Emiliano: «Bitonto tra i centri storici più belli d'Italia»
Il governatore alla consegna della chiesa del Carmelo all'Arcidiocesi. E sul Museo Diocesano: «Visitatelo: è una meraviglia»
mercoledì 31 luglio 2019
10.03
Doppio importante appuntamento per la città di Bitonto che nel giro di due giorni vede consegnati alla comunità due veri e propri gioielli del suo inestimabile patrimonio culturale: la chiesa della Madonna del Carmelo e il Museo Diocesano.
Per l'occasione nella città dell'olio sono arrivati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e l'assessore ai beni culturali, Loredana Capone, che hanno assistito, insieme al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, alla consegna della chiesa dei carmelitani, alla Parrocchia di San Giovanni Evangelista. L'edificio religioso, di proprietà dell'ex azienda di Servizi alla Persona, Maria Cristina di Savoia, era rimasto praticamente inutilizzato e a rischio degrado per anni, prima che la Regione si persuadesse a cederlo per 99 anni, con il giardino e una servitù di passaggio, all'Arcidiocesi di Bari-Bitonto e all'arcivescovo monsignor Francesco Cacucci.
«La Regione Puglia – ha spiegato la Capone - insieme all'Asp Maria Cristina di Savoia, proprietaria dell'ex convento dei carmelitani di Bitonto e della chiesa annessa, ha realizzato un lavoro eccezionale: abbiamo rimesso in piedi un meccanismo molto complesso e, a richiesta della Diocesi, messo a disposizione questo luogo in modo tale che potesse essere nuovamente utilizzato per il culto ed affidato ai fedeli del territorio perché lo utilizzino prendendosene cura».
D'impianto medievale, l'antica chiesa dei padri Carmelitani fu completata ai primi del Cinquecento, successivamente ampliata e arricchita nel XVIII secolo, soprattutto con le opere di due celebri pittori pugliesi: Carlo Rosa (il soffitto a lacunari nella chiesa) e il suo allievo, Nicola Gliri (le lunette del chiostro). Gli ultimi interventi risalgono alla metà del XIX secolo.
Autorità e giornalisti si sono poi spostate all'interno del centro storico dove, da domenica e dopo anni di lavori, è stato finalmente aperto al pubblico il Museo Diocesano.
«Guardate che meraviglia – ha commentato Emiliano una volta all'interno delle sale espositive - Abbiamo investito per il suo restauro, l'adeguamento funzionale, la fruibilità dell'intero complesso museale. Un museo spettacolare: consiglio a tutti di venire a visitarlo perché ci sono degli autentici capolavori. Si trova peraltro nel cuore di uno dei centri storici più belli d'Italia, quello di Bitonto, che per vastità e secondo solo a quello di Lecce».
«In queste ore in cui le strade verso il mare sono ingolfate – ha aggiunto il governatore - Bitonto è perfetta per un viaggio culturale, ma anche culinario, perchè qui si mangia benissimo. Siamo sempre accanto al sindaco che si sta impegnando tantissimo per promuovere attraverso l'offerta culturale uno degli scrigni di questa Puglia che piace sempre di più ai turisti».
Il progetto per la realizzazione del Museo Diocesano di Bitonto (ex seminario-biblioteca-archivio) ha previsto 5 interventi regionali dal 2005 al 2019, per un importo complessivo pari a quasi 5 milioni di euro di cui 4 milioni di fondi pubblici, 240.460,81 di cofinanziamento da parte del Comune e 400mila di fondi privati.
«L'obiettivo, che parte oggi e che merita di essere perseguito da parte di tutti - ha aggiunto la Capone - è quello di assicurare la fruibilità di tutti gli spazi del museo diocesano di Bitonto con una duplice funzionalità: da un lato curando l'accoglienza del visitatore attraverso strumenti didattici e dall'altro creando un percorso di visita, legato alla storia, dal XII al XIX secolo».
Per l'occasione nella città dell'olio sono arrivati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e l'assessore ai beni culturali, Loredana Capone, che hanno assistito, insieme al sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, alla consegna della chiesa dei carmelitani, alla Parrocchia di San Giovanni Evangelista. L'edificio religioso, di proprietà dell'ex azienda di Servizi alla Persona, Maria Cristina di Savoia, era rimasto praticamente inutilizzato e a rischio degrado per anni, prima che la Regione si persuadesse a cederlo per 99 anni, con il giardino e una servitù di passaggio, all'Arcidiocesi di Bari-Bitonto e all'arcivescovo monsignor Francesco Cacucci.
«La Regione Puglia – ha spiegato la Capone - insieme all'Asp Maria Cristina di Savoia, proprietaria dell'ex convento dei carmelitani di Bitonto e della chiesa annessa, ha realizzato un lavoro eccezionale: abbiamo rimesso in piedi un meccanismo molto complesso e, a richiesta della Diocesi, messo a disposizione questo luogo in modo tale che potesse essere nuovamente utilizzato per il culto ed affidato ai fedeli del territorio perché lo utilizzino prendendosene cura».
D'impianto medievale, l'antica chiesa dei padri Carmelitani fu completata ai primi del Cinquecento, successivamente ampliata e arricchita nel XVIII secolo, soprattutto con le opere di due celebri pittori pugliesi: Carlo Rosa (il soffitto a lacunari nella chiesa) e il suo allievo, Nicola Gliri (le lunette del chiostro). Gli ultimi interventi risalgono alla metà del XIX secolo.
Autorità e giornalisti si sono poi spostate all'interno del centro storico dove, da domenica e dopo anni di lavori, è stato finalmente aperto al pubblico il Museo Diocesano.
«Guardate che meraviglia – ha commentato Emiliano una volta all'interno delle sale espositive - Abbiamo investito per il suo restauro, l'adeguamento funzionale, la fruibilità dell'intero complesso museale. Un museo spettacolare: consiglio a tutti di venire a visitarlo perché ci sono degli autentici capolavori. Si trova peraltro nel cuore di uno dei centri storici più belli d'Italia, quello di Bitonto, che per vastità e secondo solo a quello di Lecce».
«In queste ore in cui le strade verso il mare sono ingolfate – ha aggiunto il governatore - Bitonto è perfetta per un viaggio culturale, ma anche culinario, perchè qui si mangia benissimo. Siamo sempre accanto al sindaco che si sta impegnando tantissimo per promuovere attraverso l'offerta culturale uno degli scrigni di questa Puglia che piace sempre di più ai turisti».
Il progetto per la realizzazione del Museo Diocesano di Bitonto (ex seminario-biblioteca-archivio) ha previsto 5 interventi regionali dal 2005 al 2019, per un importo complessivo pari a quasi 5 milioni di euro di cui 4 milioni di fondi pubblici, 240.460,81 di cofinanziamento da parte del Comune e 400mila di fondi privati.
«L'obiettivo, che parte oggi e che merita di essere perseguito da parte di tutti - ha aggiunto la Capone - è quello di assicurare la fruibilità di tutti gli spazi del museo diocesano di Bitonto con una duplice funzionalità: da un lato curando l'accoglienza del visitatore attraverso strumenti didattici e dall'altro creando un percorso di visita, legato alla storia, dal XII al XIX secolo».