Discarica Fer.Live, Ambiente è vita: «La salute è al di sopra di ogni interesse»
La nota del comitato ambientalista in merito all'installazione della discarica di rifiuti speciali
sabato 12 novembre 2022
19.16
La città metropolitana di Bari ha rilasciato l'autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la realizzazione, in località Colaianni, di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi da parte della società Fer.live.
«Il timore con cui attendevamo la determina dirigenziale per l'Autorizzazione Integrata Ambientale alla realizzazione di un impianto di smaltimento in Contrada Colaianni a Bitonto, si è rivelato, purtroppo, motivato. È stato pubblicato dalla Città Metropolitana il documento che condanna a convivere con una ulteriore discarica tra gli ulivi di ben quattro comunità: Bitonto, Terlizzi e le frazioni di Palombaio e Sovereto - scrive il comitato "Ambiente è Vita" -. Un'autorizzazione incomprensibile, visto le direttive europee, il piano regionale dei rifiuti, il progetto trasformato, le osservazioni sollevate nel corso delle sedute della conferenza dalle associazioni ambientaliste (tra cui il nostro comitato) e i pareri negativi presentati da organi istituzionali come il Comune di Bitonto e l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale».
«Due sono i sentimenti che ci pervadono: delusione e rabbia. Delusione per un esito inconcepibile e rabbia perché chi forse avrebbe potuto fare qualcosa per impedirlo non è intervenuto - prosegue la nota -. Avevamo espresso fiducia condizionata al sindaco metropolitano intervenuto nella questione solo ultimamente con una missiva indirizzata ai sindaci dei comuni interessati e al direttore generale dell'ente. Come sempre concediamo il beneficio del dubbio e a conti fatti tiriamo le conclusioni».
Il comitato "Ambiente è vita" si rivolge, poi, direttamente al sindaco Antonio Decaro: «Lei, prima di chiunque altro, dovrebbe avere a cuore la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini di tutto il territorio metropolitano. Ritiene di aver fatto tutto il possibile per scongiurare questo disastro? È sicuro di aver profuso lo stesso impegno che ci ha messo quando ha difeso il Comune di cui è (ugualmente) sindaco? Forse avrebbe potuto chiarire l'indirizzo politico già al momento in cui i comitati interni al suo ente venivano chiamati a giudicare il nuovo progetto presentato dalla società Fer.Live (perché di nuovo progetto si tratta)».
«Forse anche la Regione Puglia sarebbe potuta intervenire in seguito alle sollecitazioni che richiamavano l'attenzione rispetto all'incompatibilità della proposta rispetto al nuovo PPTR. Il risultato è l'ennesima prova evidente del fallimento della politica. Fallimento trasversale che travalica le divisioni partitiche e gli ambiti di competenza e che mostra come a decidere delle nostre vite siano sempre gli altri. Sia chiaro a tutti: noi non ci fermeremo! La salute dei nostri figli e della nostra terra è al di sopra di qualsiasi interesse», concludono.
«Il timore con cui attendevamo la determina dirigenziale per l'Autorizzazione Integrata Ambientale alla realizzazione di un impianto di smaltimento in Contrada Colaianni a Bitonto, si è rivelato, purtroppo, motivato. È stato pubblicato dalla Città Metropolitana il documento che condanna a convivere con una ulteriore discarica tra gli ulivi di ben quattro comunità: Bitonto, Terlizzi e le frazioni di Palombaio e Sovereto - scrive il comitato "Ambiente è Vita" -. Un'autorizzazione incomprensibile, visto le direttive europee, il piano regionale dei rifiuti, il progetto trasformato, le osservazioni sollevate nel corso delle sedute della conferenza dalle associazioni ambientaliste (tra cui il nostro comitato) e i pareri negativi presentati da organi istituzionali come il Comune di Bitonto e l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale».
«Due sono i sentimenti che ci pervadono: delusione e rabbia. Delusione per un esito inconcepibile e rabbia perché chi forse avrebbe potuto fare qualcosa per impedirlo non è intervenuto - prosegue la nota -. Avevamo espresso fiducia condizionata al sindaco metropolitano intervenuto nella questione solo ultimamente con una missiva indirizzata ai sindaci dei comuni interessati e al direttore generale dell'ente. Come sempre concediamo il beneficio del dubbio e a conti fatti tiriamo le conclusioni».
Il comitato "Ambiente è vita" si rivolge, poi, direttamente al sindaco Antonio Decaro: «Lei, prima di chiunque altro, dovrebbe avere a cuore la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini di tutto il territorio metropolitano. Ritiene di aver fatto tutto il possibile per scongiurare questo disastro? È sicuro di aver profuso lo stesso impegno che ci ha messo quando ha difeso il Comune di cui è (ugualmente) sindaco? Forse avrebbe potuto chiarire l'indirizzo politico già al momento in cui i comitati interni al suo ente venivano chiamati a giudicare il nuovo progetto presentato dalla società Fer.Live (perché di nuovo progetto si tratta)».
«Forse anche la Regione Puglia sarebbe potuta intervenire in seguito alle sollecitazioni che richiamavano l'attenzione rispetto all'incompatibilità della proposta rispetto al nuovo PPTR. Il risultato è l'ennesima prova evidente del fallimento della politica. Fallimento trasversale che travalica le divisioni partitiche e gli ambiti di competenza e che mostra come a decidere delle nostre vite siano sempre gli altri. Sia chiaro a tutti: noi non ci fermeremo! La salute dei nostri figli e della nostra terra è al di sopra di qualsiasi interesse», concludono.