Domani ci sposiamo in arrivo al Traetta
La prima nazionale andrà in scena sabato 1 Aprile
giovedì 30 marzo 2017
13.30
Una storia quotidiana, scritta e pensata per dare spazio al disorientamento e alla confusione del nostro tempo. La storia di una coppia senza passato e senza presente, di un matrimonio senza presupposti, di una relazione senza dialogo, di personaggi senza una reale conoscenza di se stessi. Una commedia del senza. Così definiscono Domani ci sposiamo, lo spettacolo che andrà in scena sabato 1 aprile al Teatro Traetta a Bitonto, Raffaello Fusaro, autore e protagonista nel ruolo dello sposo, e Rossella Giugliano, che interpreta invece la sposa.
Lo spettacolo si propone di essere un pungolo per lo spettatore, di non limitarsi al semplice intrattenimento, ma di indurre a riflettere sulla crisi generale, e tutta umana, che caratterizza il mondo moderno. Un mondo frenetico e confuso in cui non si ha tempo per fermarsi e riflettere e in cui, spesso, trionfano l'appiattimento e l'isolamento. La perdita dei punti fermi cui aggrapparsi, come il matrimonio e la fede, un tempo cardini fondamentali della vita sociale e individuale, sono, del resto, fenomeni che ciascuno di noi può osservare nel proprio quotidiano. E Domani ci sposiamo promette di portare alla luce le incongruenze, gli equivoci, gli autentici paradossi di cui viviamo, e che consideriamo normalità.
Tutto lo spettacolo è un canto di parole. – Spiega Rossella Giugliano – Non vi aspettate nulla di canonico, scenografia inclusa. Il pubblico va mandato a casa sempre con tante domande. Mai con una risposta.
Se in questa confusione ci sia ancora spazio per una soluzione, saranno le riflessioni, i dubbi, le domande di tutti noi a stabilirlo. Lo spettacolo è solo un inizio.
Lo spettacolo si propone di essere un pungolo per lo spettatore, di non limitarsi al semplice intrattenimento, ma di indurre a riflettere sulla crisi generale, e tutta umana, che caratterizza il mondo moderno. Un mondo frenetico e confuso in cui non si ha tempo per fermarsi e riflettere e in cui, spesso, trionfano l'appiattimento e l'isolamento. La perdita dei punti fermi cui aggrapparsi, come il matrimonio e la fede, un tempo cardini fondamentali della vita sociale e individuale, sono, del resto, fenomeni che ciascuno di noi può osservare nel proprio quotidiano. E Domani ci sposiamo promette di portare alla luce le incongruenze, gli equivoci, gli autentici paradossi di cui viviamo, e che consideriamo normalità.
Tutto lo spettacolo è un canto di parole. – Spiega Rossella Giugliano – Non vi aspettate nulla di canonico, scenografia inclusa. Il pubblico va mandato a casa sempre con tante domande. Mai con una risposta.
Se in questa confusione ci sia ancora spazio per una soluzione, saranno le riflessioni, i dubbi, le domande di tutti noi a stabilirlo. Lo spettacolo è solo un inizio.