Emergenza abitativa: le proposte di Sinistra Italiana
L'Amministrazione comunale deve fare di più
mercoledì 31 maggio 2017
9.14
La notizia della prossima realizzazione di 14 appartamenti di edilizia residenziale pubblica ha scatenato il dibattito intorno ad una questione annosa. Anche SI ha voluto lanciare le sue proposte e sottolineare quanto fatto attraverso un lungo comunicato.
"Il consigliere regionale di Sinistra Italiana Cosimo Borracino, ha proposto alcune modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 7 aprile 2014, n. 10 "Nuova disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica". Tale proposta di legge ha l'obiettivo di fornire strumenti finalizzati a far fronte ad una vera e propria emergenza sociale rappresentata dal "disagio abitativo" in cui versa un ampio settore della nostra società rappresentato da famiglie e persone meno abbienti e da particolari categorie sociali. Il paradosso è rappresentato dal fatto che mentre la Regione Puglia sin dal 2008 legiferava con successive disposizioni fornendo strumenti sufficienti a ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei famigliari svantaggiati che non sono in grado persino di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato, l'amministrazione comunale uscente, che nel suo originario programma (anno 2012) era consapevole che occorreva "Affrontare la questione abitativa per le famiglie che sono rimaste senza reddito a causa del licenziamento dell'unica forza lavoro" con la "Costituzione osservatorio sociale d'ambito e del portale web informativo" e "Attuazione del Piano Casa con adesione ai programmi regionali di incentivo e rinnovo in chiave ecologica dei fabbricati" nulla ha prodotto in questi anni, neanche la preliminare valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale (ERS). Quando da 28 sono diventati 14 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica da realizzare a cura di ARCA Puglia, l'amministrazione comunale uscente non si è preoccupata di cercare una soluzione alternativa per la salvaguardia delle legittime aspettative di ulteriori 14 famiglie che avrebbero visto risolvere il proprio disagio abitativo. Neppure in sede di elaborazione e definizione delle previsioni programmatiche del PUG (DPP) l'amministrazione uscente ha dettato indirizzi politici per selezionare gli ambiti territoriali la cui trasformazione fosse subordinata alla cessione di aree o immobili per l'edilizia residenziale sociale. E che dire quando la Regione nel 2015 destina risorse ai Comuni ad alta tensione abitativa per manutenzioni ordinarie e straordinarie di immobili di proprietà comunale da destinare alle locazioni agevolate alle categorie sociali meno abbienti e l'amministrazione comunale uscente ancora una volta non si prodiga ad intercettare tali risorse?
SINISTRA ITALIANA con decisione ribadisce, previa valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale, di impegnarsi sin da ora a perseguire la riduzione del disagio abitativo di individui e nuclei famigliari svantaggiati attraverso l'aumento di alloggi sociali da destinare alla locazione con canoni concertati con le associazioni a tutela degli inquilini".
"Il consigliere regionale di Sinistra Italiana Cosimo Borracino, ha proposto alcune modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 7 aprile 2014, n. 10 "Nuova disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica". Tale proposta di legge ha l'obiettivo di fornire strumenti finalizzati a far fronte ad una vera e propria emergenza sociale rappresentata dal "disagio abitativo" in cui versa un ampio settore della nostra società rappresentato da famiglie e persone meno abbienti e da particolari categorie sociali. Il paradosso è rappresentato dal fatto che mentre la Regione Puglia sin dal 2008 legiferava con successive disposizioni fornendo strumenti sufficienti a ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei famigliari svantaggiati che non sono in grado persino di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato, l'amministrazione comunale uscente, che nel suo originario programma (anno 2012) era consapevole che occorreva "Affrontare la questione abitativa per le famiglie che sono rimaste senza reddito a causa del licenziamento dell'unica forza lavoro" con la "Costituzione osservatorio sociale d'ambito e del portale web informativo" e "Attuazione del Piano Casa con adesione ai programmi regionali di incentivo e rinnovo in chiave ecologica dei fabbricati" nulla ha prodotto in questi anni, neanche la preliminare valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale (ERS). Quando da 28 sono diventati 14 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica da realizzare a cura di ARCA Puglia, l'amministrazione comunale uscente non si è preoccupata di cercare una soluzione alternativa per la salvaguardia delle legittime aspettative di ulteriori 14 famiglie che avrebbero visto risolvere il proprio disagio abitativo. Neppure in sede di elaborazione e definizione delle previsioni programmatiche del PUG (DPP) l'amministrazione uscente ha dettato indirizzi politici per selezionare gli ambiti territoriali la cui trasformazione fosse subordinata alla cessione di aree o immobili per l'edilizia residenziale sociale. E che dire quando la Regione nel 2015 destina risorse ai Comuni ad alta tensione abitativa per manutenzioni ordinarie e straordinarie di immobili di proprietà comunale da destinare alle locazioni agevolate alle categorie sociali meno abbienti e l'amministrazione comunale uscente ancora una volta non si prodiga ad intercettare tali risorse?
SINISTRA ITALIANA con decisione ribadisce, previa valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale, di impegnarsi sin da ora a perseguire la riduzione del disagio abitativo di individui e nuclei famigliari svantaggiati attraverso l'aumento di alloggi sociali da destinare alla locazione con canoni concertati con le associazioni a tutela degli inquilini".