Due auto in fiamme nella notte a Bitonto
Il rogo alle ore 05.10 in via Manzoni. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato
sabato 3 aprile 2021
18.08
Notte tormentata per i residenti della zona attorno ai Portici, a Bitonto, dove due autovetture, una Fiat Bravo e una Kia Picanto, intorno alle ore 05.10 sono andate a fuoco per cause ancora da stabilire. Il rogo si è sviluppato in via Manzoni, una parallela di via Repubblica, dove le due auto hanno preso fuoco in breve tempo.
Sul posto, allertati da alcuni residenti, per domare l'incendio e accertare le cause dell'accaduto sono giunti i Vigili del Fuoco, sopraggiunti assieme ad una volante della Polizia di Stato. L'intervento degli uomini del Distaccamento di Molfetta ha cercato di limitare le conseguenze del rogo, ma le fiamme hanno avvolto le auto, ridotte ad un ammasso di lamiere carbonizzate. L'attività investigativa è nelle mani dei poliziotti del Commissariato di P.S., a cui sono delegate le indagini.
I danni arrecati dal rogo sono visibili anche sulla facciata dello stabile sotto cui le due autovetture erano parcheggiate: le fiamme hanno raggiunto il terzo piano dell'edificio, bruciando e annerendo tutto quello che hanno incontrato. Non è ancora possibile stabilire se si sia trattato di un atto doloso: quel che è certo è che le fiamme (s'indaga sulla sua origine, nda) sono state innescate prima su una delle due auto e si siano trasmesse, data la breve distanza, sull'altra vettura.
Insomma, torna in auge una vecchia moda bitontina, una tradizionale usanza della malavita locale. L'ultimo inferno di fuoco, a poco più di un mese dal rogo di via San Filippo Neri, si è scatenato poco prima dell'alba. Per strada, in via Manzoni, una parallela di via Repubblica, non c'è anima viva: le fiamme avvolgono una Fiat Bravo e una Kia Picanto, mentre l'allarme scatta solo qualche minuto più tardi e solo l'arrivo a sirene spiegate dei Vigili del Fuoco riesce a contenere i danni.
Gli agenti del Commissariato di P.S. sono al lavoro, le indagini sono in corso: gli investigatori, nel lungo lavoro di ricostruzione che impegna numerosi uomini su questo odioso fenomeno, stanno concentrando gli sforzi maggiori che prevedono oltre ad un ferreo controllo del territorio urbano, soprattutto nelle ore notturne e con l'impiego di personale in borghese, anche una minuziosa analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private poste in zona.
Un aiuto alle indagini, infatti, potrebbe arrivare dall'esame delle immagini registrate dagli occhi elettronici installati nei paraggi. Proprio le riprese delle telecamere potrebbero segnare un punto di svolta, mentre nemmeno il periodo di pandemia sembra aver fermato le attività criminali e gli incendi notturni di autovetture.
Sul posto, allertati da alcuni residenti, per domare l'incendio e accertare le cause dell'accaduto sono giunti i Vigili del Fuoco, sopraggiunti assieme ad una volante della Polizia di Stato. L'intervento degli uomini del Distaccamento di Molfetta ha cercato di limitare le conseguenze del rogo, ma le fiamme hanno avvolto le auto, ridotte ad un ammasso di lamiere carbonizzate. L'attività investigativa è nelle mani dei poliziotti del Commissariato di P.S., a cui sono delegate le indagini.
I danni arrecati dal rogo sono visibili anche sulla facciata dello stabile sotto cui le due autovetture erano parcheggiate: le fiamme hanno raggiunto il terzo piano dell'edificio, bruciando e annerendo tutto quello che hanno incontrato. Non è ancora possibile stabilire se si sia trattato di un atto doloso: quel che è certo è che le fiamme (s'indaga sulla sua origine, nda) sono state innescate prima su una delle due auto e si siano trasmesse, data la breve distanza, sull'altra vettura.
Insomma, torna in auge una vecchia moda bitontina, una tradizionale usanza della malavita locale. L'ultimo inferno di fuoco, a poco più di un mese dal rogo di via San Filippo Neri, si è scatenato poco prima dell'alba. Per strada, in via Manzoni, una parallela di via Repubblica, non c'è anima viva: le fiamme avvolgono una Fiat Bravo e una Kia Picanto, mentre l'allarme scatta solo qualche minuto più tardi e solo l'arrivo a sirene spiegate dei Vigili del Fuoco riesce a contenere i danni.
Gli agenti del Commissariato di P.S. sono al lavoro, le indagini sono in corso: gli investigatori, nel lungo lavoro di ricostruzione che impegna numerosi uomini su questo odioso fenomeno, stanno concentrando gli sforzi maggiori che prevedono oltre ad un ferreo controllo del territorio urbano, soprattutto nelle ore notturne e con l'impiego di personale in borghese, anche una minuziosa analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private poste in zona.
Un aiuto alle indagini, infatti, potrebbe arrivare dall'esame delle immagini registrate dagli occhi elettronici installati nei paraggi. Proprio le riprese delle telecamere potrebbero segnare un punto di svolta, mentre nemmeno il periodo di pandemia sembra aver fermato le attività criminali e gli incendi notturni di autovetture.