui. Di Battista non si è sottratto. Ha ammesso, prima del comizio, di non conoscere personalmente Ciminiello, ma di essere a Bitonto per trasmettere una idea, cioè che "ogni cittadino al di fuori dei partiti può metterci la faccia e vincere le elezioni". Durante il suo intervento è però sceso anche nel merito delle questioni bitontine: "A Bitonto ci sono più candidati che elettori. Il voto di scambio è un cancro. Se un amico o un parente non fa il suo dovere non lo si vota. Non vogliono il reddito di cittadinanza perché altrimenti non possono vendere i voti". E poi: "Non vi fidate del Pd buono. Non vi fidate di Emiliano. Noi non siamo moderati, perché non si può essere moderati, ma nelle piazze in cui ci siamo noi non è mai accaduto nulla. Ci sono qui 4-5 poliziotti. Immaginate se ci fosse stata la Boschi".
Ciminiello ha approfittato del grande pubblico per lanciare la sua sfida: "Proviamo a cambiare Bitonto, ma non come era stato detto cinque anni fa, quando il sistema del compromesso e della spartizione è rimasto lo stesso. Abbiamo le carte in regola, senza vincoli, senza compromessi. Noi abbiamo 24 candidati, non 300 portatori d'acqua. Vogliamo essere la vostra voce".
Ed eccoli i nomi dei candidati: Raffaella Achille, Gaetano Berardi, Sergio Carrara, Domenico Cipriani, Vito D'Attoma, Francesco Flavio Decaro, Francesco Del Vecchio, Anna Maria Germano, Maria Carmela Innamorato, Maria La Vecchia, Francesco Antonio Lamanna, Ottavio Leone, Anna Maggio, Angelo Mastrofilippo, Isabella Mongiello, Vito Muschitiello, Michele Pafetta, Nicola Piperis, Francesca Anna Ruggiero, Annalina Saponieri, Michele Savino, Nicola Alessandro Scoppio, Davide Sgaramella, Alessandro Spadone.
Ciminiello e gli altri 24 candidati al Consiglio comunale non potevano sperare in una presentazione migliore per la prima volta dei grillini nella corsa per Palazzo Gentile. La scelta di far arrivare uno dei big nazionali è stata una mossa indovinata. Certo sul palco c'erano anche i parlamentari Francesco Cariello, Luigi Gallo e Lello Ciampolillo, il consigliere regionale Mario Conca e il sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato, oltre naturalmente ai candidati locsali, ma gli occhi erano tutti per lui. Di Battista non si è sottratto. Ha ammesso, prima del comizio, di non conoscere personalmente Ciminiello, ma di essere a Bitonto per trasmettere una idea, cioè che "ogni cittadino al di fuori dei partiti può metterci la faccia e vincere le elezioni". Durante il suo intervento è però sceso anche nel merito delle questioni bitontine: "A Bitonto ci sono più candidati che elettori. Il voto di scambio è un cancro. Se un amico o un parente non fa il suo dovere non lo si vota. Non vogliono il reddito di cittadinanza perché altrimenti non possono vendere i voti". E poi: "Non vi fidate del Pd buono. Non vi fidate di Emiliano. Noi non siamo moderati, perché non si può essere moderati, ma nelle piazze in cui ci siamo noi non è mai accaduto nulla. Ci sono qui 4-5 poliziotti. Immaginate se ci fosse stata la Boschi".
Ciminiello ha approfittato del grande pubblico per lanciare la sua sfida: "Proviamo a cambiare Bitonto, ma non come era stato detto cinque anni fa, quando il sistema del compromesso e della spartizione è rimasto lo stesso. Abbiamo le carte in regola, senza vincoli, senza compromessi. Noi abbiamo 24 candidati, non 300 portatori d'acqua. Vogliamo essere la vostra voce".
Ed eccoli i nomi dei candidati: Raffaella Achille, Gaetano Berardi, Sergio Carrara, Domenico Cipriani, Vito D'Attoma, Francesco Flavio Decaro, Francesco Del Vecchio, Anna Maria Germano, Maria Carmela Innamorato, Maria La Vecchia, Francesco Antonio Lamanna, Ottavio Leone, Anna Maggio, Angelo Mastrofilippo, Isabella Mongiello, Vito Muschitiello, Michele Pafetta, Nicola Piperis, Francesca Anna Ruggiero, Annalina Saponieri, Michele Savino, Nicola Alessandro Scoppio, Davide Sgaramella, Alessandro Spadone.