Due lupi avvistati a Bitonto sulla Murgia del Ceraso

Individuati con le foto trappole. Esultano gli ambientalisti: «Incontro entusiasmante. Nessun pericolo per le persone»

lunedì 8 marzo 2021 07.00
La possibilità che la zona murgiana fosse ancora abitata da questo affascinante predatore era un'ipotesi abbastanza credibile, adesso però è certo: i lupi vivono nel territorio di Bitonto in prossimità della Murgia. A confermarlo la scoperta della neonata associazione ambientale "Murgiae" - sezione E.R.A. di Bitonto che per appurarlo ha avviato un articolato programma di ricerca che proprio negli ultimi giorno ha dato i risultati sperati. Le prime conferme erano arrivate già a fine febbraio quando i volontari, durante un servizio di monitoraggio contro l'abbandono di rifiuti nel Parco dell'Alta Murgia, avevano ritrovato una carcassa di cinghiale dilaniata, verosimilmente da animali carnivori. Tutt'intorno una serie di impronte, «riconducibili ad animali di tipo lupoide – raccontano gli ambientalisti - Allertato il presidente di sezione, a titolo ricognitivo e al fine di acquisire prove di quanto ipotizzato, si installavano nella zona "Murgia del Ceraso" – c.da Torre Quadra, nell'agro di Bitonto, n. 4 fototrappole ir di tipo Victure Hc300. Nei giorni successivi, si è provveduto a recuperare le stesse e i risultati non sono tardati ad arrivare».

La bella notizia è arrivata nella notte tra il 6 e 7 marzo, quando una delle fototrappole ha registrato il passaggio di 2 esemplari di lupo.
«In passato – spiegano dall'associazione - nella nostra zona, era stata ipotizzata la presenza di tale specie, presumibilmente arrivata fino a noi dall'appennino abruzzese. Spesso, alcune razzie erano state compiute nelle masserie circostanti, alcune riprese erano state acquisite, ma questo "esperimento volontario" è la prova che il lupo è vivo e vegeto nella nostra area».
«Vicino al territorio altamurano, dove tempo fa erano stati avvistati ben cinque esemplari lupoidi – spiega il presidente della sezione di Bitonto, Fabio Fornelli - abbiamo sempre messo in conto che la presenza di tale specie non potesse essere improbabile. È entusiasmante vedere tale presenza dal vivo, ripresa dal nostro occhio digitale, significa che l'ecosistema, per quanto a volte mal curato e spesso vandalizzato da noi esseri umani, lascia uno spiraglio di speranza e gode di buona salute che va tutelata. La numerosa presenza di cinghiali nella zona murgiana è un ottimo attrattore per un predatore come il lupo».

La presenza di questo importante predatore, impone però una serie di accorgimenti, per tutelare però essenzialmente l'animale, visto che per gli esseri umani non rappresenta un pericolo.
«Intanto non si scateni una vera e propria caccia al lupo – si raccomanda Fornelli - Siamo reduci da uno stereotipo di questo animale davvero distorto rispetto alla realtà. Sia in branco che in solitaria, la specie, per quanto predatoria, non tende ad attaccare l'uomo, anzi, tende ad evitarlo. È una specie tutelata e in fase di ripopolamento e svolge un'importante funzione sociale nel regno animale. Infatti è un così detto regolatore. Capisco che questa presenza, ora pubblicata, crei scompiglio nei più timorosi, ma non c'è nulla da temere».
Ovviamente, l'incontro con questo animale deve essere cauto. In caso di contatto basta restare calmi: anche se tenderà da solo ad evitare l'incontro con l'uomo, non va dimenticato che è un animale selvatico e l'imprevedibilità di alcuni suoi comportamenti va tenuta bene a mente. Sarà sufficiente restare immobili e allontanarsi cautamente se non dovesse farlo lui (o il branco) e basta fare rumore per allontanarlo.
Per il resto, «già qualche anno fa – come ricordano i volontari - l'ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, aveva sapientemente avviato una campagna di affido del famoso Pastore Maremmano alle aziende zootecniche e agrotecniche che ne facevano richiesta. Il lupo è un animale molto previdente e tende a schivare lo scontro, specie se di fronte si trova una razza come quella sopracitata.

«Come associazione di tutela ambientale e animale – conclude Fornelli - in collaborazione con altre associazioni del territorio, viviamo la nostra Murgia quasi quotidianamente, in maniera volontaristica. Dobbiamo sensibilizzare al rispetto della natura che ci circonda. Come E.R.A. attivi sul territorio nazionale dal 2010 e con una sezione a Bitonto dal gennaio 2021, incassiamo questa bellissima scoperta e abbiamo il dovere di restare a contemplare questo spettacolo della natura, che ancora una volta sa sorprenderci, come una bellissima favola davvero senza preconcetti e stereotipi. E-viva il lupo».