Esami di Stato 2021: parla il preside dell'ITES "Vitale Giordano"
Bilancio positivo per gli alunni dell'istituto bitontino nonostante l'anno scolastico particolare
venerdì 2 luglio 2021
08.20
Con gli esami di stato, si è concluso, pochi giorni fa, l'anno scolastico – forse - più duro di sempre. Un anno complicato dalla pandemia e svoltosi praticamente sempre in Dad. Abbiamo intervistato il preside dell'ITES Vitale Giordano, Francesco Lovascio, per capire come gli alunni hanno affrontato questi nuovi esami di stato.
Il bilancio illustrato dal dirigente scolastico è stato totalmente positivo «abbiamo portato i ragazzi a ragionare per nuclei tematici e in ottica multidisciplinare. Questo li ha aiutati moltissimo nella prova orale che hanno dovuto affrontare», infatti anche per quest'anno sono stati eliminati gli scritti e si è proceduto con la discussione di un elaborato, l'analisi del testo – per italiano – e un colloquio per nuclei tematici sulle materie di indirizzo specifico.
«Per fortuna, l'ITES è riuscito ad adattarsi alla nuova formazione a distanza nel giro di una settimana. Abbiamo un reparto informatico molto preparato. I professori più esperti hanno aiutato gli altri al cambiamento, e devo dire che – quasi nella totalità dei casi – gli alunni si sono adattati subito a questa nuova modalità di insegnamento» ha dichiarato il preside «tra l'altro il nostro processo di digitalizzazione è cominciato molto prima della pandemia. Grazie ai fondi europei abbiamo acquistato quasi 200 pc con connessione e router e li abbiamo distribuiti a chi non li aveva. Certo, l'unica cosa che non abbiamo potuto distribuire, è la voglia di studiare. In alcuni casi, si sarebbero potuti ottenere maggiori risultati, se alle spalle dei ragazzi ci fossero state delle famiglie più presenti e coinvolgenti.»
Il bilancio illustrato dal dirigente scolastico è stato totalmente positivo «abbiamo portato i ragazzi a ragionare per nuclei tematici e in ottica multidisciplinare. Questo li ha aiutati moltissimo nella prova orale che hanno dovuto affrontare», infatti anche per quest'anno sono stati eliminati gli scritti e si è proceduto con la discussione di un elaborato, l'analisi del testo – per italiano – e un colloquio per nuclei tematici sulle materie di indirizzo specifico.
«Per fortuna, l'ITES è riuscito ad adattarsi alla nuova formazione a distanza nel giro di una settimana. Abbiamo un reparto informatico molto preparato. I professori più esperti hanno aiutato gli altri al cambiamento, e devo dire che – quasi nella totalità dei casi – gli alunni si sono adattati subito a questa nuova modalità di insegnamento» ha dichiarato il preside «tra l'altro il nostro processo di digitalizzazione è cominciato molto prima della pandemia. Grazie ai fondi europei abbiamo acquistato quasi 200 pc con connessione e router e li abbiamo distribuiti a chi non li aveva. Certo, l'unica cosa che non abbiamo potuto distribuire, è la voglia di studiare. In alcuni casi, si sarebbero potuti ottenere maggiori risultati, se alle spalle dei ragazzi ci fossero state delle famiglie più presenti e coinvolgenti.»