Epidemia morbillo a Bari, Abbaticchio: «Sulla salute dei bambini non si scherza»

I sindaci di Italia in Comune Puglia rilanciano sul tema ‘vaccini’

lunedì 12 novembre 2018 9.23
«Non possiamo restare inermi nell'attesa del legislatore e sulla paura di perdere vecchi o nuovi consensi. Occorre coraggio e occorre difendere i nostri bambini». Il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, torna sulla questione vaccini dopo l'epidemia di morbillo scoppiata all'ospedale pediatrico 'Giovanni XXIII' di Bari, probabilmente a causa di una bambina non vaccinata, per scelta, dai genitori.

Rivendicando la decisione di aver imposto a nidi e scuole materne di Bitonto l'obbligo di accettare nuove iscrizioni solo dietro l'esibizione dei certificati di vaccinazione escludendo l'autocertificazione, il primo cittadino ha spiegato come «anche tutte le altre strutture pubbliche dovrebbero prendere ispirazione dalla nostra esperienza e rendere obbligatorie le esibizioni dei certificati di avvenuta somministrazione dei vaccini prima di ammettere i bambini presso le strutture di servizio o accoglienza. Sulla salute dei bambini non si può scherzare né innalzare steccati di natura ideologico - politica». Una battaglia condivisa anche con tutti gli altri sindaci e amministratori di Italia in Comune Puglia.

Con Abbaticchio si sono schierato anche i sindaci Alfredo Longo di Maruggio, Giuseppe Colonna di Mola Bari, Antonio Tutolo di Lucera e Tommaso De Palma di Giovinazzo. La posizione era stata poi supportata dall'Ordine dei medici pugliesi e ha condotto alla ammissione, da parte del Provveditorato agli Studi, del fatto che solo un terzo dei dirigenti scolastici aveva realmente accesso al software regionale per effettuare controlli specifici in merito alle semplici autocertificazioni prodotte dai genitori.