Discarica Torre d'Agera, gli interrogativi di Fare Verde Bitonto all'amministrazione comunale
Dall'associazione: «Ogni giorno che passa senza bonifica è un giorno sottratto ai cittadini»
lunedì 22 aprile 2024
Continuano le polemiche sulla discarica Ecomabiente di località Torre d'Agera a Bitonto. A scriverci questa volta è stato il gruppo di Fare Verde Bitonto. Di seguito la loro nota.
«Dopo la conferenza stampa del giorno 9 u.s. da parte del Sindaco, avv. Francesco Paolo Ricci, le associazioni ambientaliste presenti sul territorio ed alcune forze politiche hanno sollevato numerose questioni e posto diversi interrogativi sulla vicenda. In particolare il gruppo di Bitonto di Fare Verde ha richiesto, con la condivisione della sezione bitontina di Italia Nostra, l'immediata convocazione della Consulta per l'Ambiente, la Sostenibilità il Territorio, senza ricevere alcun riscontro.
Mentre per quanto riguarda l'altra istanza, ovvero l'istituzione del registro delle malattie tumorali, si è data una risposta parziale, in quanto non sono stati chiariti gli atti di indirizzo politico e organizzativo, ma semplicemente si è ritenuto di precisare che, in base ai risultati ottenuti a novembre 2022 ( e riferiti al periodo 2014-2018), "l'incidenza dei tumori per i presunti danni ambientali NON è mai stata ravvisata dall'ARESS" (assessore avv. Giuseppe Santoruvo).
Inoltre, è stata più volte ribadito che ,il giorno dopo la conferenza stampa, si sarebbe dovuto tenere un "tavolo tecnico promosso dalla Regione Puglia, che coinvolge insieme al Comune anche Asl, Arpa Puglia e Città Metropolitana di Bari. Dal tavolo dovranno venire le risposte tecniche e scientifiche, sulle quali l'Amministrazione comunale baserà l'individuazione delle misure di propria competenza da adottare a tutela della salute pubblica" ( avv. Francesco Paolo Ricci, così come riportato nel comunicato stampa del Comune di Bitonto del 9 aprile). A questo punto, non possiamo fare a meno di chiedere all'amministrazione quali siano state le risposte tecnico-scientifiche che sono venute fuori dal citato tavolo tecnico. Riteniamo queste risposte indispensabili, richiamandoci sempre allo spirito dello Statuto Comunale che sancisce la partecipazione concreta all'attività amministrativa del Comune delle libere forme associative presenti sul territorio, senza dimenticare che, sancita la pericolosità della ex discarica, ogni giorno che passa senza che venga effettuata la bonifica è un giorno di salute sottratto ai cittadini ed ai consumatori».
«Dopo la conferenza stampa del giorno 9 u.s. da parte del Sindaco, avv. Francesco Paolo Ricci, le associazioni ambientaliste presenti sul territorio ed alcune forze politiche hanno sollevato numerose questioni e posto diversi interrogativi sulla vicenda. In particolare il gruppo di Bitonto di Fare Verde ha richiesto, con la condivisione della sezione bitontina di Italia Nostra, l'immediata convocazione della Consulta per l'Ambiente, la Sostenibilità il Territorio, senza ricevere alcun riscontro.
Mentre per quanto riguarda l'altra istanza, ovvero l'istituzione del registro delle malattie tumorali, si è data una risposta parziale, in quanto non sono stati chiariti gli atti di indirizzo politico e organizzativo, ma semplicemente si è ritenuto di precisare che, in base ai risultati ottenuti a novembre 2022 ( e riferiti al periodo 2014-2018), "l'incidenza dei tumori per i presunti danni ambientali NON è mai stata ravvisata dall'ARESS" (assessore avv. Giuseppe Santoruvo).
Inoltre, è stata più volte ribadito che ,il giorno dopo la conferenza stampa, si sarebbe dovuto tenere un "tavolo tecnico promosso dalla Regione Puglia, che coinvolge insieme al Comune anche Asl, Arpa Puglia e Città Metropolitana di Bari. Dal tavolo dovranno venire le risposte tecniche e scientifiche, sulle quali l'Amministrazione comunale baserà l'individuazione delle misure di propria competenza da adottare a tutela della salute pubblica" ( avv. Francesco Paolo Ricci, così come riportato nel comunicato stampa del Comune di Bitonto del 9 aprile). A questo punto, non possiamo fare a meno di chiedere all'amministrazione quali siano state le risposte tecnico-scientifiche che sono venute fuori dal citato tavolo tecnico. Riteniamo queste risposte indispensabili, richiamandoci sempre allo spirito dello Statuto Comunale che sancisce la partecipazione concreta all'attività amministrativa del Comune delle libere forme associative presenti sul territorio, senza dimenticare che, sancita la pericolosità della ex discarica, ogni giorno che passa senza che venga effettuata la bonifica è un giorno di salute sottratto ai cittadini ed ai consumatori».