Don Vito vescovo, il 21 gennaio l'ordinazione episcopale a Rieti
A comunicarlo, con una nota congiunta, sono la diocesi laziale e l'arcidiocesi di Bari-Bitonto
giovedì 24 novembre 2022
Don Vito Piccinonna sarà ordinato ufficialmente vescovo sabato 21 gennaio 2023. A comunicarlo, con una nota congiunta, sono la diocesi di Rieti e l'arcidiocesi di Bari-Bitonto. La cerimonia avrà luogo presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria in Rieti alle ore 10.30. Questo importante momento segnerà, dunque, l'inizio del ministero episcopale del vescovo originario di Bitonto, attuale parroco rettore della basilica dei Santi Medici di Bitonto.
«Voglio leggere questa chiamata inattesa di Dio a un amore più grande che assume il segno della paternità per un popolo, una Chiesa, quella di Rieti, dove andrò, forte solo del suo Amore che mi precede e mi supera e pur sempre consapevole della mia povertà - ha spiegato don Vito dopo la nomina a vescovo -. Mi seduce sempre l'espressione del caro Carlo Carretto quando narra di un Dio che non si ripete mai. Pare che quando lo si aspetti sotto una quercia venga sotto un ulivo, quando lo si attende in città viene in campagna, quando lo attendi nella gioia ti sorprende anche tra le lacrime e quando non lo attendi più scopri che è Lui che attende te».
«Pregate anche per me e per la Chiesa di Rieti, che accolgo e mi accoglie nel nome del Signore. Vado da lei per amarla. So poco del luogo in cui vado ma mi è stato chiesto a chiare lettere di continuare a manifestare una particolare vicinanza della Chiesa intera e del Papa per loro anche nel non facile compito di ricostruzione non solo materiale dei luoghi e delle persone, lavoro portato avanti in maniera encomiabile dal mio predecessore, mons. Domenico Pompili - ha aggiunto -. Pregate cari amici per la nostra Chiesa di Rieti perché si affidi con crescente fiducia a Colui che, solo, fa nuove tutte le cose. Appena raggiungerò quella terra sarà mio primo compito fermarmi in preghiera dinanzi ai luoghi del terremoto dell'agosto del 2016 che ha provocato oltre 250 vittime e ha lasciato tante ferite nel cuore di tutti».
«Voglio leggere questa chiamata inattesa di Dio a un amore più grande che assume il segno della paternità per un popolo, una Chiesa, quella di Rieti, dove andrò, forte solo del suo Amore che mi precede e mi supera e pur sempre consapevole della mia povertà - ha spiegato don Vito dopo la nomina a vescovo -. Mi seduce sempre l'espressione del caro Carlo Carretto quando narra di un Dio che non si ripete mai. Pare che quando lo si aspetti sotto una quercia venga sotto un ulivo, quando lo si attende in città viene in campagna, quando lo attendi nella gioia ti sorprende anche tra le lacrime e quando non lo attendi più scopri che è Lui che attende te».
«Pregate anche per me e per la Chiesa di Rieti, che accolgo e mi accoglie nel nome del Signore. Vado da lei per amarla. So poco del luogo in cui vado ma mi è stato chiesto a chiare lettere di continuare a manifestare una particolare vicinanza della Chiesa intera e del Papa per loro anche nel non facile compito di ricostruzione non solo materiale dei luoghi e delle persone, lavoro portato avanti in maniera encomiabile dal mio predecessore, mons. Domenico Pompili - ha aggiunto -. Pregate cari amici per la nostra Chiesa di Rieti perché si affidi con crescente fiducia a Colui che, solo, fa nuove tutte le cose. Appena raggiungerò quella terra sarà mio primo compito fermarmi in preghiera dinanzi ai luoghi del terremoto dell'agosto del 2016 che ha provocato oltre 250 vittime e ha lasciato tante ferite nel cuore di tutti».