Domani a Bitonto “Fiabofobia” in scena al Traetta
La nuova produzione di Okiko The Drama Company in programma alle 21
mercoledì 15 gennaio 2020
13.17
Sarà in scena domani 16 gennaio alle 21 il nuovo spettacolo di Okiko The Drama Company che sul palco del Teatro Traetta di Bitonto porterà la una produzione inedita di Fiabafobia.
«Ho incominciato a scrivere il testo dello spettacolo – ha spiegato Piergiorgio Meola, direttore artistico della compagnia - per la prima volta agli inizi del 2017. Pian piano ha preso forma quanto stiamo per portare in scena. Sono stato ispirato da una melodia che un giorno l'attore Emanuele Licinio mi ha fatto ascoltare».
«Sono cresciuta insieme a Piergiorgio – ha aggiunto la regista, Stefania Sannicando - per cui abbiamo ascoltato la stessa musica, letto le stesse fiabe e questo è stato un trampolino di lancio per la nostra nuova produzione. Sono sempre stata appassionata di fiabe, del loro potere di sprigionare la creatività dell'artista. Ho voluto dare allo spettacolo un tono realistico tra il rock e il dark fantasy».
La trama è fitta di contraddizioni: amore, rabbia, guerra, sogni, luce, oscurità, menzogne e incantesimi. Tutti concetti che richiamano principalmente il bene e il male.
«Si tratta dello scontro fra due sorelle che gestiscono il loro potere in maniera differente in due regni paralleli – ha precisato Piergiorgio - quasi a simboleggiare sacro e profano. Il primo ha bisogno di un amore ascendente così come il profano ha bisogno d'esser preso per mano. È fondamentale toccare l'Amore, credere in esso, averlo tra le braccia, esserci. È questo il vero incantesimo che spezza qualsiasi maledizione».
«Ho incominciato a scrivere il testo dello spettacolo – ha spiegato Piergiorgio Meola, direttore artistico della compagnia - per la prima volta agli inizi del 2017. Pian piano ha preso forma quanto stiamo per portare in scena. Sono stato ispirato da una melodia che un giorno l'attore Emanuele Licinio mi ha fatto ascoltare».
«Sono cresciuta insieme a Piergiorgio – ha aggiunto la regista, Stefania Sannicando - per cui abbiamo ascoltato la stessa musica, letto le stesse fiabe e questo è stato un trampolino di lancio per la nostra nuova produzione. Sono sempre stata appassionata di fiabe, del loro potere di sprigionare la creatività dell'artista. Ho voluto dare allo spettacolo un tono realistico tra il rock e il dark fantasy».
La trama è fitta di contraddizioni: amore, rabbia, guerra, sogni, luce, oscurità, menzogne e incantesimi. Tutti concetti che richiamano principalmente il bene e il male.
«Si tratta dello scontro fra due sorelle che gestiscono il loro potere in maniera differente in due regni paralleli – ha precisato Piergiorgio - quasi a simboleggiare sacro e profano. Il primo ha bisogno di un amore ascendente così come il profano ha bisogno d'esser preso per mano. È fondamentale toccare l'Amore, credere in esso, averlo tra le braccia, esserci. È questo il vero incantesimo che spezza qualsiasi maledizione».