Dietrofront Asl: l'ambulanza torna a Bitonto
Ma non per sempre. Soddisfatti (per ora) il sindaco Abbaticchio e gli organi di partecipazione
mercoledì 4 aprile 2018
18.39
Era stata cancellata con un colpo di spugna dai servizi a disposizione dell'ex ospedale di Bitonto, sfruttando la distrazione per le feste pasquali. Dopo una lunga serie di interventi e pressioni però il direttore della Asl di Bari, Vito Montanaro, ha deciso di rispedire in città l'ambulanza per il servizio di trasporto secondario, necessario per lo spostamento di pazienti in via di aggravamento negli ospedali vicini. Una restituzione che è comunque solo momentanea: il servizio resterà presso il Distretto Socio Sanitario 3 di Bitonto solo fino al completamento delle operazioni di riorganizzazione del 118 regionale.
Da più parti Montanaro aveva ricevuto sollecitazioni per ritornare sui suoi passi, evitando di privare una comunità di circa 90mila persone, senza un ospedale locale, di un servizio di estrema necessità. Specie se si considera che da pochissimo nel DSS3 di Bitonto sono state attivate due nuove sale operatorie e la necessità di spostare in ospedale un paziente, magari, appena uscito da un intervento con delle complicazioni, è evidentemente tutt'altro che remota.
Proprio forte di queste argomentazioni, il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, dopo averlo raggiunto telefonicamente già nella giornata di ieri, ha scritto oggi una nota ufficiale al direttore, facendo presente che «abbiamo un reparto chirurgico che a nostro parere necessita di quel mezzo in pianta stabile». Un aspetto che il primo cittadino promette di mettere nero su bianco anche con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che detiene anche la delega ai Servizi Sanitari.
Soddisfazione parziale da parte del Comitato Consultivo Misto della Asl di Bari, organo di partecipazione collegiale, presieduto dalla bitontina Marilena Ciocia. «Siamo ovviamente soddisfatti di essere riusciti a far rientrare questo importante servizio nel DSS3 – ha detto la Ciocia, raggiunta telefonicamente – già questa mattina l'ambulanza è stata riportata al suo posto, dopo che ieri eravamo stati costretti ad osservarla mentre si allontanava malinconicamente verso il capoluogo. Si tratta ovviamente solo di un soddisfazione parziale perchè il rischio che alla fine della riorganizzazione del servizio del 118 regionale il mezzo venga di nuovo sottratto alla comunità è assolutamente attuale. Ma Regione e Asl devono comprendere che, al di là di una discutibile volontà di equiparare i servizi a disposizione dei comuni privati degli ospedali, qui a Bitonto, per loro espresso volere, è stato attivato un distretto sanitario che ha proprio il compito preciso di funzionare da filtro per gli accessi agli ospedali di riferimento, già ampiamente a rischio collasso per la quantità di utenza che sono costretti a trattare, e un'ambulanza per il trasporto secondario è il minimo sindacale per dare un senso alla scelta effettuata».
Ora la palla passa nelle mani della Regione Puglia: saranno le determinazioni di Emiliano a sancire se, in futuro, Bitonto potrà continuare a usufruire di questo servizio o sarà costretta a subire l'ennesimo ingiustificato taglio ai servizi sanitari di prima necessità.
Da più parti Montanaro aveva ricevuto sollecitazioni per ritornare sui suoi passi, evitando di privare una comunità di circa 90mila persone, senza un ospedale locale, di un servizio di estrema necessità. Specie se si considera che da pochissimo nel DSS3 di Bitonto sono state attivate due nuove sale operatorie e la necessità di spostare in ospedale un paziente, magari, appena uscito da un intervento con delle complicazioni, è evidentemente tutt'altro che remota.
Proprio forte di queste argomentazioni, il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, dopo averlo raggiunto telefonicamente già nella giornata di ieri, ha scritto oggi una nota ufficiale al direttore, facendo presente che «abbiamo un reparto chirurgico che a nostro parere necessita di quel mezzo in pianta stabile». Un aspetto che il primo cittadino promette di mettere nero su bianco anche con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che detiene anche la delega ai Servizi Sanitari.
Soddisfazione parziale da parte del Comitato Consultivo Misto della Asl di Bari, organo di partecipazione collegiale, presieduto dalla bitontina Marilena Ciocia. «Siamo ovviamente soddisfatti di essere riusciti a far rientrare questo importante servizio nel DSS3 – ha detto la Ciocia, raggiunta telefonicamente – già questa mattina l'ambulanza è stata riportata al suo posto, dopo che ieri eravamo stati costretti ad osservarla mentre si allontanava malinconicamente verso il capoluogo. Si tratta ovviamente solo di un soddisfazione parziale perchè il rischio che alla fine della riorganizzazione del servizio del 118 regionale il mezzo venga di nuovo sottratto alla comunità è assolutamente attuale. Ma Regione e Asl devono comprendere che, al di là di una discutibile volontà di equiparare i servizi a disposizione dei comuni privati degli ospedali, qui a Bitonto, per loro espresso volere, è stato attivato un distretto sanitario che ha proprio il compito preciso di funzionare da filtro per gli accessi agli ospedali di riferimento, già ampiamente a rischio collasso per la quantità di utenza che sono costretti a trattare, e un'ambulanza per il trasporto secondario è il minimo sindacale per dare un senso alla scelta effettuata».
Ora la palla passa nelle mani della Regione Puglia: saranno le determinazioni di Emiliano a sancire se, in futuro, Bitonto potrà continuare a usufruire di questo servizio o sarà costretta a subire l'ennesimo ingiustificato taglio ai servizi sanitari di prima necessità.