Era ai domiciliari per la sparatoria di Cesinali. In casa, eroina e cocaina
I Carabinieri hanno arrestato Vincenzo Montereale, già coinvolto - ha patteggiato una condanna a 4 anni - nel conflitto a fuoco sull'Ofantina
martedì 8 aprile 2025
8.24
Ai domiciliari, ma con 4,4 chilogrammi di droga. È tornato in carcere Vincenzo Montereale, 39enne di Bitonto, arrestato dai Carabinieri con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, davanti al suo crescente nervosismo, hanno intuito subito che potesse esserci qualcosa di compromettente.
E, in effetti, qualcosa c'era, nemmeno tanto nascosta. Cocaina e eroina. In particolare, le attività investigative avevano fatto ipotizzare che l'uomo, già sottoposto alla detenzione domiciliare, avesse avviato un'attività di spaccio. Il 39enne è un volto noto. Stava scontando, infatti, 4 anni di reclusione - condanna che lui stesso ha scelto di patteggiare - dopo essere stato coinvolto nella sparatoria di Cesinali, il 13 ottobre 2022, terminata con un conflitto a fuoco ingaggiato con la Polizia.
Sotto la pioggia dei colpi, uno dei malviventi - Giovanni Rinaldi, 31enne di Cerignola - fu colpito da un proiettile e trovato senza vita all'interno di una delle auto del commando. I militari, all'esito di un'attività investigativa, hanno così proceduto ad un controllo all'interno dell'immobile, in contrada lama Brigida, dove gli uomini del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del capoluogo pugliese si sono presentati nei giorni scorsi. E dove le sorprese non sono per nulla mancate. Anzi.
Una volta all'interno, i militari hanno rinvenuto 4,17 chilogrammi di eroina, tornata prepotentemente sul mercato, e altri 207 grammi di cocaina, il tutto posto sotto sequestro. Per il 39enne, difeso dall'avvocato Nicola Quaranta, su disposizione della Procura della Repubblica è stato disposto il trasferimento in carcere, a Bari.
E, in effetti, qualcosa c'era, nemmeno tanto nascosta. Cocaina e eroina. In particolare, le attività investigative avevano fatto ipotizzare che l'uomo, già sottoposto alla detenzione domiciliare, avesse avviato un'attività di spaccio. Il 39enne è un volto noto. Stava scontando, infatti, 4 anni di reclusione - condanna che lui stesso ha scelto di patteggiare - dopo essere stato coinvolto nella sparatoria di Cesinali, il 13 ottobre 2022, terminata con un conflitto a fuoco ingaggiato con la Polizia.
Sotto la pioggia dei colpi, uno dei malviventi - Giovanni Rinaldi, 31enne di Cerignola - fu colpito da un proiettile e trovato senza vita all'interno di una delle auto del commando. I militari, all'esito di un'attività investigativa, hanno così proceduto ad un controllo all'interno dell'immobile, in contrada lama Brigida, dove gli uomini del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del capoluogo pugliese si sono presentati nei giorni scorsi. E dove le sorprese non sono per nulla mancate. Anzi.
Una volta all'interno, i militari hanno rinvenuto 4,17 chilogrammi di eroina, tornata prepotentemente sul mercato, e altri 207 grammi di cocaina, il tutto posto sotto sequestro. Per il 39enne, difeso dall'avvocato Nicola Quaranta, su disposizione della Procura della Repubblica è stato disposto il trasferimento in carcere, a Bari.