Discarica Fer.live: politica bitontina avanti in ordine sparso
La maggioranza impugna la proroga, FI chiede un'audizione in Regione, il comitato distribuisce volantini
giovedì 20 luglio 2017
13.42
Ognuno porta avanti la propria iniziativa convinto sia la strada migliore; nessuno pensa a unire la politica bitontina per imbastire un'azione organica al nuovo tentativo di realizzare un'altra discarica sul territorio.
È questa l'estrema sintesi della situazione attuale sulla questione della proroga dei termini di validità della procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) concessa dagli uffici della Città Metropolitana di Bari all'impresa della Fer.Live che vorrebbe aprire un sito di stoccaggio e trattamento di rifiuti metallici e pericolosi in una cava esaurita di contrada Colaianni, tra Bitonto, Palombaio e Sovereto.
Da un lato c'è la neoeletta compagine amministrativa, che seguendo l'esperienza degli anni passati, ha contattato lo studio legale Caputi Jambrenghi, cui ha affidato la pratica per capire se il nuovo attacco degli imprenditori interessati possa rappresentare un effettivo pericolo sulla strada che porta all'archiviazione definitiva delle loro intenzioni. Una scelta che ha portato a una delibera con cui il Comune impugna il provvedimento della Città Metropolitana di Bari che aveva annullato il diniego alla proroga della VIA, condendo di fatto agli imprenditori interessati altri 5 anni per far valere le proprie ragioni.
Dall'altro lato c'è la distribuzione dei volantini informativi prevista per questa sera in piazza Moro e organizzata dal Comitato Anti discarica Fer.Live. Un movimento nato per volontà dell'associazione Colibrì A.t.a.s. - che vede tra i suoi fondatori l'ex consigliere comunale del PSI, Franco Mundo – visto con diffidenza dall'amministrazione, anche perchè ha da subito raccolto l'adesione di alcune associazioni e dei partiti dell'opposizione di centrosinistra, del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia.
Proprio Forza Italia, per mano del suo rappresentante in Regione, il consigliere Domenico Damascelli, ha chiesto e ottenuto per questo pomeriggio alle 15 un'audizione della Commissione Ambiente del consiglio regionale, alla presenza del presidente della Giunta Regionale, dell'assessore all'Ambiente e dei dirigenti regionali dei settori di competenza.
Iniziative slegate fra loro, insomma, spesso estemporanee, di certo non condivise con tutti gli attori – istituzionali e civici – della protesta e men che meno inserite in una proposta d'azione organica in grado di seguire in maniera puntuale e programmata tutti gli aspetti di una vicenda che, se non affrontata in maniera univoca, rischia di far pagare alla città un nuovo salatissimo conto sul tema della salubrità ambientale del territorio bitontino.
È questa l'estrema sintesi della situazione attuale sulla questione della proroga dei termini di validità della procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) concessa dagli uffici della Città Metropolitana di Bari all'impresa della Fer.Live che vorrebbe aprire un sito di stoccaggio e trattamento di rifiuti metallici e pericolosi in una cava esaurita di contrada Colaianni, tra Bitonto, Palombaio e Sovereto.
Da un lato c'è la neoeletta compagine amministrativa, che seguendo l'esperienza degli anni passati, ha contattato lo studio legale Caputi Jambrenghi, cui ha affidato la pratica per capire se il nuovo attacco degli imprenditori interessati possa rappresentare un effettivo pericolo sulla strada che porta all'archiviazione definitiva delle loro intenzioni. Una scelta che ha portato a una delibera con cui il Comune impugna il provvedimento della Città Metropolitana di Bari che aveva annullato il diniego alla proroga della VIA, condendo di fatto agli imprenditori interessati altri 5 anni per far valere le proprie ragioni.
Dall'altro lato c'è la distribuzione dei volantini informativi prevista per questa sera in piazza Moro e organizzata dal Comitato Anti discarica Fer.Live. Un movimento nato per volontà dell'associazione Colibrì A.t.a.s. - che vede tra i suoi fondatori l'ex consigliere comunale del PSI, Franco Mundo – visto con diffidenza dall'amministrazione, anche perchè ha da subito raccolto l'adesione di alcune associazioni e dei partiti dell'opposizione di centrosinistra, del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia.
Proprio Forza Italia, per mano del suo rappresentante in Regione, il consigliere Domenico Damascelli, ha chiesto e ottenuto per questo pomeriggio alle 15 un'audizione della Commissione Ambiente del consiglio regionale, alla presenza del presidente della Giunta Regionale, dell'assessore all'Ambiente e dei dirigenti regionali dei settori di competenza.
Iniziative slegate fra loro, insomma, spesso estemporanee, di certo non condivise con tutti gli attori – istituzionali e civici – della protesta e men che meno inserite in una proposta d'azione organica in grado di seguire in maniera puntuale e programmata tutti gli aspetti di una vicenda che, se non affrontata in maniera univoca, rischia di far pagare alla città un nuovo salatissimo conto sul tema della salubrità ambientale del territorio bitontino.