Discarica FER.LIVE, l'Autorità di Bacino apre uno spiraglio
Ricci: «Annullamento in autotutela dell’AIA oggi molto più che una mera possibilità»
martedì 22 novembre 2022
La vicenda dell'autorizzazione integrata ambientale alla Fer.Live per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi nel territorio di Bitonto in località Colaianni registra un'importante novità.
Il sindaco della Città metropolitana di Bari ha nuovamente scritto nei giorni scorsi al direttore generale dell'ente di via Spalato e all'assessore all'Ambiente, invitando i tecnici a riconsiderare il provvedimento di autorizzazione integrata ambientale (AIA) concesso alla Fer.Live, alla luce della ferma presa di posizione dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino meridionale, che ha ricordato di aver evidenziato con note scritte in seno alla Conferenza di Servizi la non conformità del progetto ai contenuti, alle previsioni e alle programmazioni del Piano di Gestione Rischio Alluvioni, lamentando, quindi, una palese incoerenza tra il contenuto del parere espresso e le valutazioni riportate in merito nel provvedimento dirigenziale di autorizzazione.
In merito a quello che ora può accadere il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, così argomenta: «La prospettiva, caldeggiata dallo stesso sindaco metropolitano Decaro, di annullamento in autotutela dell'AIA, vista l'evidenziata incongruenza tra il parere espresso dall'Autorità di Bacino e le valutazioni formulate dai tecnici provinciali nel provvedimento, appare oggi molto più che una mera possibilità, introducendo, in ogni caso, un fondamentale elemento a nostro favore nell'ambito del contenzioso aperto. Ed è frutto di uno sforzo comune prodotto da Città metropolitana e Comune di Bitonto, che riporta al centro della vicenda la difesa del diritto alla salute e alla salvaguardia ambientale della nostra comunità».
«È estremamente importante – aggiunge Ricci – che il sindaco Decaro abbia ben compreso la rilevanza delle criticità prospettate nella nota dell'Autorità di Bacino in relazione al Piano di Gestione Rischio Alluvioni, impegnandosi formalmente a interessare i competenti uffici regionali per le determinazioni che la Regione dovrà assumere nell'ambito delle proprie competenze programmatorie in materia».
Il sindaco della Città metropolitana di Bari ha nuovamente scritto nei giorni scorsi al direttore generale dell'ente di via Spalato e all'assessore all'Ambiente, invitando i tecnici a riconsiderare il provvedimento di autorizzazione integrata ambientale (AIA) concesso alla Fer.Live, alla luce della ferma presa di posizione dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino meridionale, che ha ricordato di aver evidenziato con note scritte in seno alla Conferenza di Servizi la non conformità del progetto ai contenuti, alle previsioni e alle programmazioni del Piano di Gestione Rischio Alluvioni, lamentando, quindi, una palese incoerenza tra il contenuto del parere espresso e le valutazioni riportate in merito nel provvedimento dirigenziale di autorizzazione.
In merito a quello che ora può accadere il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, così argomenta: «La prospettiva, caldeggiata dallo stesso sindaco metropolitano Decaro, di annullamento in autotutela dell'AIA, vista l'evidenziata incongruenza tra il parere espresso dall'Autorità di Bacino e le valutazioni formulate dai tecnici provinciali nel provvedimento, appare oggi molto più che una mera possibilità, introducendo, in ogni caso, un fondamentale elemento a nostro favore nell'ambito del contenzioso aperto. Ed è frutto di uno sforzo comune prodotto da Città metropolitana e Comune di Bitonto, che riporta al centro della vicenda la difesa del diritto alla salute e alla salvaguardia ambientale della nostra comunità».
«È estremamente importante – aggiunge Ricci – che il sindaco Decaro abbia ben compreso la rilevanza delle criticità prospettate nella nota dell'Autorità di Bacino in relazione al Piano di Gestione Rischio Alluvioni, impegnandosi formalmente a interessare i competenti uffici regionali per le determinazioni che la Regione dovrà assumere nell'ambito delle proprie competenze programmatorie in materia».